Chi era Milan Kundera, il riservato autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

Si è spento oggi a 94 anni Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese celebre per aver scritto il best seller internazionale "L'insostenibile leggerezza dell'essere”.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Si è spento oggi a 94 anni Milan Kundera, scrittore ceco naturalizzato francese celebre per aver scritto il best seller internazionale “L’insostenibile leggerezza dell’essere” nel 1982.

L’autore si è spento a Parigi e l’annuncio della scomparsa è stato dato dalla televisione ceca questa mattina. Famoso in tutto il mondo per le sue opere tradotte in una quarantina di lingue, Kundera era uno scrittore assai riservato, dalle rarissime apparizioni pubbliche e non amava affatto le interviste.

Milan Kundera, l’arrivo in Francia e la restituzione della cittadinanza ceca

Milan Kundera è conosciuto internazionalmente grazie al romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1984, pubblicato in italiano da Adelphi, come tutti i suoi libri), un titolo impresso nella memoria collettiva degli anni ’80, considerato un vero e proprio capolavoro della letteratura contemporanea.

Kundera emigrò in Francia nel 1975 con la moglie Vera Hrabanková (rimastagli accanto fino alla fine) dopo essere stato espulso dal regime comunista. Nel 1979, dopo la pubblicazione de “Il libro del riso e dell’oblio”, gli fu tolta la cittadinanza cecoslovacca.

Nel 1981, grazie al presidente François Mitterrand, ottenne la cittadinanza francese. Motivo per cui, circa un decennio più tardi, comincerà a scrivere nella lingua della nazione adottiva. Finché, qualche tempo fa, in occasione dei suoi 90 anni, il governo di Praga ha restituito la cittadinanza ceca al grande scrittore.

Milan Kundera, le opere e l’Insostenibile leggerezza dell’essere

Milan Kundera ha “scontato” con importanti conseguenze i temi trattati nei suoi romanzi, spesso relativi all’attualità politico-sociale del suo Paese. Temi che poi ha sapientemente inserito in una più vasta riflessione sulla condizione dell’uomo moderno.

Importanti ed influenti anche le considerazioni sul romanzo europeo contenute ne “L’arte del romanzo”, opera del 1986. Dalle sue opere sono stati tratti soggetti e sceneggiature, fra i quali “Lo scherzo” (1969) e soprattutto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1988), fim diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis (Tomáš) e Juliette Binoche (Tereza), dove si fondono storia, autobiografia e intrecci sentimentali.

Ambientata nel 1968 a Praga, la storia racconta la vita e le vicende di un “quartetto” di artisti e intellettuali cecoslovacchi durante la “Primavera di Praga”, interrotta dall’invasione sovietica con il proposito di “correggere fraternamente il deviazionismo” dalla buona strada socialista che aveva contagiato l’intera nazione.

“Lo scherzo”, il primo romanzo di Milan Kundera

Ma a dare fama internazionale a Milan Kundera è stato pure il suo primo romanzo, “Lo scherzo”, pubblicato nel 1967. L’opera, che si svolge in Cecoslovacchia negli anni dal secondo dopoguerra al periodo immediatamente precedente la Primavera di Praga, racconta la vita dello studente Ludvik Jahn.

Quest’ultimo, all’inizio degli anni ’50, per scherzo, invia una cartolina ad una studentessa dalla quale è attratto, con le seguenti frasi: L’ottimismo è l’oppio dei popoli! Lo spirito sano puzza di imbecillità! Viva Trockij!. Da quel momento, proprio a causa di questo scherzo, la vita di Ludvìk cambia radicalmente.

Milan Kundera: “La vita che non si può difendere dallo sguardo altrui è l’inferno”

In una delle rare occasioni in cui Milan Kundera aveva accettato di parlare e di essere intervistato, aveva spiegato in merito alla costruzione dei suoi personaggi e alla sua visione politica:

Nessun personaggio è un autoritratto, nessun carattere un ritratto di persone viventi. Non mi piacciono le autobiografie camuffate, odio le indiscrezioni da scrittore: peccato capitale.

Chiunque riveli qualcosa di intimo di vite altrui merita la frusta. Viviamo un’epoca dove la vita privata sta per essere tutta distrutta, la polizia la distrugge negli stati comunisti, i giornalisti la minacciano nelle libere democrazie, e poco a poco la gente sta perdendo il gusto per la sua vita privata, il senso che questa vita privata possiede.

La vita che non si può difendere dallo sguardo altrui è l’inferno. Lo conoscono quelli che hanno vissuto nello stato totalitario, ma quello è un sistema che porta fuori, come una lente caleidoscopica, le tendenze di ogni società moderna: natura devastata, declino di pensiero e arte, burocrati che imperversano e spersonalizzano, mancanza di rispetto davanti alla vita personale. Senza segreto, niente è possibile – né amore né amicizia.

Leggi anche: Perché la Venere degli stracci di Pistoletto è stata incendiata?

spot_img

Correlati

Slam Poetry, cos’è, come funziona e perché è amata dai giovani?

Oggi parliamo di Slam Poetry. “Che cos’è la poesia?”, domandava il professor Keating, interpretato...

Chi è Edoardo Prati, l’influencer culturale che conquista il mondo dei social con la letteratura

Edoardo Prati, classe 2004, è il giovanissimo studente di lettere classiche all'università di Bologna...

La Canzone della Terra, di cosa tratta il film e perché è evento dell’anno

È uscito nelle sale italiane il film “La Canzone della Terra”, Songs of Earth,...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img