Al via l’elezione del Capo dello Stato: tutto quello che c’è da sapere

Oggi alle 15 alla Camera i 1009 grandi elettori tra senatori, deputati e delegati regionali saranno chiamati a eleggere il tredicesimo Presidente della Repubblica, solo due volte nella storia il Capo dello Stato è stato eletto al primo turno.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Chi sarà il nuovo Capo dello Stato? La data di oggi è quella che ci darà le prime risposte. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha convocato per le 15 i 1009 grandi elettori che mai come quest’anno sono chiamati a una scelta delicatissima per il Paese.

Difficile che la questione su chi sarà il tredicesimo Presidente della Repubblica possa risolversi al primo turno, nella storia repubblicana del nostro paese è capitato solo due volte.

Quella che è sicura è l’incertezza tra le forze in campo su chi dovrebbe essere il candidato giusto o quello ideale, il voto segreto siamo sicuri essere destinato a cambiare radicalmente le carte in tavola apparecchiate dalle diverse alleanze. Questa volta forse più di altre l’elezione del Capo dello Stato sancirà gli equilibri e le dinamiche di quella che sarà la prossima legislatura.

Elezione Capo dello Stato: ecco le forze in campo, come funziona e le norme anti Covid durante le votazioni

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Il mandato di sette anni da Capo dello Stato del presidente Sergio Mattarella avrà scadenza giovedì 3 febbraio 2022.

L’attuale Presidente della Repubblica è stato infatti eletto il 31 gennaio 2015 (al quarto scrutinio, con 665 voti) ma, in base all’articolo 85 della Costituzione, i sette anni presidenziali decorrono a partire dal giorno del suo giuramento ovvero: martedì 3 febbraio 2015.

Il Presidente della Repubblica verrà votato dai cosiddetti “grandi elettori” ovvero tutti i membri del Parlamento (Senato e Camera dei Deputati, più 58 delegati regionali).

Il Presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune, così suddiviso Camera dei deputati (630 deputati), Senato (321 senatori, compresi i sei senatori a vita: Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia, e Liliana Segre) e infine i 58 delegati regionale eletti dai rispettivi Consigli regionali.

Ogni Consiglio regionale elegge tre delegati (due rappresentanti della maggioranza e un rappresentante della minoranza o dell’opposizione) in modo che sia assicurata la rappresentanza di tutti. La Valle d’Aosta ha un solo delegato. Tutto come previsto dall’articolo 83 della Costituzione.

Per eleggere il Capo dello Stato va raggiunto inoltre un quorum, cioè: nei primi tre scrutini o spogli è necessario raggiungere la maggioranza corrispondente ai due terzi dei Grandi elettori. Quindi 637 voti. Dal quarto scrutinio in poi, invece, è sufficiente la maggioranza assoluta, cioè 505 voti.

Leggi anche: Cosa accadrebbe se Draghi andasse al Quirinale? I nomi dei 3 possibili Premier

Come sono suddivisi i grandi elettori tra le forze partitiche

Il centrodestra, orfano di Berlusconi, ha sulla carta 452 grandi elettori, il centrosinistra, o l’alleanza con a capo il PD, composta da PD-M5s-Leu, ne ha 408 che potrebbero diventare 463 se si aggiungessero i 44 di Italia Viva (pronti ha indossare i panni dei franco tiratori) e i 5 di Azione-Più Europa.

Quelli che fanno gola alle alleanze politiche e che saranno l’ago della bilancia saranno i 94 grandi elettori provenienti dal gruppo Misto o non iscritti ad alcuna componente politica. Elettori che non rispondono ad alcuna indicazione di partito ed è difficile se non quasi impossibile darli per certi in un calcolo di maggioranze.

Ancora più nello specifico, se analizzate dall’interno, ecco come è suddivisa ogni corrente politica e quanti dovrebbero essere i voti per ognuna (sulla carta):

Centrosinistra, 463 voti: M5s (236 elettori), PD (154), Leu (18) da Centro democratico (6), Italia Viva (44) e Azione-+Eu (5).

Centrodestra: 452 voti: Lega (212), FI (134), Udc (5), Fratelli d’Italia (63), Coraggio Italia-Cambiamo-Idea (32), Noi con l’Italia-Rinascimento (5), Diventerà Bellissima (1).

La votazione per il Capo dello Stato

Quest’anno, causa Covid, l’elezione per il Capo dello Stato sarà diversa dalla consueta prassi. Per entrare in Aula, spiega una nota interna diffusa tra i parlamentari, bisogna avere innanzi tutto una temperatura inferiore a 37,5°.

Ovviamente obbligo di indossare le mascherine FFP2, in ogni circostanza, e rispettare le misure generali di prevenzione dell’epidemia, cioè igienizzare le mani, mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro.

Per quanto riguarda la ristorazione della Camera, anche per le consumazioni al banco è richiesto il Super Green Pass, quello che viene rilasciato solo dopo il vaccino o la guarigione dall’infezione.


Durante la seduta per la votazione del Capo dello Stato, nella fase del voto, l’accesso all’emiciclo (l’anfiteatro) sarà consentito sulla base delle modalità organizzative: ci sarà una suddivisione per fasce orarie prestabilite, e si procederà per gruppi di 50 elettori, stabiliti in ordine alfabetico.

Il presidente della Camera Roberto Fico ha spiegato che sempre per motivi di sicurezza i cosiddetti catafalchi saranno sostituiti da cabine più grandi, più sicure e sanificabili “simili a quelle elettorali”.

Nella fase dello spoglio l’accesso all’emiciclo, sarà consentito naturalmente ai componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera e del Consiglio di Presidenza del Senato, e a un massimo di 200 parlamentari indicati dai Presidenti dei Gruppi di appartenenza. Per tutti gli altri sarà possibile seguire lo spoglio in diretta attraverso gli schermi posizionati al piano Aula e presso le Aule delle Commissioni.

Solo due volte un Capo dello Stato al primo scrutinio, mai una donna

L’Italia ha avuto nel corso della sua storia repubblicana, 12 Presidenti (per 13 mandati, considerando il doppio di Napolitano). Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999 sono stati eletti al primo scrutinio. Nel caso di Cossiga, si è trattato della prima volta che ciò accadeva nella storia della Repubblica.

Nessuna donna è invece mai stata eletta Presidente della Repubblica italiana. Tra quelle che hanno ricevuto dei voti la prima è stata Ottavia Penna da Caltagirone, nel 1948, poi Ines Boffardi e Tina Anselmi nel 1978, Nilde Iotti nel 1992, Emma Bonino nel 1999.

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