Esplosione Quargnento, coniugi Vincenti condannati a 30 anni. Morirono 3 pompieri

Oggi c'è stata la sentenza della Corte d'Assise sull'esplosione della cascina nella campagna di Alessandria, avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 novembre 2019.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Passo avanti oggi sulla vicenda riguardante l’esplosione a Quargnento, in provincia di Alessandria, di una cascina che portò alla morte di tre pompieri. In base alla sentenza della Corte d’Assise i responsabili, identificati nella coppia di coniugi Vincenti, sono stati condannati a 30 anni.

Il fatto è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 novembre 2019.

Esplosione a Quargnento, cosa è accaduto?

esplosione a Quargnento_panoramica

Due anni fa a causa dello scoppio di una cascina a Quargnento hanno perso la vita tre pompieri: Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido.

Tutto inizia la notte tra il 3 e il 4 novembre in una zona di campagna vicino ad Alessandria, e precisamente in via Francesco d’Assisi. Dopo la mezzanotte i vicini di casa sentono una piccola esplosione nella cascina adiacente e decidono di chiamare il 112.

Dopo circa quaranta minuti i vigili del fuoco raggiungono la cascina, organizzata in due edifici ed entrano in quello dove si era verificata l’esplosione, spengono il fuoco, scoprono delle bombole di gas con il timer e mettono in sicurezza l’edificio.

Nel frattempo vengono contattati telefonicamente anche i proprietari, messi al corrente che il primo incendio è stato domato e che i pompieri stanno svolgendo il sopralluogo nel secondo edificio.

All’una e trenta si verifica una seconda esplosione, dove perdono la vita i tre vigili del fuoco e altri tre rimangono feriti.

Leggi anche: Napoli, crolla il mobilificio Cutolo di Poggiomarino. Al momento solo feriti lievi

Esplosione a Quargnento, a cosa hanno portato le indagini?

esplosione a Quargnento_sentenza

Negli anni ci sono state anche critiche riguardo la presunta imprudenza degli stessi vigili del fuoco. Ad essere indagati sono stati da subito Giovanni Vincenti e sua moglie Antonella Patrucco, proprietaria della cascina. Lo scorso luglio è stata emessa una prima condanna a quattro anni per truffa, crollo e lesioni.

La Procura ha chiesto e ottenuto trent’anni ciascuno per i coniugi, i quali avrebbero organizzato l’esplosione a Quargnento per ottenere un premio assicurativo, per il quale avevano firmato qualche mese prima dell’esplosione.

Quali sono le prove e le aggravanti

Sono state trovate le prove che vanno a sostegni della tesi di colpevolezza dei coniugi, accusati di dolo. Prima tra tutte l’acquisto delle bombole del gas, poi il ritrovamento nella camera da letto delle istruzioni per azionare il timer, che ha innescato l’esplosione.

Ad aggravare ancora la loro posizione sarebbe stato il fatto che ad una prima esplosione a Quargnento, che non provocò nessun morto, Vincenti e sua moglie hanno preferito tacere riguardo al secondo ordigno, che si è rivelato letale per i tre vigili del fuoco. Se l’avessero fatto probabilmente oggi i pompieri sarebbero ancora vivi.

Leggi anche: Chieti, esplode fabbrica di fuochi d’artificio: almeno tre i morti

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