Finito il rave di Viterbo: blitz delle forze dell’ordine con 20 blindati. Il sindaco: “Non c’è più nessuno”

In nottata è partito il deflusso dei partecipanti del rave di Viterbo che si è protratto per più di 5 giorni: tra morti, carogne, stupri e dispersi, il bilancio è macabro. Le forze dell'ordine stanno sgombrando l'area, il sindaco: "Non c'è più nessuno".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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É finito il rave di Viterbo. “Sgomberare è impossibile” aveva fatto sapere nei giorni scorsi il questore di Viterbo Giancarlo Sant’Elia. Ma i contatti con gli organizzatori francesi del “Teknival Space Travel”, il rave da 10.000 partecipanti iniziato il 13 agosto e che si è protratto per cinque giorni vicino al lago di Mezzano, al confine tra il Lazio e la Toscana, erano già stati presi e la trattativa era in corso. Ciò che si voleva evitare, e che ha rallentato le operazioni di sgombero, era mettere fine alla festa abusiva con interventi coatti: una “soluzione dove la possibilità di avere feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità”, così l’aveva definita il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Girolamo Lacquaniti.

Ma un intervento non era più rimandabile. Specie con le notizie che arrivavano dal party: cani morti sotto il sole, stupri, rifiuti disseminati ovunque, ragazzi dispersi o in coma etilico, assieme alla potenziale bomba di contagi da Covid-19, la cui entità e gravità è ancora tutta da analizzare. Senza dimenticare la morte di Gianluca Santiago, il 24enne anglo-emiliano annegato la notte di Ferragosto nel lago di Mezzano. La Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo sulla sua morte: si procederà per morte come conseguenza di altro reato.

Al disastroso bilancio si sono aggiunti oggi altri due giovani, ricoverati in stato di agitazione presso gli ospedali di Pitigliano e di Grosseto: si ipotizza l’ingestione di sostanze alteranti. Sempre a Pitigliano, una ragazza è stata ricoverata per ubriachezza, salvo poi essere dimessa a poche ore dall’ingresso in ospedale. In ogni caso, dopo il grande deflusso notturno di partecipanti, di auto, di camper e di mezzi pesanti disseminati attorno al lago, le forze dell’ordine sono entrate nell’area del rave party.

Adesso si procederà con l’identificazione delle persone che si trovano ancora sul posto e le si inviterà a lasciare l’area. Il piano dei partecipanti, ora scongiurato, era protrarre il rave fino al prossimo lunedì, tanto che ancora adesso (dopo 6 giorni di festa ininterrotta) molti giovani rifiutano di lasciare l’area: si tratterebbe, ha fatto sapere la questura di Viterbo, di 250 persone e un centinaio di mezzi. Ma l’operazione di “sgombero” sta procedendo senza particolari criticità. Si registrano file chilometriche all’uscita delle campagne di Valentano, dove le forze dell’ordine, coadiuvate dalle unità cinofile, stanno controllando una a una le auto, mentre un elicottero sorvola la zona.

Finito il rave di Viterbo, la questura: “Area liberata, rimangono pochi veicoli”

Finito il rave di Viterbo, la questura: "Area liberata, rimangono pochi veicoli"

L’area risulta sostanzialmente liberata, rimangono solo pochi veicoli, due dei quali lasciati abbandonati e gli altri non marcianti, che saranno rimossi con l’ausilio del carro attrezzi”, questo quanto reso noto dalla questura di Viterbo. Versione confermata dal sindaco di Valentano Stefano Bigiotti, che ha detto: “L’area è stata liberata, non c’è più nessuno all’interno”. Poi, commentando le operazioni di sgombero portate avanti dalle forze dell’ordine, il sindaco ha ribadito: “Non posso che esprimere soddisfazione. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l’impegno preso di liberare l’area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel terreno”.

La non ottimale condizione del campo che ha ospitato il rave era stata denunciata già nei giorni scorsi dal proprietario dell’area Piero Camilli, sindaco di Grotte di Castro ed ex-Presidente della Viterbese, che, con rabbia, aveva denunciato la situazione: “Hanno ridotto il mio terreno a una discarica, ci sono rifiuti ovunque. Ho presentato denuncia per danneggiamenti e poi chiderò un risarcimento al ministero degli Interni”.

Leggi anche: Dietro il rave organizzatori francesi: “Qui non puniti”. “Ketamina 5 euro, Lsd 10”: il mercatino nel rave di Viterbo

Finito il rave di Viterbo: blitz con 20 blindati e elicottero, identificate 2000 persone e 700 veicoli. Via ai sequestri

Finito il rave di Viterbo: blitz con 20 blindati e elicottero, identificate 2000 persone e 700 veicoli. Via ai sequestri

L’intervento di sgombero è stato pacifico ma deciso: le forze dell’ordine sono intervenute con l’ausilio di unità cinofile, Guardia di finanza, Carabinieri, mezzi blindati e un elicottero che sorvola la zona. Nello specifico, l’intervento è stato portato avanti con una ventina di blindati del reparto mobile della Polizia di Stato, che ha raggiunto il luogo del rave in mattinata. Si monitorano i presidi di accesso all’area del party e, al momento, sono stati identificati circa 2000 partecipanti all’evento e più di 700 mezzi.

Come prevedibile, si sta procedendo adesso anche con alcuni sequestri: a due cittadini olandesi, ad esempio, è stato sequestrato un furgone con rimorchio contenente materiale acustico e gruppi elettrogeni. Un secondo sequestro ha coinvolto invece due italiani che hanno tentato di forzare il posto di controllo a uno dei varchi di uscita: erano in viaggio su un mezzo pesante contenente materiale acustico. Lo ha reso noto la questura di Viterbo.

Finito il rave di Viterbo: via al controllo dei partecipanti, 300 allontanati dal lago di Bolsena

Sempre la questura, col prezioso contributo della Polizia stradale, sta procedendo col controllo delle strade adiacenti alla zona del party per verificare la presenza di mezzi provenienti dal raduno. Tale operazione ha permesso di identificare e intervenire subito in una località vicina al lago di Bolsena, dove si erano radunati un centinaio tra camper e autovetture provenienti dalla festa abusiva di Viterbo: le persone a bordo erano circa 300 e sono state allontanate.

Il deflusso dalla zona del party è iniziato nella serata di ieri e già questa mattina gran parte dei partecipanti aveva lasciato l’area. Alcuni di loro si sono diretti a Pitigliano (Grosseto), paese affollato di turisti. Poi, c’è chi si è messo alla ricerca di cibo, avendo esaurito i viveri durante il rave, chi si è addormentato per strada, chi ha aspettato che i servizi di linea (autobus) riprendessero la loro attività per tornare a casa.

Hanno lasciato il rave quelli che erano meno organizzati, senza camper, senza roulotte. Spesso hanno finito le scorte e se ne vanno” aveva già annunciato ieri il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili. I flussi di rientro dal rave hanno interessato anche altri comuni limitrofi, come quelli di Manciano e Sorano.

Leggi anche: Viterbo: continua il rave tra morti, contagi, stupri, parti e cadaveri di cani. Ma nessuno riesce a fermarlo

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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