Facebook compie 20 anni: come il social network è diventato un luogo di ritrovo per 50enni

Oggi è il compleanno della creatura progettata da Mark Zuckerberg. Ma dopo 20 anni, siamo sicuri che Facebook piaccia ancora alle nuove generazioni?

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Oggi Facebook compie 20 anni! Il social network più famoso della storia, la cui pietra miliare ha rappresentato un’evoluzione comunicativa e culturale, festeggia con noi il suo compleanno.

Fondato da Mark Zuckerberg nel 2004 è stato il social per antonomasia, capace di riunire, innovare e ridisegnare completamente il comportamento delle persone di tutto il mondo, abituate, purtroppo o per fortuna dalla piattaforma, a stare in perenne contatto tra di loro.

Ha spazzato via Msn, i blog e il famigerato MySpace e si è insediato nella nostra quotidianità.

Partorito in un dormitorio di Harvard e cresciuto con gli anni, è diventato il social per eccellenza, conosciuto oggi sotto il nome di Meta, ha acquisto nel tempo anche i canali Instagram e Whatsapp.

La popolarità e l’ambizione di un giovane studente americano, divenuto miliardario a soli 23 anni, sono riusciti a viaggiare nel tempo e nello spazio e ad attirare l’attenzione delle generazioni più giovani?

Facebook: la storia della sua nascita

L’idea di Facebook è nata da una riflessione molto semplice: i fondatori si sono accorti di come la vita degli studenti universitari fosse molto cupa e triste, quindi, per farli sentire parte di un qualcosa, decisero di sviluppare una piattaforma di condivisione.

Il gruppo creò quindi nel 2004 TheFacebook, una sorta di diario online in cui era possibile condividere pensieri, immagini e conoscere altre persone. Dopo un primo boom di iscrizioni nella sola Harvard, il servizio fu esteso anche ad altre università, registrando un enorme successo.

Il nome face book, sinonimo di year book, annuario scolastico in italiano, è stato scelto proprio per enfatizzare lo scopo della piattaforma, mettere in contatto e far comunicare le persone tra loro.

In Italia, il picco di registrazioni avvenne nel 2008, nel solo mese di agosto si contarono oltre un milione e trecento mila visite, con un incremento rispetto al 2007 del 961%.

Facebook in pochissimo tempo è riuscito ad entrare nel cuore di tutti: il social veniva utilizzato principalmente per pubblicare pensieri e foto, per taggare gli amici e per ritrovare vecchi conoscenti dall’altra parte del mondo.

Chi sono i fondatori di Facebook?

Il social network è nato dalle menti di brillanti di cinque studenti della Harvard University: Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes. Ad oggi però solo Zuckerberg fa ancora parte dell’azienda.

Il numero uno di Facebook ricopre la posizione di Ceo per Meta. Il social network è riuscito anche ad ispirare un film. Nel 2010, David Fincher, ha prodotto la pellicola cinematografica, “The Social Network” ispirata alla celebre storia della creazione di Facebook e al fenomeno di massa sociale e culturale che è stato in grado di innescare.

Zuckerberg, nominato uomo dell’anno nel 2010 dalla rivista “Time”, è stato in grado di trasformare e plasmare il nostro modo di vivere. Ma siamo sicuri che Mr. Facebook sia riuscito anche con le generazioni più giovani a perseguire lo stesso obiettivo?

Facebook è diventato un ritrovo per 50enni

Il 5 ottobre del 2021 The Atlantic, rivista statunitense di cultura, mette in discussione pubblicamente e per la prima volta il successo della piattaforma, con queste parole: “Facebook ha una crisi di mezza età. A volte è difficile ricordare che abbia solo 17 anni“.

Le nuove generazioni sono convinte che Fb sia fuori moda. L’appeal che un tempo esercitava, non interessa più ai giovani di oggi che definiscono il social come il ritrovo dei boomer, i nati tra il 1946 e il 1964.

Ma come è stato possibile che un’idea così brillante si sia trasformata in una creatura stanca e appassita? The Atlantic puntualizza che Facebook non è stato creato per i teenager di oggi e che:

Mark Zuckerberg ha creato la piattaforma per aiutare gli studenti di Harvard a connettersi con altre persone nei vicini dormitori e si è trasformato nel tempo in un modo per restare in contatto con tutte quelle persone che abbiamo lasciato indietro nella vita: dagli ex colleghi ai coinquilini alle coppie di amici che hanno iniziato a disertare le feste da quando sono diventati genitori.

Facebook è un modo per tenere il passo con le persone che un tempo conoscevamo. E non si conoscono molte di queste persone quando hai solo 15 anni.

Quale sarà il destino di Facebook?

L’invasione dei boomer su Facebook ha avuto l’effetto collaterale di allontanare moltissimi giovani. Le nuove generazioni non sopportano l’utilizzo che gli anziani fanno dei social.

Preferiscono luoghi digitali di intrattenimento molto più diretti, dove lo scambio di immagini e la condivisione di momenti di vita quotidiana sono interattivi, immediati e soprattutto naturali.

Facebook sta invecchiando e sta diventano una piattaforma di boomerbook. La maggior parte degli adolescenti considera il social come il posto in cui i genitori e i nonni discutono di politica, inviano immagini per il buongiorno e postano le foto delle vacanze.

E quale ragazzino che si rispetti vorrebbe frequentare una casa di riposo o lo stesso luogo frequentato da mamma e papà? Nessuno.

Ecco perché i membri della Gen Z si sono trasferiti in massa su infrastrutture più stimolanti e dinamiche.

E quello che invece resta a noi, vecchi utilizzatori del social, è un nostalgico ricordo dei tempi che furono in cui Facebook era il nostro posto dove stare.

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