5 curiosità su L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera

A quali conseguenze ci conducono le nostre scelte? Ecco 5 curiosità sul best seller capolavoro di Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere .

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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L’insostenibile leggerezza dell’essere. Ma come fa la leggerezza dell’essere ad essere insostenibile? Ce lo dicono i 4 protagonisti del libro omonimo scritto nel 1982 e pubblicato per la prima volta in Francia due anni dopo di Milan Kundera, Tomáš, un chirurgo di fama che ha, però, perso il lavoro, Tereza, la sua compagna che è una fotografa, che ama, ma non rinuncia alla relazione che ha con la pittrice Sabina, la quale ha a sua volta un amante, il professore universitario Franz.

Le loro vite si intrecciano in una storia passionale che presenta le varie sfaccettature dell’amore e di quanto sia fondamentale, nella vita, scegliere o anche il suo opposto, non scegliere. A quale conseguenze ci porta amare qualcuno e scegliere di ascoltare o mettere a tacere la voce del cuore?

Il romanzo ci mostra anche quanto sia difficile comprendere se stessi, la propria ragione, e soprattutto i sentimenti che sono capaci di mettere in discussione la nostra vita e chi siamo davvero. Siamo disposti a perdere tutto per qualcuno?

1. Il narratore è lo stesso Milan Kundera

Tutta la vicenda è raccontata dallo stesso autore che tiene saldi i nodi della narrazione che scava nell’Io disordinato e più profondo. Ci riporta cosa provano i personaggi con estrema sottigliezza di particolari, rivela i loro desideri più reconditi, e i loro sentimenti sulla base delle loro azioni e dei loro pensieri che da atto si trasformano in potenza. La storia viene “filtrata” attraverso gli occhi di un narratore esterno che si fa, però, largo spazio tra le spalle e tra le tempie dei suoi protagonisti, sullo sfondo degli eventi e dei tumulti della Primavera di Praga.

2. Dicotomie e contraddizioni: il peso della leggerezza e delle scelte

I 4 protagonisti de L’insostenibile leggerezza dell’essere rappresentano, a loro, volta, degli opposti. A partire dagli stessi Tomáš e Teresa. Tomáš è un neurochirurgo molto stimato che dopo il divorzio non vuole impegnarsi seriamente, mentre la sua nuova compagna, Tereza, reclama un rapporto unico e speciale. La pittrice Sabina, è la controparte di Tomáš, non vuole una relazione esclusiva con l’uomo, mentre Franz, il professore che cade per il suo amore, immagina di trascorrere con lei tutta la sua vita, a costo di lasciare la sua vecchia vita che non gli appartiene più.

La domande che Kundera ci pone è questa: nella dicotomia leggerezza-pesantezza cosa ci conviene scegliere, qual è la strada da percorrere? I personaggi compiono scelte diverse e sta al lettore, quindi, sempre il libero arbitrio. Questa importante contraddizione si riflette anche nel clima politico in cui è ambientato il romanzo, il 1968, in cui bisognava scegliere da che parte stare, non solo in amore.

3. I desideri sono mutevoli, ma l’amore del cane Karenin resta

Un altro personaggio fondamentale nella storia è Karenin, il cane di Tereza che chiama così in onore del libro Anna Karenina. La donna si prende cura del cucciolo, e lui in cambio le dà soltanto amore incondizionato e fedeltà, la accompagna in molti momenti, anche in quelli in cui la storia con Tomáš sembra vacillare. Alla fine, i due protagonisti si trasferiscono in campagna e portano con sé Karenin, che, però, si ammalerà.

4. L’insostenibile leggerezza dell’essere diventa un film nel 1988

La psicologia dei personaggi è stata trasposta anche sul grande schermo, perché da L’insostenibile leggerezza dell’essere è stato liberamente tratto un film omonimo, per la regia di Philip Kaufman nel 1988 che ha ottenuto anche alcune candidature agli Oscar l’anno successivo.

Kundera stesso ritiene che i suoi romanzi, dato il particolare tipo di scrittura e perché potrebbe disperdersi il senso originale della sua opera, non possano diventare pellicole per il cinema. Ma per The Unbearable Lightness of Being ha fatto un’eccezione: anche se non menzionato nei titoli di coda, sembra che il padre del romanzo che sia stato un consulente nella sceneggiatura dell’adattamento, aggiungendo anche alcune scene ad hoc, come quella in cui Tomáš recita una poesia all’orecchio di Teresa.

5. Chi ha ispirato L’insostenibile leggerezza dell’essere?

Antonello Venditti ha inciso una canzone dal titolo “Questa insostenibile leggerezza dell’essere” inclusa nell’album Venditti e segreti del 1986, che fa un chiaro riferimento all’opera. Nel testo viene citato lo stesso Kundera, nelle due strofe “Non ti solleva Milan Kundera, Milan Kundera, Milan Kundera”.

Anche Italo Calvino, nelle sue Lezioni americane, lo cita, perché, nascondendosi dietro un discorso sulla leggerezza, la vera essenza del romanzo è “una constatazione della Ineluttabile Pesantezza del Vivere”:

Il peso del vivere per Kundera sta in ogni forma di costrizione: la fitta rete di
costrizioni pubbliche e private finisce per avvolgere ogni esistenza con nodi sempre più stretti.

Leggi anche: Chi era Milan Kundera, il riservato autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

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