Donnexstrada: un’app ti fa compagnia al telefono mentre percorri una strada non sicura

La violenza per strada contro le donne è un fenomeno molto frequente. L'Associazione no profit Donnexstrada ha promosso un progetto sicuro e affidabile rivolto a chiunque percorresse una strada non sicura.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Donnexstrada è un’Associazione no profit, nata nel Marzo del 2021, che si occupa di offrire supporto e assistenza alle donne vittime di violenza di genere.

Rivendica anche il diritto di ogni ragazza a tornare a casa in assoluta sicurezza senza voltarsi continuamente per controllare chi si trova dietro di lei o per evitare di farsi prendere dall’ansia da rientro.

Per garantire la tutela di tutte le donne è nato un servizio che permette di chiamare l’utente Instagram “Violawalkhome” e parlare con un operatore mentre si percorre il tragitto per tornare a casa.

Donnexstrada: il diritto a non avere più paura a tornare a casa da sole

Quante volte è capitato di avere paura nel tornare a casa dopo il lavoro, la palestra o una serata con gli amici. L’obiettivo di ogni donna è quello di rimanere il meno possibile per strada. In una mano vengono strette le chiavi di casa e nell’altra si tiene il cellulare.

A passo veloce ci si dirige alla fermata del bus sperando che il posto vicino al guidatore sia libero, si prosegue velocemente quasi correndo per arrivare il più presto possibile in un luogo sicuro.

Ogni donna deve continuamente scongiurare la possibilità che le capiti qualcosa di brutto. Ecco perché ognuna quando cammina al buio per strada deve seguire regole di sicurezza, ma soprattutto di sopravvivenza.

Dalle testimonianze delle donne e dalle loro esperienze nasce l’Associazione DonnexStrada. La fondatrice, la psicologa Laura De Dilectis ha deciso di organizzare questa forma di tutela dopo aver appreso la notizia della morte di Sarah Everard, rapita, stuprata e uccisa a Londra nel marzo 2021 mentre tornava a casa.

Donnexstrada crea l’app ViolawalkHome

Donnexstrada è nata dall’omonima pagina Instagram che si pone l’obiettivo di non lasciare nessuna ragazza da sola. Per questo motivo le fondatrici hanno pensato di sfruttare la potenza dei canali social per tutelare tutte le donne che rientrano a casa da sole.

Il servizio dall’inizio si è allargato ed è cresciuto molto tanto che è stata sviluppata una nuova pagina social chiamata ViolawalkHome formata da volontari che operano in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna e Uk.

Tra l’altro questa iniziativa è stata promossa in collaborazione con Crime+Investigation che trasmetterà nella giornata contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, la docu-serie #Scrivimiquandoarriviacasa.

La Presidente di Donnexstrada, Ilaria Saliva, ha spiegato all’Espresso il motivo dell’allargamento del servizio:

Ci siamo rese conto che tutte nel mondo hanno lo stesso problema.

Tutte hanno le chiavi in mano, tutte chiamano le amiche quando tornano a casa.

Quindi è nostra responsabilità riuscire ad allargare un servizio che rende le persone più tranquille, sapendo che possono chiamare noi se l’amica non è disponibile.

Come funziona il servizio di Violawalkhome

L’obiettivo della start-up Violawalkhome, utilizzata in diversi paesi europei, è quella di smantellare la violenza di genere attraverso la sensibilizzazione e la rieducazione dei singoli gruppi.

Ogni donna possiede il diritto inalienabile di muoversi da sola e di sentirsi al sicuro in luoghi affollati o deserti.

Il servizio offerto dall’Associazione Donnexstrada permette ad ogni ragazza di prenotare una diretta live sulla pagina Instagram di Violawalkhome e di essere accompagnata, durante tutto il tragitto di rientro a casa, da un operatore telefonico.

La registrazione della chiamata, oltre ad essere un deterrente per l’ipotetico aggressore, può essere anche utilizzata ai fini di un processo come prova legittima di una violenza.

La fondatrice di Donnexstrada, Laura De Dilectis ha infatti dichiarato:

L’idea è nata dalla constatazione che per una donna che sia in pericolo non è funzionale premere 5 volte un tasto del telefono per la chiamata d’emergenza o chiamare le forze dell’ordine, perché se è in corso l’aggressione è difficile poter fare una telefonata.

Leggi anche: Perché nel 2022 ci sono ancora vittime di stupro?

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Melissa Matiddi
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