San Carlo e la faida famigliare, cosa sta succedendo a una delle più note aziende italiane?

A raccontare della faida che travolge la famiglia San Carlo è Il Corriere della Sera, che sottolinea come Alberto Vitaloni versi da tempo in gravi condizioni fisiche e mentali.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La famiglia San Carlo è spaccata in due. Il colosso di snack e salatini, diretto da una delle famiglie più ricche d’Italia, macina centinaia di milioni di euro l’anno ed è il gioiellino di Unichips, gruppo alimentare che controlla il 60% del mercato italiano degli snack salati.

Alberto Vitaloni, 88 anni, è il presidente del gruppo e proprietario di San Carlo. E adesso sono i suoi tre figli – Francesco, Michele e Susanna Vitaloni – a contendersi il suo impero, vista l’età avanzata e la salute ormai compromessa dell’uomo.

Famiglia San Carlo, è faida: il patron Alberto Vitaloni in gravi condizioni di salute

A raccontare della faida che travolge la famiglia San Carlo è Il Corriere della Sera, che sottolinea come Alberto Vitaloni versi da tempo in gravi condizioni fisiche e mentali a causa di due ictus cerebrali ischemici che lo hanno colpito nel 2012 e nel 2015 (uno per emisfero).

Ictus che hanno scatenato una demenza vascolare e la compromissione delle competenze cognitive e psichiche dell’imprenditore. Oggi l’uomo gestisce ancora il suo colosso milionario e la sua custodia è affidata alla figlia Susanna.

Famiglia San Carlo: i fratelli contro la sorella Susanna, ma il Tribunale le dà ragione

Faida famiglia San Carlo: da dove nasce? Va chiarito che Alberto Vitaloni nel marzo 2016 ha donato a ciascuno dei figli una quota pari al 15% della società. Poi, dopo la morte della moglie nell’ottobre 2016, ha fatto un’altra donazione alla sola figlia Susanna, 57 anni e già amministratrice delegata del gruppo: la donna ha ricevuto un ulteriore 35,04%.

In questo modo, Susanna Vitaloni è diventata l’azionista di maggioranza di Unichips grazie al suo 50,04%. Motivo per cui, nel 2017, i fratelli Francesco (61 anni) e Michele Vitaloni hanno fatto causa alla sorella, sostenendo che la seconda donazione del padre fosse dovuta all’eccessiva influenza che la donna esercitava su di lui, dunque alludendo a una presunta incapacità dell’uomo di prendere decisioni così importanti.

Queste le pesanti accuse dei fratelli: violenza privata, circonvenzione di incapace, sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti di un familiare. Da qui, la richiesta al tribunale di Milano di nominare un “amministratore di sostegno” per il padre.

Nella sua denuncia il figlio ha incluso, ritenendoli responsabili, i “collaboratori” della sorella Susanna. E le accuse proseguono: “I mancati accertamenti clinici di cui è responsabile Susanna sono un fatto storicamente certo, in quanto, ove fossero stati fatti, sarebbero stati certamente prodotti nel radicato procedimento civile per interdizione, a meno che la stessa non abbia in suo possesso certificazioni mediche recenti, attestanti l’incapacità del padre, e che per questo motivo non sono state prodotte nel giudizio”.

Sicché ne consegue che “o Susanna ha sottoposto e sottopone a frequenti costanti accertamenti il proprio padre, evitando accuratamente di produrne gli esiti ai fratelli e perfino al Tribunale di Milano, in quanto a lei sfavorevoli, oppure la stessa donna ha colpevolmente omesso e omette di sottoporlo alle necessarie cure mediche e ai relativi accertamenti diagnostici”.

Famiglia San Carlo: Tribunale di Milano archivia il caso

Dopo mesi di indagini e di perizie psichiatriche su Alberto Vitaloni, la Procura di Milano ha deciso di archiviare il caso: nessuna prova riguardo presunti reati commessi dalla figlia Susanna. Il che significa che il patron della famiglia San Carlo fosse perfettamente lucido nel gestire le sue manovre patrimoniali.

A sostegno di questa ipotesi, c’è pure il fatto che sembra che Vitaloni senior avesse già stabilito in un testamento realizzato nel 2015 di voler lasciare la guida del gruppo proprio alla figlia Susanna.

Leggi anche: Cancellati i certificati dei figli con due mamme, ma è giusto lasciare un bambino senza un genitore?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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