Elisabetta Belloni al Quirinale: chi è la diplomatica che piace a Lega, Pd e M5s

Elisabetta Belloni è attualmente alla guida dei servizi segreti italiani e vanta un curriculum di tutto rispetto. Sembra una figura che potrebbe piacere ai differenti schieramenti politici.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Elisabetta Belloni ha lavorato per 35 anni alla Farnesina fino al suo incarico 8 mesi fa come capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis).

Ciò che la caratterizza è che nella sua carriera non si è mai legata a un partito politico rimanendo prima di tutto una donna delle istituzioni. Anche per questo la Belloni sembra essere una papabile candidata per il Quirinale, oltre al fatto di rappresentare un nome non “divisivo”, al contrario di altri, che può ricevere l’appoggio di tutti i partiti.

Elisabetta Belloni: chi ha lanciato il suo nome

È stato Peter Gomez, direttore del sito del Fatto Quotidiano, venerdì 21 gennaio durante il programma di La7 Tagadà, condotto da Tiziana Panella, a fare il suo nome con queste parole:

È una donna di alto profilo. Piace a Lega, 5Stelle e Pd. Se andrà in porto non lo so ma ci stanno lavorando.

Tutti sanno che la trattativa sul prossimo governo potrebbe far scivolare la situazione politica quindi a Palazzo Chigi non dovrebbe cambiare neanche un solo pezzo. I partiti in realtà stanno parlando di un nome coperto che mette d’accordo tutti. La Belloni.

Belloni ha lavorato con Luigi Di Maio e con Giuseppe Conte, è legata alla Nato e agli americani, ha rapporti interazioni straordinari. Non dispiace alla Lega, anche se alcuni sognano ancora un presidente di centrodestra.

Elisabetta Belloni: una carriera brillante

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Elisabetta Belloni ha 63 anni. Si è laureata in Scienze Politiche alla Luiss di Roma nel 1982. Il suo percorso diplomatico è iniziato nel 1985, alla Farnesina, presso la Direzione generale degli Affari Politici passando da Vienna a Bratislava, dove vi rimarrà fino al 1999. In questo stesso anno torna nella Capitale e passa al ministero degli Esteri, prima come funzionario per poi ricoprire i seguenti ruoli: capo della segreteria della Direzione per i Paesi dell’Europa, capo dell’Ufficio per i Paesi dell’Europa centro-orientale e capo della segreteria del Sottosegretario di Stato agli Esteri.

Nel 2004, con il Governo Berlusconi bis Elisabetta Belloni sarà infatti nominata Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, insieme all’allora ministro degli Esteri, Franco Frattini. Nel 2008, sotto il governo Prodi II, il ministro Frattini la nominerà direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo.

Nel 2013 il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, durante il governo tecnico guidato da Mario Monti, le conferisce il ruolo di direttore generale per le Risorse e l’Innovazione. Nel 2015, con Matteo Renzi presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, la vorrà al suo fianco alla Farnesina come Capo di Gabinetto. E quando Renzi e Gentiloni diventa capo del governo, viene nominata dall’oggi commissario per gli Affari Economici Segretario generale del ministero degli Esteri. Si tratterà della prima donna a ricoprire questo importante incarico.

Quest’ultimo ruolo le è stato confermato anche nei successivi governi, quello del Conte 1 e Conte 2, fino a maggio quando Draghi le affida la guida dei servizi segreti italiani come Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis). Anche in questo caso si tratta della prima donna ad aver ricoperto questo ruolo.

Diverse onorificenze riconosciute

Tra le onorificenze che Elisabetta Belloni ha ricevuto ci sono: il titolo di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; il titolo Cavaliere della Legion d’onore che le è stato assegnato dalla Francia “per il contributo dato alla cooperazione bilaterale, in particolare durante le emergenze del Libano, dello tsunami in Asia e degli scontri in Costa d’Avorio”; e il nastrino per uniforme ordinaria Dama di Gran Croce dell’Ordine del Fedele Servizio, riconosciuto in Romania il 15 ottobre 2018.

Leggi anche: Cosa accadrebbe se Draghi andasse al Quirinale? I nomi dei 3 possibili Premier

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