Fotovoltaico, prezzi in calo: “Stagione giusta per acquistare l’impianto solare”

La fine dello sconto in fattura segna una nuova era di competitività del mercato che conviene a tutti.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img

La scomparsa dello sconto in fattura ha sortito un effetto inatteso nel mondo del fotovoltaico, facendo registrare ulteriori prezzi in calo per l’installazione dei pannelli solari.

Dal novembre 2022 a oggi è emerso che il costo degli impianti è sceso quasi del 30-40%, un segnale più che positivo nel panorama della transizione energetica e dell’affermazione delle risorse rinnovabili.

Prezzi in calo dei pannelli solari: uno smacco allo sconto in fattura

Secondo recenti indagini di mercato, oggi costa di meno installare i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa, specialmente per gli impianti residenziali, rispetto a quando si poteva richiedere lo sconto immediato in fattura del 50%, abolito dal Decreto Legge n.11 del 16 febbraio 2023.

Cifre alla mano, se prima con lo sconto in fattura si poteva acquistare un sistema solare da 6kW con impianto di accumulo da 10kWh con una spesa intorno ai 30.000 euro – e quindi l’acquirente di tasca ne avrebbe messi 15.000, oggi lo stesso pacchetto costa 18.000 euro, ma ancora sussiste l’agevolazione fiscale per portare in detrazione il 50% delle spese in 10 anni, per un costo effettivo di 9.000 euro.

Un risparmio, insomma, di ben 6.000 euro per lo stesso prodotto! I calcoli attuali fissano il prezzo di ogni watt ad appena 20 centesimi.

Ma quali sono i fattori dei prezzi in calo? Da cosa sono determinati?

Il problema della domanda-offerta e della gestione della cessione del credito per il fotovoltaico

Fotovoltaico, prezzi in calo installazioni

Lo sconto in fattura nascondeva, dietro a una facciata di indubbia convenienza rispetto alle cifre di cui si parla, ulteriori costi dovuti alla gestione della cessione del credito da parte di banche e istituti finanziari.

Il crescere della domanda ha inoltre portato a una naturale oscillazione dei prezzi verso il rialzo, anche oltre al 30% rispetto alla normalità, essendo i fornitori obbligati a una serrata concorrenza pur non essendo preparati alla mole di richieste arrivate, soprattutto in concomitanza del Superbonus.

Quindi, all’indomani della scomparsa di queste formule di agevolazione, i prezzi in calo dei pannelli fotovoltaici e degli impianti solari sono dovuti a una normalizzazione del mercato, che torna a premiare gli installatori che si distinguono per qualità dei prodotti e dei servizi che offrono.

Oggi è quindi sì più oneroso in un primo momento fare un investimento nel fotovoltaico, ma alla lunga si rivela vantaggioso, anche perché la flessione della domanda dovuta alla rinuncia degli acquirenti attratti dallo sconto in fattura ha permesso di riequilibrare l’offerta disponibile.

Fotovoltaico, prezzi in calo dei materiali di produzione

Nondimeno è cambiata la situazione degli approvvigionamenti: mentre nel biennio 2020-2021, con la crisi sanitaria e lo scoppio della guerra in Ucraina i materiali come il silicio sono diventati più rari da reperire, oggi è possibile importarli a costi minori.

Un fattore che gioca a favore dei piccoli e grandi risparmiatori è legato al calo delle importazioni dai grandi produttori di materiale fotovoltaico, come la Cina, in favore di produzioni europee, sintomo di una crescita del settore anche a livello nostrano.

Il fotovoltaico residenziale conviene sempre di più

Fotovoltaico residenziale, prezzi in calo

Sul fronte del fotovoltaico residenziale diventa quindi ancora più conveniente installare i pannelli solari, anche in vista degli aumenti di gas e luce che si prospettano nei prossimi mesi.

Infatti anche se i prezzi delle bollette prima dell’estate si sono ridotti rispetto all’inizio dell’anno, paghiamo ancora il doppio per la luce rispetto al 2021 e almeno il 20% in più sulle tariffe del gas.

Senza contare che se gli equilibri geopolitici dovessero mutare, rimane alto il rischio di aumenti per gli approvvigionamenti dall’estero.

Ecco perché auto produrre la propria elettricità, con cui alimentare elettrodomestici e riscaldamento, risulta essere la soluzione migliore: basta affidarsi alla professionalità e alla competenza degli esperti nel settore per ottenere un risparmio duraturo e al riparo delle oscillazioni del mercato energetico.

Leggi anche: L’energia solare batte tutti i record

spot_img

Correlati

Agricoltura cellulare, cos’è e perché sarà presto l’alternativa alla carne animale

Agricoltura cellulare, una rivoluzione nel mondo alimentare che segnerà una svolta epocale: questa tecnologia...

Super Intelligenza Artificiale: è countdown! Mancano solo 3 anni al supercervellone robotico

Super Intelligenza Artificiale (SIA), tra tre anni, o al massimo 8, la tecnologia sarà...

Alternativa plastic free per assorbenti e pannolini: ecco la spugna riciclabile

Spugna riciclabile per assorbenti e pannolini: migliorare la qualità di accessori così indispensabili nella...
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
spot_img