Covid, zona rossa per Lazio e altre 10 Regioni: cosa si può fare e cosa no

Il Governo ha pubblicato le domande più frequenti sulle restrizioni in vigore da oggi al 6 aprile. Ecco le disposizioni principali per le Regioni in zona rossa.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Dopo essere stato varato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso, oggi entra ufficialmente in vigore il nuovo decreto Covid. Con esso, le Regioni che presenteranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100 mila abitanti entreranno automaticamente in zona rossa.

Tale criterio ha fatto finire nella fascia di restrizioni più dura Lazio, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia e Veneto.

Il Governo, sul sito ufficiale della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha prontamente pubblicato le faq (ovvero le domande più frequenti) sulle restrizioni in vigore da oggi al 6 aprile. Queste le disposizioni principali per le Regioni in zona rossa.

Spostamenti in zona rossa: quali sono quelli concessi

Come si apprende dal sito del Governo, fino al 6 aprile sono consentiti in zona rossa gli spostamenti effettuati esclusivamente per i seguenti motivi:

  • Comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma)
  • il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione

Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono invece vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021. Diverse le disposizioni per 3,4 e 5 aprile: nei giorni di Pasqua e Pasquetta ,nonostante la zona rossa, sono comunque consentiti gli spostamenti verso un’abitazione privata una volta al giorno rimanendo però nel territorio regionale.

Si deve essere sempre in grado di dimostrare mediante modulo di autocertificazione (già in dotazione alle forze di polizia statali e locali) che lo spostamento rientra tra quelli consentiti.

La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo, per esempio, adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro che dimostri la condizione dichiarata.

Zona rossa: per bar e ristoranti consentito solo l’asporto

Da ciò che si apprende dal sito, è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

  • dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni
  • dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È concessa, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Leggi anche: Nuovo decreto, Draghi: “Gli aiuti alle famiglie arriveranno rapidamente”

Scuole e università in zona rossa: si fa tutto in modalità a distanza

zona rossa cosa si può fare da oggi e cosa no

Sospesi in zona rossa i servizi educativi per l’infanzia. Inoltre, le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado (materne, elementari, medie, superiori, istituti tecnici etc.) si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Per quanto riguarda le Università, le attività formative e curriculari si svolgono di norma a distanza. I singoli atenei, in ogni caso, possono individuare le attività didattiche o curriculari che potranno svolgersi in presenza. Resta fermo che tutte le attività eventualmente previste in presenza dovranno svolgersi nel rispetto dei protocolli, specificamente dedicati alle università.

Zona rossa: musei, cinema e teatri chiusi, consentite le funzioni religiose

Si conferma la chiusura di musei, cinema e teatri, salvo la la possibilità di organizzare spettacoli da trasmettere in streaming o di utilizzare gli spazi come ambienti per riprese cinematografiche e audiovisive, nel rispetto delle misure di sicurezza previste per tali attività.

Sono invece consentite le funzioni religiose con la partecipazione di persone, purchè nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

Chiuse palestre, piscine e circoli sportivi, consentita attività fisica all’aperto

Da quello che si apprende dal sito, sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. Vietato anche lo svolgimento di sport di contatto. Rimangono chiusi anche centri e circoli sportivi, pubblici o privati, sia all’aperto che al chiuso.

Consentita attività sportiva individuale all’aperto e le passeggiate, purchè vicino casa e con la mascherina.

Zona rossa: quali negozi rimangono aperti

zona rossa cosa si può fare da oggi e cosa no

In zona rossa restano chiuse tutte le attività commerciali, fatta eccezione per quelle che si occupano di vendita di generi alimentari e di prima necessità, che può invece avvenire sia in piccoli negozi che in grandi supermercati, anche all’interno di centri commerciali, che però restano chiusi nei giorni festivi e pre-festivi.

Chiusi i negozi di parrucchieri, barbieri ed estetisti.

Restano aperte anche diverse attività di commercio al dettaglio: negozi di articoli informatici, di biancheria, di vestiti per bambini, di articoli sportivi, di autoveicoli e motocicli, di fiori, negozi di prodotti per animali, di saponi e detersivi, tabaccherie, benzinai, ferramenta, farmacie, parafarmacie, librerie, edicole, cartolerie, giocattolai, profumerie, erboristerie e ottiche.

Concessa l’apertura anche alle seguenti attività di servizi per la persona:

  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industrali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

Zona rossa e violazioni

La valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei Dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto.

In conclusione, si precisa che le faq del Governo tengono conto solamente delle misure introdotte da disposizioni nazionali. Le Regioni e le Province autonome possono quindi adottare specifiche disposizioni restrittive, di carattere locale.

Leggi anche: Perché se sei vaccinato devi comunque restare a casa? “Nessun vaccino copre al 100%”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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