Più di 300 denunce tra Napoli e Vicenza: ecco chi sono i furbetti del reddito di cittadinanza

Centinaia i casi di percezione indebita del reddito di cittadinanza denunciati nelle ultime ore: 298 a Napoli, per lo più destinatari di provvedimenti giudiziari, e 19 a Vicenza. Inps calcola un danno di 2,5 milioni di euro nel napoletano e 160.000 euro in Veneto.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Sono centinaia i casi di percezione indebita del reddito di cittadinanza denunciati nelle ultime ore. Da quanto si apprende, a Napoli sarebbero stati 298 i soggetti segnalati all’autorità giudiziaria, mentre a Vicenza i casi sarebbero in tutto 19. Nello specifico, i denunciati nel napoletano sarebbero per la maggior parte soggetti destinatari di provvedimenti giudiziari, dunque non autorizzati a ricevere la misura di sostegno, in quanto privi dei requisiti adeguati. Il danno calcolato dall’Inps di Afragola si aggira attorno ai 2,5 milioni di euro.

A Vicenza, invece, compaiono tra i 19 denunciati un legale rappresentante di un’azienda (intestatario pure di due immobili), due titolari di ditte individuali residenti in insediamenti nomadi, scommettitori e un soggetto che sta scontando la sua pena in carcere.

Reddito di cittadinanza, 298 denunciati a Napoli: destinatari di provvedimenti giudiziari o carcerati, 2,5 milioni di danno

Reddito di cittadinanza, 298 denunciati a Napoli: destinatari di provvedimenti giudiziari o carcerati, 2,5 milioni di danno

Una vera e propria truffa quella che è avvenuta a Napoli e che ha portato nuovamente al centro del dibattito il reddito di cittadinanza. Dopo che il 26 maggio scorso sono stati individuati 14 camorristi che percepivano illecitamente il sussidio, la Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto e denunciato altri 298 soggetti, che avrebbero percepito il RdC pur non avendo i requisiti adeguati, in quanto destinatari di provvedimenti giudiziari.

Tra i richiedenti denunciati figurerebbero anche 8 persone che, oltre ad aver recepito somme di denaro non spettanti, sarebbero pure evase dagli arresti domiciliari per raggiungere i centri di assistenza fiscale e presentare la domanda. Ma ci sarebbe anche di più: a Frattamaggiore (Napoli) è stata recuperata la richiesta di accedere al reddito da parte di un soggetto che, nel momento di presentazione della domanda, era detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata la moglie del detenuto a recarsi allo sportello per conto del marito, presentando una delega da lui firmata.

Le altre centinaia di domande irregolari sono state presentate soprattutto da residenti dell’area nord della provincia di Napoli. Istanze per il periodo compreso tra settembre 2020 e maggio 2021, irregolari in quanto destinate nella maggior parte dei casi a soggetti sottoposti a provvedimenti giudiziari. La truffa, secondo i calcoli dell’Inps di Afragola (Napoli), avrebbe sottratto alle casse statali circa 2,5 milioni di euro. Per i responsabili è scattata immediatamente la revoca del sussidio e la denuncia all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni dello Stato.

Leggi anche: Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza, quali sono le differenze?

Reddito di cittadinanza, 19 denunciati a Vicenza: hanno percepito 160.000 euro

Altri “furbetti” del reddito di cittadinanza sono stati individuati a Vicenza. Qui la Guardia di Finanza ha denunciato 19 persone che avrebbero incassato 160.000 euro di contribuiti pur non avendone alcun diritto. Questi soggetti hanno infatti dichiarato il falso nella dichiarazione sostitutiva unica (D.S.U.), riuscendo in questo modo a percepire illegalmente il reddito.

Tra questi compaiono il legale rappresentante di una S.r.l. (intestatario di due immobili), due titolari di ditte individuali residenti in insediamenti nomadi, scommettitori in giochi d’azzardo (che non hanno denunciato le vincite in denaro) e un soggetto che sta scontando in carcere la sua pena. Oltre a loro, altre tre persone percepivano il reddito non dichiarando lo stato di restrizione personale di componenti del nucleo familiare, mentre sette hanno dichiarato il falso in merito allo stato di residenza in Italia (una domenicana di Rosà ha falsamente dichiarato di vivere in Italia in modo continuativo da due anni, così come una donna albanese residente in Montecchio Maggiore).

Controlli serratissimi quelli che le Fiamme Gialle hanno operato nel vicentino: oltre che a Vicenza, le indagini hanno riguardato anche Bassano del Grappa, Schio, Montecchio Maggiore, Rosà, Valdagno, Roana, Poiana Maggiore, Carrè, Velo D’Astico e Valli del Pasubio. La Guardia di Finanza di Vicenza ha invitato l’Inps a bloccare subito il pagamento del sussidio e ad avviare i procedimenti necessari per il recupero del denaro sottratto allo Stato.

Leggi anche: Omicidio Colleferro, una vita extra lusso ma i quattro accusati percepivano il reddito di cittadinanza

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