Covid-19, la scommessa degli esperti: vaccino a novembre

A breve l'arma per sconfiggere il Coronavirus sarà tra noi: il vaccino anti-Covid potrebbe essere disponibile già da novembre. Parola di esperti.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Con quasi 30 milioni di casi confermati in tutto il mondo, quella del Coronavirus continua ad essere la più grande pandemia della storia recente. Lo spettro di un nuovo lockdown si fa sempre più vicino, con l’autunno ormai alle porte e previsioni non proprio rosee. Alcuni esperti, però, si dicono più ottimisti e assicurano sulla possibilità di un vaccino a novembre.

Tra i sostenitori di questa tesi, l’immunologo americano Anthony Fauci, che durante una recente tavola rotonda virtuale al Congressional Hispanic Caucus Institute si è detto pronto a scommettere su un vaccino efficace per novembre o dicembre, tuttavia lascia aperta la possibilità anche per ottobre. Secondo il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, le probabilità dipendono dal numero di infezioni che si verificano durante la sperimentazione.

Per dire se un vaccino è efficace, i ricercatori devono rilevare 150 infezioni nell’area di sperimentazione, al momento la sperimentazione è a due terzi del numero totale delle persone a cui si intende somministrare dosi.

Fauci non esclude che i risultati possano arrivare prima e ha spiegato che i ricercatori sperimentano i vaccini somministrando dosi ad alcune persone e placebo ad altre poi aspettano di vedere se coloro ai quali è stata somministrata una dose reale sviluppano meno casi e sintomatologie meno gravi.

Di Lorenzo, Irbm: “vaccino entro la fine di novembre”

Messaggi incoraggianti anche da Piero Di Lorenzo, presidente della Irbm di Pomezia, la società che in collaborazione con il Jenner Institute dell’università di Oxford, sta mettendo a punto il tanto atteso vaccino anti Covid. Queste le parole rilasciate all’Ansa:

I primi 2-3 milioni di dosi del vaccino anti Covid Oxford-Irbm-AstraZeneca dovrebbero arrivare all’Italia entro la fine di novembre se la sperimentazione in corso procederà positivamente, dopo la sospensione temporanea a causa di una reazione sospetta su un volontario poi dimostratasi non legata al candidato vaccino.

Per quanto riguarda la sperimentazione, Di Lorenzo rassicura che tutto proseguirà come previsto:

Sarà rispettata la tempistica già annunciata dallo stesso ministro della Salute Roberto Speranza.

Anche il ministro degli esteri Di Maio, mostra segni di incoraggiamento:

Stiamo lavorando a un grande accordo europeo per il vaccino anti Covid, la cui sperimentazione sta andando avanti 

Queste le parole del ministro durante un intervento con la candidata alla presidenza alle regionali Valeria Ciarambino a Benevento.

Locatelli prudente: “vaccino a novembre? Dobbiamo aspettare”

A frenare i facili entusiasmi ci pensa il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli. Alla domanda sulla disponibilità del vaccino già da novembre, risponde così ai microfoni di SkyTg24:

Mi pare che anche le affermazioni fatte sui media dicono che dobbiamo ancora aspettare i dati che arriveranno dalle prossime analisi dei test effettuati, prima di poterci sbilanciare in questa direzione. 

L’esperto, inoltre, avverte:

Più che fare scommesse sui tempi, vorrei sottolineare ancora una volta che certo, la rapidità è un aspetto decisamente importante in una situazione come questa, ma ancora più importanti sono la sicurezza d’uso e l’efficacia. Quindi, più che arrivare velocemente è importante arrivare molto bene.

Cina, vaccino pronto tra novembre e dicembre

Anche se in Italia si oscilla tra ottimismo e prudenza, in Cina sembrano non avere dubbi. Secondo Wu Guizhen, un’esperta del Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie, le prime dosi di vaccino anti Covid-19 potrebbero essere già pronte “a novembre o dicembre”.

Secondo quanto riportato dal Global Times, in Cina sarebbero già cinque i vaccini attualmente nella fase tre della sperimentazione e il percorso starebbe andando avanti “senza intoppi”. La dottoressa Wu Guizhen racconta anche di essere tra i volontari che si sono sottoposti al vaccino: 

Ad aprile mi sono sottoposta al vaccino come volontaria. Mi sento bene.

Usa, Redfield contro Trump: “la mascherina è più efficace del vaccino”

Intanto negli Usa continuano le polemiche. Durante un incontro con alcuni elettori della Pennsylvania, il presidente Trump ha affermato che il Coronavirus prima o poi “sparirà”, anche senza vaccino, grazie allo sviluppo di una “mentalità di gregge” – probabile lapsus per “immunità di gregge” – che richiederà però il contagio di almeno il 70% della popolazione. Il presidente Usa si spinge oltre affermando anche che la distribuzione dei vaccini inizierà “forse già a metà ottobre”.

Alle audaci affermazioni di Trump, Robert Redfield, direttore del Centers for Disease Control and Prevention, replica che sì potrebbero essere pronti dei vaccini entro la fine dell’anno, ma che non saranno in numero sufficiente per soddisfare i bisogni di tutta la popolazione. Il direttore attacca Trump anche sulla questione delle mascherine:  

Abbiamo prove scientifiche sul fatto che funzionano, potrei spingermi persino a dire che la mascherina mi offre una garanzia maggiore contro il Covid del vaccino, perché l’immunogenecità è al 70% e io potrei non avere una risposta immune, in questo caso il vaccino non mi proteggerebbe, mentre la mascherina sì.

Continua Redfield nel suo intervento al Senato:

Queste mascherine sono il più importante, potente mezzo di sanità pubblica che abbiamo e io continuerò ad esortare gli americani ad adottarle: se lo facciamo per sei, otto, dieci, dodici settimane metteremo la pandemia sotto controllo.

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