Estate di San Martino: quando comincia e perché si chiama così

Non manca molto all'estate di San Martino, quel periodo magico della stagione autunnale in cui le temperature sono miti e il sole splende. Scopriamo miti e leggende legate a questi giorni dell'anno.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Manca poco all’inizio dell’estate di San Martino. È un periodo dell’anno magico, non troppo lontano né dal termine della stagione del sole e del mare, né dall’inizio dell’inverno. È il tempo in cui i viali si riempiono di foglie colorate, il vino colora i bicchieri, il sole ancora riscalda e le temperature sono miti e piacevoli.

Il nome estate di San Martino ruota attorno a leggende e credenze che hanno trovato terreno fertile nella tradizione popolare. Scopriamo perché si chiama così e quali sono i giorni precisi in cui cade.

Quando si celebra

Il giorno in cui l’estate di San Martino cade è solitamente intorno all’11 novembre.

Tra la prima e la seconda decade di questo mese, dunque, si verificano spesso condizioni metereologiche positive che portano ad assenza di precipitazioni e a schiarite.

Perché si chiama estate di San Martino

Il nome Estate di San Martino deriva da una leggenda che ha come protagonista il Santo. Secondo questa credenza, in un giorno d’autunno segnato dal brutto tempo, Martino incontrò un uomo povero e infreddolito.

Si trovavano ad Amiens, in Francia, nel 335. Martino non ci pensò due volte e tagliò subito il suo mantello di lana in due parti, donandone una al suo nuovo amico. Fu così che, davanti a questo gesto nobile, le pioggia smise di cadere e le nuvole lasciarono il posto al sole. Quella notte, in sogno, Gesù rivelò al Santo di essere lui il mendicante. È per questo motivo che, ogni anno, per commemorare quel giorno di novembre, sembra che la morsa del freddo si allenti.

Chi era San Martino

Ma chi era San Martino? Martino da Tours nacque circa nel 317 da una nobile famiglia. Morì l’8 novembre del 397, a Candes, vicino a Tours.

Dopo aver sognato il Signore, Martino si convertì al cristianesimo. Era stato militare per vent’anni ma, dopo quell’episodio, fu battezzato, divenne Vescovo di Tours nel 371 e fondò il monastero di Ligugé, il più antico d’Europa.

Il legame con la terra

Oltre alla leggenda del Santo, all’estate di San Martino si collegano anche tradizioni e riti legati alla terra e ai campi. Per esempio, un tempo in questo periodo si rinnovavano i contratti agricoli annuali.

Non è un caso, infatti, che è in questi giorni che si aprono le botti per inaugurare il primo assaggio del vino nuovo e inizia la raccolta delle castagne e delle zucche.

L’Estate di San Martino all’estero

L’Estate di San Martino non è una tradizione solo delle nostre parti. Vediamo qualche usanza nel resto del mondo:

  • San Martino viene celebrato in Belgio, Olanda,  Polonia, Francia, Germania, Austria, Estonia e Lituania. In molte città di questi luoghi si svolgono processioni dove bambini portano lanterne di carta o di legno, da loro costruite.
  • In russo è chiamata “Bab’e Leto” (“estate delle nonne”).
  • Nei paesi anglosassoni è definita “Indian Summer“.

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Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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