Ucraina, cresce la tensione: continuano le esercitazioni militari russe sul confine

La Russia estenderà le esercitazioni militari in Bielorussia, le stesse che avrebbero dovuto concludersi ieri. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha commentato la scelta come un segnale di un'imminente invasione russa dell'Ucraina.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Mosca estenderà le esercitazioni militari russe in Bielorussia. Le stesse che secondo il Cremlino si sarebbero dovute concludere nella giornata di ieri, domenica 20 febbraio.

Questo è quanto è stato annunciato ieri il Ministero della difesa bielorusso, in un passaggio che il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito preoccupante poiché concretizza sempre di più lo scenario per un’imminente invasione russa dell’Ucraina.

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Il ministero della Difesa ha affermato che la decisione è stata presa a causa dell’attività militare vicino ai confini di Russia e Bielorussia, nonché della situazione degenerate negli ultimi giorni nella regione del Donbass dell’Ucraina orientale.

I bombardamenti sporadici lungo la linea che divide le forze governative ucraine e i separatisti filorussi in quella regione sono aumentati notevolmente la scorsa settimana e sono continuati in maniera esponenziale fino ieri.

Parlando con la CNN, Ieri il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha detto che tutti i segnali suggerivano che la Russia stesse per invadere. Va detto che gli Stati Uniti annunciano l’invasione della Russia da giorni, ma va anche detto che la Russia fino a oggi, pur negando ripetutamente negato tali piani, ha sempre fatto il contrario di quanto annunciato.

Prima avevano annunciato una de-escalation militare, salvo poi essere immortalati da un satellite americano 10 giorni fa mentre numerose truppe militari si spostavano in Bielorussia, al confine più vicino all’Ucraina, per dare vita a esercitazioni militari russe congiunte con le forze bielorusse.

Alcuni giorni fa inoltre, Mosca aveva annunciato lo spostamento delle truppe dal fianco della Crimea, in realtà nessuna prova è mai giunta a favore di tale tesi, anzi NATO e Usa hanno affermato ripetutamente che Mosca stesse sapientemente ridistribuendo le proprie truppe sul fianco sud.

“Tutto ciò che stiamo vedendo suggerisce che questo è estremamente serio, che siamo sull’orlo di un’invasione – ha detto Blinken, aggiungendo che l’Occidente sarebbe preparato se Mosca invadesse.

Fino a quando i carri armati non cominceranno ad avanzare e gli aerei sorvoleranno il cielo ucraino, sfrutteremo la diplomazia, quindi ogni opportunità e ogni minuto saranno necessari a dissuadere il presidente Putin dal portare avanti tutto questo”. 

Putin e il suo omologo francese, Emmanuel Macron, hanno concordato in una telefonata sulla necessità di una soluzione diplomatica alla crisi nell’Ucraina orientale, come affermato da entrambi i governi. Nonostante il proseguire incessante delle esercitazioni militari russe.

Un consigliere presidenziale francese ha affermato che Putin e Macron hanno convenuto perché si tenesse oggi una riunione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), con rappresentanti di Ucraina e Russia.

La Polonia, attualmente presidente dell’OSCE, aveva affermato in precedenza che proprio nella giornata di oggi, su richiesta dell’Ucraina stessa, avrebbe convocato una sessione straordinaria del Consiglio, dedicata alla prevenzione dei conflitti armati. 

La Bielorussia non ha detto per quanto tempo le truppe russe, stimate dalla NATO in 30.000, potrebbero ora rimanere nel paese, che si trova a nord dell’Ucraina

Il ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin ha affermato che l’obiettivo delle esercitazioni militari russe estese era “assicurare una risposta adeguata e un’attenuazione dei preparativi militari dei nemici vicino ai nostri confini comuni”.

Il Cremlino non ha commentato le esercitazioni militari russe in Bielorussia. La NATO afferma che la Russia potrebbe utilizzare le truppe in Bielorussia come parte di una forza d’invasione per attaccare l’Ucraina. Mosca nega tale intenzione.

“Non è un’esagerazione dire che l’Europa è a un passo dalla guerra, cosa inimmaginabile non molto tempo fa”, ha detto in un’intervista televisiva il primo ministro ceco Petr Fiala.

