La Canzone della Terra, di cosa tratta il film e perché è evento dell’anno

Approda nelle sale La Canzone della Terra, in occasione dell’Earth Day 2024, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite, che si celebra in tutto il mondo ogni anno, il 22 Aprile. La nostra recensione del film.

Francesco Cannavà
Francesco Cannavà
Nasconde al suo interno una vasta gamma di sfumature e di interessi. Prova a restituire questa affascinante complessità che rende meravigliosa la vita, attraverso i film che realizza per ARTE, Rai, Sky, WDR e gli articoli di cultura e spettacolo per Il Digitale.
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È uscito nelle sale italiane il film “La Canzone della Terra”, Songs of Earth, in occasione dell’Earth Day 2024, la più importante manifestazione ambientale delle Nazioni Unite, che si celebra in tutto il mondo ogni anno, il 22 Aprile, ideata per sviluppare la coscienza ecologica. Una meditazione sul rapporto dell’uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli. Prodotto dai pluripremiati Liv Ullmann e Wim Wenders, diretto da Margreth Olin, candidato per la Norvegia agli Oscar 2024 per il miglior film “non fiction” internazionale:

Il nostro primo amore è stato la Natura. Non dimentichiamo il nostro primo amore.

La Canzone della Terra, di cosa tratta? La storia d’amore e il legame con l’ambiente


La trama si dipana con eleganza e semplicità: la regista, interprete principale, mai inquadrata dalla macchina da presa, di lei sentiamo solo la voce, ritorna dopo 30 anni nella valle di Oldedalen, nella parte occidentale della Norvegia, con l’intento di trascorrere del tempo con gli anziani genitori, esplorare la loro storia d’amore e il luogo nel quale hanno sempre vissuto con profondo rispetto e gratitudine per l’ambiente.

Le generazioni si susseguono, è un processo naturale. Quando non ci saremo più, ricorda i momenti felici che hai condiviso con noi. Ti renderà la vita molto più facile.” Jørgen rivolge alla figlia queste parole, nell’unica scena del film girata in interno, seduti sulle poltrone in salotto, mentre dialogano sul senso della morte, il passare del tempo e l’avvicinarsi dell’inevitabile distacco.

Per il resto il documentario è composto da raffinate e dinamiche sequenze in esterno che mostrano il paesaggio intorno al villaggio dove sorge la loro casa, durante un ciclo completo delle stagioni, intervallate dalle riprese delle passeggiate dell’uomo in mezzo alla natura, accompagnate dalle sue considerazioni in voice over sull’importanza di restare in ascolto del canto della Terra.


Immagini che diventano suoni e il messaggio universale

LA CANZONE DELLA TERRA

Le note appartengono a una sinfonia interpretata dalle forme dei ghiacciai in inverno, dai movimenti delle fronde degli alberi generati dal vento, dalle cascate che si ritirano a causa del cambiamento climatico, dai corpi degli animali alla ricerca di cibo e dei primi raggi di sole in primavera. Una danza perpetua che chiede agli esseri umani di esserne i custodi.

Un messaggio universale rappresentato da un simbolo locale della valle di Oldedalen: un abete piantato 130 anni prima da un antenato della regista. Posizionato in un punto che tutti gli abitanti di quel luogo possono osservare dalla propria casa a memoria della responsabilità dell’uomo sulla natura e del senso circolare della vita. “Mi hanno dato il meglio di tutto ciò che conoscevano”, ricorda Jørgen parlando dei suoi genitori.

La Canzone della Terra, la scelta del titolo e perché il film è un evento?

Il titolo originale del film, nella lingua della regista, il norvegese, è “Fedrelandet” che significa “patria”. È evidente la necessità dell’autrice di affermare che di patria ne esiste solo una, è la madre Terra. E coloro che su questa Terra ci hanno portato sono i nostri genitori, la nostra origine. Il film è stato scelto da Earth Day Italia come evento cinematografico dell’anno. Dal 18 al 21 aprile sono organizzati in tutto il mondo dalle organizzazioni della società civile e delle istituzioni numerosi eventi, tutti gratuiti, per vivere il piacere della natura, dello sport, della musica e della vita all’aria aperta. Sul sito www.earthday.it il programma completo delle iniziative nel nostro Paese.

Tre eventi importantissimi si svolgeranno a Torino e Roma:

  • il “G7 clima, Energia e Ambiente”, previsto dal 28 al 30 aprile
  • Pace e Ambiente”: da Gerusalemme a Torino, un dialogo interculturale e interreligioso con il coinvolgimento di leader religiosi e culturali da diverse aree del Pianeta insieme per indicare lo sviluppo sostenibile quale strada maestra per la costruzione di una pace solida e duratura
  • Stati Generali dell’Ambiente per Giovani”, i giovani universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori di Roma e Torino, insieme a una rappresentanza di loro coetanei dei 7 paesi del G7, parteciperanno a tavoli tematici per la stesura di un testo che sarà portato all’attenzione dei 7 Ministri dell’Ambiente impegnati per il G7.

Leggi anche: Tatami – Una donna in lotta per la libertà, di cosa tratta il film e perché è così attuale

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