Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato ieri che allo stato attuale ci sono tutte le ragioni per ritenere che la Russia stia pianificando di invadere l’Ucraina nei prossimi giorni e che stia temporeggiando in attesa di trovare il pretesto giusto per un attacco.
Il Cremlino ha accusato Biden di alimentare la tensione e ha rilasciato una lettera con parole forti in cui affermava che Washington stava ignorando le richieste di sicurezza e minacciava “misure tecnico-militari” non specificate.
Gli Stati Uniti continuano a temere un attacco della Russia da un momento all’altro
Mosca ha anche ordinato l’espulsione del funzionario numero due dall’ambasciata americana.
Scambi di fuoco mattutini tra l’Ucraina ei separatisti filorussi, che sono in guerra da anni e tra i quali viene periodicamente violato il cessate il fuoco. Funzionari occidentali che da tempo avvertono che Mosca potrebbe provare a creare uno scenario per giustificare un’invasione hanno affermato di ritenere che si stesse effettivamente verificando.
“Abbiamo motivo di credere che siano coinvolti in un’operazione sotto falsa bandiera per avere una scusa per entrare. Ogni indicazione che abbiamo è che sono pronti ad andare in Ucraina e attaccare” – ha detto Biden ai giornalisti alla Casa Bianca – “la mia sensazione è che questo accadrà nei prossimi giorni.”
Biden ha ordinato al Segretario di Stato Antony Blinken di modificare i suoi piani di viaggio all’ultimo minuto per presenziare a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’Ucraina.
Blinken ha delineato al Consiglio ciò che ha affermato essere un possibile scenario sul fatto che la Russia potrebbe creare un pretesto per giustificare un’invasione.
Il viceministro degli Esteri russo Sergei Vershinin ha affermato che i commenti di Blinken sono deplorevoli e pericolosi e che alcuni soldati russi stanno tornando alle basi. La Russia ha anche distribuito una lettera ai membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite accusando le autorità ucraine di “sterminare” civili nell’est.
La Russia nega di voler invadere il suo vicino e ha accusato i leader occidentali di isteria. Questa settimana ha detto che stava ritirando alcune delle oltre 100.000 truppe che ha ammassato vicino alla frontiera con l’Ucraina e giovedì ha detto che alcuni erano tornati alle basi dalla Crimea, che la Russia ha annesso all’Ucraina nel 2014.
Washington afferma che la Russia non si stia ritirando, ma che in realtà stia inviando più forze. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha affermato giovedì che Washington ha confermato che la Russia ha aggiunto 7.000 soldati alla sua presenza al confine ucraino nelle ultime 24 ore, motivo di “seria preoccupazione”:
“Li vediamo volare su più aerei da combattimento e di supporto. Li vediamo affinare la loro prontezza nel Mar Nero”, ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin al quartier generale della NATO a Bruxelles. “Li vediamo persino fare scorta di sangue”.
Il ministero della Difesa russo ha rilasciato un video in cui si diceva che altre unità russe lasciassero l’area vicino al confine.
L’Ucraina e i ribelli filo-russi hanno fornito resoconti contrastanti sui bombardamenti sul fronte nella regione separatista del Donbass. Non è stato possibile stabilire i dettagli in modo indipendente, ma i rapporti di entrambe le parti hanno suggerito un incidente più grave delle violazioni di routine del cessate il fuoco che vengono spesso segnalate nell’area.
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