Coronavirus, tutti liberi dopo il 13 aprile?

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Il popolo italiano, unito nella resistenza al coronavirus, è speranzoso. Dappertutto si leggono news, messaggi, post pervasi dalla sensazione che presto saremo liberi dalla quarantena, che torneremo lentamente a condurre le nostre vite in maniera normale. Purtroppo le cose sono leggermente diverse da così. Il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha detto:

Nulla di più sbagliato che immaginare un imminente liberi tutti.

Il post quarantena esigerà cautela

È quindi sbagliato pensare che in così poco tempo i dati sui nuovi contagi e sui decessi causati dal coronavirus possano improvvisamente arrivare a un numero talmente basso da dare il via libera alla vita di tutti i giorni. Anche se i numeri cominciano a parlare di una prospettiva migliore: grazie allo sforzo di tutti, le morti sono in calo e i nuovi casi sono in diminuzione. Ancora non possiamo dirlo con certezza ma sembra si stia parlando di una data ipotetica di ripartenza, certamente con molta cautela e in maniera graduale, che costringerà ancora nelle proprie abitazioni per qualche settimana. Come ha ricordato Conte nella conferenza del 1°aprile, in cui prorogava le misure restrittive fino a dopo Pasqua:

Non vi posso dire il 14 aprile, non siamo nelle condizione di dirlo. Ma quando sarà possibile si entrerà nella fase due, quella di convivenza con il virus, di allentamento delle misure per poi arrivare alla fase tre, l’uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio della nostra vita sociale ed economica.

Leggi anche: La Pasqua la passiamo in casa ma ci sarà una nuova primavera

Fase 2: riaperture graduali e divieti di assembramento

Per evitare il rischio di ritrovarsi nuovamente in una situazione di emergenza nei prossimi mesi, si procederà per gradi. Con buone probabilità già dalla metà del mese di aprile alcune imprese commerciali potranno avere il permesso di riprendere a lavorare. Ma per la libertà dei cittadini bisognerà aspettare ancora del tempo, il 4 maggio 2020 potrebbe essere la nostra “due date”. Una volta liberi dalla quarantena rimarrà comunque attivo il divieto di assembramento per un periodo più o meno lungo ancora da definire. Dovremo quindi continuare a seguire le regole della distanza tra le persone e a indossare mascherine e guanti nei luoghi pubblici. Per il momento ci accontenteremo di una “Pasqua con i tuoi”, sperando di poter festeggiare a dicembre di quest’anno un alternativo “Natale con chi vuoi”. Leggi anche: Coronavirus, riapertura il 4 maggio utopia o realtà? di Chiara Contrini

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