Formia, 17enne muore durante una rissa. Disposti i domiciliari per il coetaneo accusato d’omicidio

Dai primi accertamenti è emerso che il giovane “non avrebbe colpito per uccidere”. Si attende ora l’autopsia sul corpo di Romeo.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Siamo a Formia, lungo il litorale laziale. Sono da poco passate le 19:30 e i ragazzi sono ancora nelle piazze. In un attimo è caos e follia, raccontano i presenti che hanno assistito alla rissa.

Due giovanissimi arrivano in sella a un motorino, si fermano e affrontano alcuni coetanei che si trovavano sul posto. Inizia una rissa che finirà con l’uccisione di Romeo Bondanese, 17enne, e il ferimento di un altro ragazzo, 16enne, al momento ricoverato in ospedale, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Dopo i primi accertamenti, è stata confermata la decisione del gip di Roma che ha disposto gli arresti domiciliari per l’aggressore di Romeo, anche lui 17enne.  Secondo il tribunale minorile, infatti, il giovane “non avrebbe colpito per uccidere, come anche sottolineato dal questore di Latina Michele Spina”.

Formia, 17enne colpito da un coltello durante una rissa muore dissanguato, cosa è successo

rissa formia romeo bondanese

Lo scorso 16 febbraio Romeo Bondanese è stato ferito mortalmente da un coltello. La ferita, inferta all’inguine, gli ha provocato un’emorragia tale che a nulla sono valse le trasfusioni dei soccorritori. C’era sangue ovunque, raccontano alcuni testimoni.

Tutto è accaduto durante una rissa provocata da terzi. Secondo le ricostruzioni dei presenti, infatti, i due aggressori sono arrivati su di uno scooter e, scesi dal mezzo, hanno prima offeso verbalmente alcuni ragazzi, poi sarebbero saltati fuori i coltelli. In un attimo il panico e il triste epilogo della rissa.

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Romeo è morto per una coltellata inferta, ma per il gip non è omicidio volontario

Gli agenti incaricati del commissariato di Formia hanno raccolto le testimonianze dei presenti per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Un giovane della provincia di Caserta, sospettato di essere l’autore del crimine, è stato fermato l’indomani ed è stato sottoposto a fermo in quanto indiziato del delitto. L’altro ragazzo che era con lui al momento dell’aggressione non è stato ancora rintracciato, così come l’arma che ha ucciso Romeo.

A indagare sul caso per l’identificazione degli altri partecipanti alla rissa, circa una decina, sono ora a lavoro i poliziotti della questura di Latina.

Nel frattempo, i giudici del tribunale dei minori di Roma hanno convalidato l’arresto disponendo i domiciliari per il giovane accusato di omicidio. Secondo loro si tratterebbe di omicidio preterintenzionale ma non volontario.

Si legge sul Corriere:

Nel corso della rissa il ragazzo avrebbe estratto il coltello per colpire i rivali con fendenti alle gambe, che nel caso di Romeo avrebbero invece raggiunto il 17enne all’inguine causandogli una devastante emorragia che nemmeno le trasfusioni di sangue all’ospedale di Formia hanno contenuto.

Secondo lo zio della vittima, Salvatore Orsini, ci sarebbe stato anche un problema di ‘ritardi nei soccorsi e nessuno sul posto ha saputo fermare l’emorragia’.

Secondo quanto si apprende da AGI, è prevista per oggi l’autopsia sul corpo del giovane Romeo Bondanese.

Oggi a Formia si respira un’aria pesante

rissa a formia la città ricorda romeo

Oggi a Formia si respira un’aria pesante. In molti non si capacitano di quanto accaduto.

Romeo Bondanese era un ragazzo tranquillo, minuto. La sera della rissa si trovava con i suoi amici, come sempre, in quella che alcuni di loro hanno definito “una serata normalissima”.

Le strade della cittadina erano animate per il Martedì Grasso e soprattutto nella centralissima via Vitruvio c’era molta gente, raccontano ancora scosse le amiche di Romeo a Limemagazine. Poi la tragedia. “Ci hanno chiamate e siamo corse. Abbiamo visto Romeo, era steso su una panchina”.

La solidarietà del sindaco di Casapulla: “Addolorati e scossi”

Sotto increduli anche i residenti e il sindaco di Casapulla, il comune casertano da dove proviene il 17enne accusato di aver accoltellato Romeo. Il sindaco Renzo Lillo:

Nessuno a Casapulla poteva immaginare una cosa del genere siamo una comunità tranquilla, in cui ci conosciamo tutti, e in cui non si sono mai verificati simili episodi di violenza tra adolescenti.

Conosco il papà del ragazzo. A lui e alla moglie va la mia vicinanza per il momento terribile che immagino stiano passando. Siamo profondamente addolorati e scossi per la morte del ragazzo di Formia.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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