Emanuel Cosmin Stoica: “Ho sconfitto i pregiudizi sulla disabilità con l’ironia”

Intervista a Emanuel Cosmin Stoica, l’ironico TickTocker che sta ribaltando la figura delle persone con disabilità.

Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi, giornalista e fotoreporter si occupa di inchieste, reportage in giro per il mondo, cronaca e attualità. Il suo vizio? Guardare oltre, sempre.
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Chi è Emanuel Cosmin Stoica? Dici 104 e ti viene subito in mente la legge 104/92 a sostegno dell’integrazione sociale e dei diritti delle persone con disabilità. Ma per l’ironico TickTocker la 104 è diventata un modo per ribaltare la situazione di chi è affetto da una disabilità. Non un povero sfigato, ma uno che, ‘grazie’ alla sua disabilità, riceve una pensione di invalidità e dei benefit. Benefit che ovviamente servono per sostenere le molteplici spese e necessità a cui una persona con disabilità suo malgrado va incontro.

Emanuel Cosmin Stoica, il successo sui social

Un’ironia intelligente quella di Emanuel, classe ’99, che da sempre scherza sul suo status. Non a caso il suo modo di ironizzare gli è valso, da circa un anno, un numeroso seguito, sia su TickTock con 104k follower che su Instagram dove ha raggiunto 11,6 k follower, e nella cui descrizione si firma, giustamente: CEO 104.

Il TikToker racconta a ildigitale.it la sua esperienza:


Avendo una disabilità fin dalla nascita mi sono confrontato con tutte quelle piccole e grandi difficoltà che tutti ormai conosciamo.

Il mio primo impegno civico? Alle elementari quando all’entrata della mia scuola c’erano solo gli scalini e neanche uno scivolo.

Era il 2007 se non sbaglio e per ovviare a questo andai, ovviamente accompagnato, dall’allora Sindaco di Torino, Chiamparino, portando la mappa di dove mancavano e dovevano essere messi di tutte le zone nella scuola che necessitavano di uno scivolo.

E ora che studio giurisprudenza all’università le cose sono, sì, migliorate ma c’è ancora da fare.

Nella mia università, pur non essendoci barriere architettoniche, noto che la percezione di come migliorare certi contesti, per farci entrare davvero nel vivo di essi anche per socializzare da più vicino con i miei colleghi di università, sia da migliorare.

Leggi anche: Chi è Rametta, imitatrice di Ferragni, Belen e De Lellis: da TikTok alla tv

“Come ho iniziato? Per caso. Io sono una persona ironica”

Quello che Emanuel vuole far intendere è semplice e lo possiamo constatare ogni giorno anche noi al supermercato, per esempio. Pur essendoci fuori una pedana e/o uno scivolo che aiutano la persona con disabilità ad entrare all’interno dell’esercizio di fatto poi magari si ritrova a fare un ordine di spesa (pane, salumi etc) davanti un bancone altissimo dove chi è dall’altra parte neanche lo vede, e viceversa.

Non a caso il suo impegno per ribaltare il modo di ‘approcciarsi’ a persone con disabilità, Emanuel lo porta avanti anche attraverso la sua associazione che si occupa di educazione civica: Educivica. La pagina dell’associazione in poco tempo ha visto sempre più visitatori tanto che l’organizzazione è stata invitata a collaborare con il Ministero dell’Istruzione.

Pagina nata grazie anche al primo video di Emanuel su TikTok che gli ha portato molteplici follower di tutte le età ma soprattutto la possibilità di interfacciarsi con giovani come lui, riuscendo a comprendere ancor meglio come comunicare questa tematica.

Emanuel Cosmin Stoica, non solo TikToker ma anche attivista

Ma c’è di più, Emanuel è uno studente di Giurisprudenza a Torino che, oltre a studiare per conseguire la laurea, si occupa da tempo di attivismo e di diritti, comparendo anche come consigliere del consiglio direttivo della consulta per le persone con difficoltà.

Continua Emanuel:

Come ho iniziato? Per caso. Io di fatto sono una persona ironica. Grazie all’ironia, infatti, riesco a mettere da parte quelle che a volte sono difficoltà non semplici da affrontare.

Come tutti, del resto, non è un segreto solo mio. Ma grazie all’autoironia dei miei video ho raggiunto un ampio pubblico di persone, di tutte le età, che finalmente guardano alle persone con disabilità da un altro punto di vista.

Che non è lo sguardo compassionevole al poveretto di turno. Ma è comprensione di una condizione che non per questo mi rende differente dagli altri. Questo è il messaggio.

Fra dieci anni sicuramente il modo di rapportarsi a noi cambierà ma la vedo difficile per quanto riguarda le barriere architettoniche.

Lì c’è di mezzo la burocrazia che, come sappiamo, è piuttosto lenta e ricca anch’essa di ostacoli.

Emanuel Cosmin Stoica, sfatare la disabilità grazie al talento della naturalezza

E, quello che colpisce di più dei suoi TikTock e video su IG è la sua totale naturalezza. Ogni volta che si tratta di temi che riguardano le persone con disabilità, infatti, sia che sia all’interno di un articolo giornalistico o un servizio di un telegiornale, o durante una trasmissione televisiva i toni di chi scrive e intervista il soggetto in questione, appaiono -fateci caso- sempre accondiscendenti, mortificati.

Anche in questo articolo ci è capitato più volte di scrivere solo la parola: disabile. Ma è decisamente erroneo, quanto riduttivo. L’illuminazione per quanto ovvia ci è arrivata mentre partecipavamo ad una conferenza stampa che trattava tematiche di questo genere e dove una donna in carrozzella, prendendo la parola, ha detto: “Vi ringrazio per questa importante iniziativa, ma non credete che sul titolo stesso di questa conferenza ci sia già qualcosa di errato”? La donna si riferiva appunto alla parola disabili in quanto poi ha spiegato:

Io non sono disabile, sono una persona con una disabilità. Non posso camminare è vero ma posso suonare, dipingere, scrivere, cantare e volendo grazie alla mia carrozzina fare sport.

Ringraziamo Emanuel per la sua battaglia quotidiana nella lotta al pregiudizio a colpi di risate e sorrisi.

Leggi anche: Lovegiver: dono d’amore per chi ha disabilità o ferita più grande?

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