Leggi anche: Ritiro truppe russe, NATO smentisce Mosca: “Continuano accumulo forze intorno all’Ucraina”

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Mykhailo Podolyak, consigliere del capo di stato maggiore del presidente ucraino, ha detto che l’estensione delle esercitazioni militari russe ha sottolineato che le promesse ufficiali di Mosca non dovrebbero mai essere considerate vincolanti.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che i ripetuti avvertimenti dell’Occidente che la Russia stava per invadere sono provocatori e potrebbero avere conseguenze negative, anche se non ha precisato quali. La Russia afferma che l’Occidente ha sollevato le tensioni inviando rinforzi della NATO nell’Europa orientale durante la crisi.

I paesi occidentali stanno preparando sanzioni che, secondo loro, sarebbero di ampia portata contro società e individui russi in caso di invasione.

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato in un’intervista alla BBC che tali sanzioni potrebbero includere restrizioni all’accesso delle imprese russe al dollaro e alla sterlina. Tuttavia, ha riconosciuto che tali minacce potrebbero non scoraggiare Mosca dal fermare le esercitazioni militari russe ne tantomeno scongiurare un’invasione. 

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che è giunto il momento che l’Occidente applichi almeno una parte delle sanzioni che ha preparato.

Nonostante il protrarsi delle esercitazioni militari russe, il fulcro delle tensioni negli ultimi giorni è stato l’area dell’Ucraina orientale che i ribelli sostenuti dalla Russia hanno di fatto conquistato nel 2014, lo stesso anno in cui la Russia ha annesso la Crimea dall’Ucraina. Più di 14.000 persone sono state uccise in quel conflitto.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskiy ha chiesto domenica un cessate il fuoco immediato nella parte orientale del Paese. Macron ha incolpato i separatisti per le rinnovate ostilità, mentre Putin ha invece incolpato l’Ucraina.

Gli alleati occidentali di Kiev sono preoccupati che la Russia possa usare l’escalation come pretesto per un conflitto più ampio.

Nella giornata di ieri sono state avvertite esplosioni nel centro della città di Donetsk, nella regione orientale del Donbass, controllata dai separatisti. Pesanti bombardamenti sono stati sentiti in altre parti della regione.

I messaggi SMS inviati ai residenti di Donetsk hanno esortato gli uomini a presentarsi per il servizio militare.

Più di 30.000 persone di Donetsk e della vicina Luhansk hanno attraversato il confine russo nelle ultime 24 ore, ha affermato l’agenzia di stampa TASS, citando le autorità nella regione russa di Rostov. 

I separatisti hanno iniziato a evacuare i residenti venerdì dicendo che l’Ucraina stava pianificando un attacco, cosa che Kiev nega.

Le forze militari locali in una delle aree separatiste, Luhansk, hanno dichiarato domenica che due civili sono stati uccisi e cinque edifici sono stati danneggiati dai bombardamenti dell’esercito ucraino. Il comitato investigativo russo indagherà sul caso, ha affermato l’agenzia di stampa RIA. Sabato due soldati ucraini sono stati uccisi e quattro feriti. 

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha affermato che i servizi idrici sono stati interrotti per più di un milione di persone nella regione e ha invitato tutte le parti a risparmiare dai bombardamenti le infrastrutture civili.

Uomini e donne anziani, alcuni oltre l’età della pensione, si stanno preparando a combattere su entrambe le parti del conflitto separatista in Ucraina. La tensione in Ucraina ormai è tangibile e le esercitazioni militari russe non hanno contribuito a favorire il dialogo.

La ripresa dei combattimenti nell’Ucraina orientale segue l’accumulo di truppe russe nel nord, est e sud del paese, in corso da diverse settimane. L’Occidente stima che 150.000 o più soldati russi siano attualmente vicino ai confini dell’Ucraina. Intanto le esercitazioni militari russe proseguono giorno e notte.

La Russia ha chiesto alla NATO di impedire all’Ucraina di aderire all’alleanza. Minacciando manovre militari se le sue richieste di ritiro della NATO dall’Europa orientale non saranno soddisfatte.

Un diplomatico russo alle Nazioni Unite ha detto che nessuno dovrebbe dire a Mosca dove o quando condurre esercitazioni militari russe.

Leggi anche: Gli USA insistono: “La Russia cerca un pretesto per attaccare Kiev”

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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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