Cristina Rosi ha 24 anni e due anni fa ha dato alla luce sua figlia in coma. Un arresto cardiaco il 30 luglio 2020, alla 30esima settimana di gravidanza, ha causato conseguenze gravi sia a lei e sia alla piccola: la donna è finita in coma mentre la figlia è nata con un parto cesareo urgente.
Cristina è rimasta in coma per 11 mesi ed è stata trasferita in un centro di Innsbruck, un’eccellenza europea della riabilitazione neurologica, dove è avvenuto il risveglio. Ora la leonessa, come la definisce il marito per via del suo spirito tenace e combattivo, è finalmente tornata nella sua casa ad Alberoro.
Cristina Rosi: indagati 4 medici
Per il caso di Cristina Rosi e della piccola Caterina sono indagati 4 medici, un ginecologo dell’ospedale di Arezzo e tre medici di quello fiorentino di Careggi, con l’accusa di lesioni personali gravissime.
Secondo i risultati dei periti la donna avrebbe dovuto partorire prima a causa delle gravi patologie cardiache di cui soffriva. In base a questa perizia il pm Marco Dioni ipotizza che il parto sarebbe dovuto essere organizzato in sicurezza.
Cristina Rosi e l’appoggio incondizionato del marito
Accanto alla donna c’è sempre stato il marito Gabriele Succi, 43 anni, che insieme ai familiari ha istituito una raccolta fondi, tuttora ancora attiva, per aiutare Cristina e la piccola, le quali soffrono entrambe di gravi insufficienze e necessitano di adeguare gli spazi alle loro necessità.
Gabriele era riuscito a far incontrare mamma e figlia a maggio ma ora che Cristina è tornata a casa definitivamente possono essere finalmente una famiglia. A fare il tifo per lei anche Gianna Nannini che nei mesi scorsi aveva inviato un video alla donna per il suo risveglio dal coma.
La raccolta fondi prosegue per acquistare un’altra casa
Gabriele Succi ha reso noti anche i motivi per cui la raccolti fondi per Cristina Rosi, sul sito Gofoundme, prosegue ancora. Ecco cosa ha detto a Repubblica:
Gli spazi sono troppo stretti quindi sto cercando un’altra sistemazione. Nel frattempo sto dormendo in una casa in affitto a un chilometro da casa mia. Mia moglie e mia figlia sono seguite da quattro operatrici a domicilio e in quella casa non riusciamo a starci tutti.
Un ragazzo sopra casa mia vuole vendere il suo appartamento e vorrei comprarlo io però ho già un mutuo sulle spalle quindi ho dovuto riaprire la raccolta fondi. Anche se purtroppo non riusciremmo a stare nella stessa casa, in questo modo sarei sempre li vicino a loro. Cristina avrebbe per se casa nostra e la bimba verrebbe ad abitare con me in quella di sopra.
Quali sono oggi le condizioni di Cristina Rosi
Il marito ha spiegato quali sono oggi le condizioni della moglie e come il ritorno a casa sia sicuramente un elemento positivo nel suo processo di ripresa:
I medici sono stati chiari, la sua situazione è stazionaria ma può trovare stimoli e avere margini di miglioramento qui con noi. Ha bisogno di stare con le persone che ama e che la amano.
Certo la situazione non è semplice e sia lei che Caterina hanno bisogno di assistenza continua: ma io sono qui al loro fianco e continuerò a lottare.
Leggi anche: Mamma a 58 anni, il primario: “La bimba sta bene, ma non è stato un percorso facile”
