Il dragon fruit o pitaya è un frutto esotico dolce e delicato

Il Dragon fruit o pitaya è un frutto esotico dal sapore dolce e delicato, che rimanda al kiwi, fico d'India e pera. Si sposa a ricette sia dolci che salate.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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La pitaya, detta anche dragon fruit, è il frutto di una pianta di cactus chiamata Hilocereus che si coltiva in Sud America e in Vietnam. 

Questo frutto esotico ha diverse varietà che si distinguono per il colore giallo o rosso. La polpa, dal sapore dolce e delicato, può essere sia bianca che rossa ed ha al suo interno piccoli semi neri commestibili. 

La variante più diffusa è la pitaya vietnamita rossa dalla polpa bianca.

Quali sono le proprietà e i benefici del dragon fruit?

dragon fruit_proprietà

Il dragon fruit o frutto del drago contiene un’elevata concentrazione di fibre e di sali minerali, come il fosforo e il calcio. 

La pitaya è ricca di vitamina C, ferro e vitamine del gruppo E. Al suo interno vi si trovano anche considerevoli quantita di licopene e di sostanze antiossidanti, come le phytoalbumine e il betacarotene, utili per combattere i radicali liberi. 

Le proprietà antiossidanti di questo superfood possono aiutare a contrastare patologie come diabete, ipertensione, tumori, malattie a carico dell’apparato urinario e cadiovascolare. 

Ha inoltre proprietà lassative ed è una buona fonte di probiotici, che aiutano a mantenere attiva la flora batterica del nostro intestino.  

Come si mangia la pitaya o dragonfruit?

dragon fruit_come si mangia

La pitaya è simile ad un fico d’india privo di spine. Può essere mangiata fresca assaggiando la polpa con un cucchiaino, dopo averla tagliata a metà. 

La si può gustare sotto forma di macedonia con zucchero o lime. Inoltre è ideale per la preparazione di cocktail e frullati

La polpa è utilizzata per realizzare una gustosa bevanda chiamata agua de pitaya. Fiori e polpa possono essere consumati anche cotti, come se si trattasse di una verdura.  

Pitaya: particolarità e leggende

dragon fruit_fioritura

Una particolarità riguarda i grandi fiori bianchi che sbocciano di notte e durano solo un solo giorno. Per questo la pitaya è anche chiamata queen of the night (regina della notte). 

La fioritura dura una notte e non appena sorge il sole i petali iniziano a seccarsi lasciando intravedere il frutto che andrà a svilupparsi. 

La pianta può fruttificare fino a 6 volte durante l’anno e vive bene in tutte quelle zone in cui vengono coltivati gli agrumi, resistendo fino a 3 gradi sotto lo zero. 

Inoltre attorno al frutto del drago sono nate diverse leggende. Una di questa proviene dalla Cina, dove si narra che veniva considerato come un uovo di drago solidificato dal fuoco e non come un frutto. 

Secondo un’altra leggenda la pitaya era il frutto che i soldati regalavano al’imperatore, dopo aver sconfitto gli avversari in battaglia. Quando i soldati mangiavano il dragon fruit acquisivano forza e coraggio. 

Leggi anche: Mirto: storia, proprietà e ricetta originale del liquore sardo

Dragon fruit, quali ricette possiamo realizzare? 

Il sapore del dragon fruit è unico, come molti dei frutti tropicali. Il suo gusto rimanda ad un mix tra fico d’India, pera e kiwi.

Sono diverse le ricette che possiamo relizzare con questo gustoso frutto, compresi i gelati. Vediamone alcuni: 

  • Sorbetto di pitaya al miele con salsa alla papaya
Dragon fruit_Sorbetto-di-pitaya-al-miele-con-salsa-alla-papaia

Il sorbetto può essere considerato una sorta di gelato, quindi per la sua realizzazione ci servirà una gelatiera, ossia una macchina per fare il gelato. Gli ingredienti sono: 2 pitaye, 100 g di miele, 1 pompelmo rosa, mezzo cocco, 1 carambola, altro frutto esotico, e 40 g di pistacchi pelati. 

Si sbucciano le pitaye e si taglia a dadini la polpa, che andrà frullata con il miele. Poi si pone il frullato nella gelatiera, si avvia e si attende circa 40 minuti. 

Nel frattempo si sbuccia la papaia e il pompelmo, si affetta la carambola, si taglia a lamelle il cocco e si tritano i pistacchi. 

Con il succo di metà pompelmo e altra metà della papaia si realizza una salsa, che si andrà a versare sopra il sorbetto. 

  • Cheesecake al Dragon Fruit
dragonfruit_cheesecake

Per realizzare questa ricetta è necessario utilizzare la pitaya rossa che abbia la polpa rossa, cosi da conferire alla torta il medesimo colore. 

Per la base occorrono 120g di biscotto e 80g di burro fuso. Si frullano i biscotti che si andranno ad unire al burro fuso a fuoco basso. 

Il composto si distende bene su una tortiera e si lascia raffreddare in frigo per circa mezz’ora. 

Per la parte superiore sono necessari questi ingredienti: 2 pitaye, 100gr di latte, 100gr di zucchero, 500gr di crema spalmable, 300 gr di crema di panna, due fogli di gelatina da 5gr e 200ml di acqua. 

Si tagliano i frutti e si lasciano sbollentare. Poi si aggiunge il latte e si mescola finché il composto non risulta cremoso. Separatamente al formaggio si aggiunge lo zucchero, mescolando con la frusta elettrica. Si aggiunge poi la crema di panna e si continua a mescolare per altri 10 minuti. 

A questo punto si può unire la crema di Dragon Fruit al composto appena preparato. Nel frattempo si mettono le gelatine nell’acqua per 10 minuti e poi le si pongono in un pentolino, lasciandole sciogliere al fuoco. 

La gelatina sciolta si aggiunge al composto, che può essere versato nella tortiera, sopra la base precedentemente preparata. La torta va posta in frigo per almeno 4 ore. 

  • Riso carnaroli in chutney (salsa) di mango, pitaya e fico d’India
Dragon fruit_carnaroli-mango-fico-dindia

La ricetta si realizza in tre momenti. Il riso va tostato con scalogno tritato, aggiungendo del brodo poco alla volta e  mescolando fino alla cottura. 

Per il chutney si utilizza solo il mango. Lo si taglia a dadini e lo si salta in padella con un pò d’olio e un peperoncino habanero, che si andrà a togliere a fine cottura. Bisogna far attenzione che il frutto non cuocia molto.

La pitaya e la polpa di fico d’India serviranno per realizzare una crema. A questo due frutti di aggiunge dello yogurt di soia e si amalgama il tutto. 

Il riso una volta cotto si unisce alla crema di pitaya e fico d’India e al chutney di mango. Una volta realizzato il piatto si può decorare con germogli, semi e fiori eduli, ossia commestibili. 

Leggi anche: Cinque frutti esotici da provare subito e coltivare anche in Italia

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