Chiara Ferragni, anche Pigna interrompe la collaborazione: “Lo prevede il nostro codice etico”

Anche Pigna, tra le più note aziende cartiere d'Italia, ha deciso di interrompere ogni rapporto commerciale con Chiara Ferragni.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img

Anche la Cartiere Paolo Pigna Spa ha deciso di interrompere la collaborazione con Chiara Ferragni e con le aziende ad essa collegate. A diffondere la notizia è stata Ansa, alla quale i vertici aziendali hanno confermato le voci al riguardo, che da qualche tempo stavano già circolando, soprattutto dopo la rimozione della pagina “Chiara Ferragni Limited Edition” sul sito dell’azienda.

La motivazione riguarda il codice etico che, spiegano i vertici dell’azienda, “esclude la collaborazione con soggetti terzi sanzionati dalle autorità competenti per aver assunto un comportamento non etico, corretto e rispettoso delle leggi”.

Cosa ha spinto Pigna a interrompere la collaborazione con Chiara Ferragni?

Ferragni-Pigna

Se inizialmente, dopo il caso Pandoro, l’azienda con sede ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, ha preso tempo, sottolineando di voler guardare al futuro, oggi la loro posizione sembra essere cambiata.

Dopo che la Ferragni è stata indagata per truffa diversi brand hanno deciso di interrompere ogni collaborazione con l’imprenditrice. Il primo è stato Safilo, subito dopo la multa dell’Antitrust, a cui è seguito Coca-Cola.

Dopo il caso Balocco le indagini sulle opere di beneficenza di Chiara hanno coinvolto anche le bambole Trudi e le uova di Pasqua. Dovrà passare del tempo affinché la legge dia il suo parere in merito alla colpevolezza o all’innocenza dell’imprenditrice digitale. Nell’attesa non stupisce che le altre aziende si comportino di conseguenza e decidano di interrompere ogni rapporto commerciale con Chiara Ferragni.

Cosa prevedeva la collaborazione tra l’azienda di Alzano e Chiara Ferragni?

Con Pigna Chiara Ferregni aveva promosso dei prodotti di cancelleria per la scuola e l’ufficio: “Una collezione genderless e ageless pensata per un back to work e back to school all’insegna del colore e del buon umore”.

L’azienda di Alzano tende a precisare che i rapporti con l’imprenditrice digitale siano stati solo di natura commerciale, discostandosi così dalla questione della beneficenza, al centro della bufera mediatico-giudiziaria che ha coinvolto Ferragni nelle scorse settimane.

Leggi anche: L’AGCOM vara un nuovo regolamento dopo il caso Ferragni: cosa cambia per gli influencer?

spot_img

Correlati

Caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, è stata pratica commerciale scorretta”

Il Codacons annuncia in una nota che la giudice della prima sezione del Tribunale...

Pierfrancesco Veronesi vince l’oro ai Campionati di Fisica: “Ha battuto 34.000 studenti”

Pierfrancesco Veronesi è il giovane studente del Liceo Scientifico Francesco Severi di Frosinone che...

L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta "Ansa"...
Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
spot_img