La storia di Dorothy, la madre le sequestra lo smartphone e lei twitta dal frigo

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Una giovanissima fan di Ariana Grande, utente Twitter @thankyounext327, ha recentemente suscitato l’ilarità della rete, riscuotendo larghissimi consensi a livello internazionale. Dorothy, 15 anni, social addicted ma al tempo stesso estremamente fantasiosa, ha ingaggiato una battaglia mediatica contro il divieto della madre a usare strumenti tecnologici. Tutto è iniziato da una punizione, a seguito di un piccolo incidente domestico causato dalla disattenzione della ragazzina, distratta dal cellulare. La madre le ha confiscato il telefono, ma l’adolescente non si è persa d’animo. Dapprima ha manifestato su Twitter la sua disperazione per l’esilio forzato dai social usando il suo Nintendo DS, requisito immediatamente dalla madre. Non dandosi per vinta, Dorothy è ricorsa quindi a twittare dalla Wii U, informando i suoi follower di essere in caccia del cellulare sequestrato. Leggi anche: Social warning: il movimento che porta l’educazione digitale nelle scuole

La rivincita social

Ma anche la console ha raggiunto i device confiscati, sfidando ancora una volta l’ingegno di Dorothy.

Mi ha preso tutti i miei strumenti tecnologici, così mi sono guardata bene intorno.

E proprio esplorando la cucina di casa, ecco l’illuminazione:

Non so se riesca a twittare da qui, sto parlando con il mio frigo, che diamine! Mia madre mi ha confiscato di nuovo tutti i miei apparecchi.

L’indicazione del supporto utilizzato non lascia dubbi: Dorothy twitta dal frigorifero intelligente LG nel tentativo di eludere il divieto della madre. L’esilarante escalation della vicenda ha generato oltre 21.000 retweet, la creazione dell’hashtag #FreeDorothy e la nomination a “icona” da parte di Twitter. Non solo, l’azienda dell’elettrodomestico ha simpaticamente rilanciato l’appello per la liberazione di Dorothy, mentre lei twitta con il The Guardian attraverso l’iPad della cugina. In pochissimo tempo i follower dell’adolescente, divertiti e ammirati da tanta ostinazione, sono schizzati da 500 a oltre 35.000. Dorothy si augura ora di recuperare al più presto tutti i suoi averi per ringraziare al meglio tutti i suoi sostenitori, sperando che la madre non stacchi anche il frigorifero o la connessione wifi. Quella di Dorothy può essere considerata una storia emblematica dell’attaccamento ai social network della cosiddetta generazione Z, dimostrandone anche la dose di genialità e creatività per rimanere connessi con i propri mutuals. Leggi anche: Quelli della generazione z? Hanno la stoffa per innovare e fare impresa   di Enrica Vigliano

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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