Eredità Gianni Vattimo, a chi andrà e cosa dice il terzo testamento

Oggi il lascito di Vattimo si sta trasformando in un vero e proprio caso: stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, i testi con le sue ultime volontà sarebbero tre.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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A chi andrà l’eredità Gianni Vattimo? Il filosofo si è spento il 19 settembre scorso. Autore de “Il pensiero Debole”, l’ex europarlamentare era ricoverato in fin di vita a Rivoli. A darne l’annuncio sui social, lo storico compagno Caminada, l’”amore stabile” della vita, come il filosofo amava definirlo.

Oggi il lascito di Vattimo si sta trasformando in un vero e proprio caso: stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, i testi con le sue ultime volontà sarebbero tre.

Eredità Gianni Vattimo: il primo e il secondo testo

Eredità Gianni Vattimo: il primo testamento vedeva tra i beneficiari gli amici del filosofo, tra cui l’allora moglie Martine Tedeschi, da cui avrebbe poi divorziato. In base a questo testo, il compagno Simone Caminada avrebbe ereditato il 50% della casa in via Po e le opere d’arte.

Poi c’è il secondo testo, che, come il primo, risale al settembre 2018. In questo Caminada figura come erede universale. Ora entrambi sono agli atti del processo per circonvenzione d’incapace in cui Caminada ha ricevuto una condanna in primo grado. E – come riporta Open – “non sono pubblicabili, ovvero non hanno alcun valore”.

Eredità Gianni Vattimo, Caminada: “Mi ha affidato le sue ultime volontà”

Eredità Gianni Vattimo: secondo Caminada, oltre ai primi due testi, ce ne sarebbe un terzo. Il giovane sostiene che il filosofo “lo ha scritto dopo aver testimoniato, ha visto il marcio nei suoi ex amici. Il documento in questione sarebbe quindi successivo al febbraio 2022.

Gianni mi ha affidato le sue ultime volontà, ne parlavamo spesso”, ha dichiarato Simone Caminada al Corriere. Poi, ha ricordato gli ultimi mesi del filosofo e politico: “Quest’estate era in montagna, stava bene. Poi siamo tornati a Torino e si è lasciato andare. Si è sentito minacciato dalla Procura per la nomina dell’amministratore. Ha sempre detto che si riteneva perseguitato e a un tratto ha deciso di non lottare più: non mangiava né beveva. Lo imboccavo come i bambini, ma niente”.

Eredità Gianni Vattimo: chi è Simone Caminada e perché è stato accusato

Eredità Gianni Vattimo, Caminada: "Io erede universale"

Eredità Gianni Vattimo: ma chi è Simone Caminada? Il 38enne è stato l’assistente e compagno del filosofo, condannato a due anni di reclusione e 900 euro di multa per circonvenzione di incapace, a motivo dell’età, con sentenza pronunciata il 6 febbraio 2023.

L’accusa è quella di aver circuito Vattimo e di aver approfittato della sua fragilità per mettere le mani sul suo patrimonio, in base anche al parere dei periti che hanno accertato “patologie che portano a un deficit sul piano previsionale, esecutivo e sulla capacità di autodeterminazione. Un disturbo depressivo aggravato dal Parkinson”.

I due si sono conosciuti nel 2010 e hanno convissuto per una decina di anni. L’accusa di circonvenzione di incapace ai danni di Caminada non nasce dal nulla. I pm Dionigi Tibone e Giulia Rizzo si sono avvalsi di alcune intercettazioni telefoniche e, in base a queste, non hanno avuto dubbi, così come il giudice che ha emesso la sentenza.

Nello specifico, i pm contestano al 38enne di essersi fatto intestare polizze assicurative per 450 mila euro, di essersi fatto nominare suo erede nel testamento, di aver usato impropriamente la sua carta di credito e di essersi impadronito di alcuni suoi beni.

Secondo l’accusa, Vattimo versava in uno stato di “totale dipendenza psicologica dal suo assistente e compagno, misto alla paura della solitudine e alla consapevolezza di non poter più provvedere a se stesso”.

In ogni caso, la condanna di reclusione ai danni di Caminada non aveva leso in alcun modo il loro rapporto. Anzi, lo stesso Vattimo aveva dichiarato di percepirsi vittima, non del compagno, ma del sistema, e di sentirsi abbastanza stritolato. Riteneva inoltre che entrambi fossero stati presi di mira perché omosessuali.

Leggi anche: Sparita l’eredità milionaria di Gina Lollobrigida: “Per Piazzolla chiesti 7 anni e 6 mesi”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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