Conte: “Differenziare le misure per il bene di tutti e tenere duro”. Ecco le regioni divise in tre aree

Da venerdì coprifuoco nazionale e nuovo dpcm con l'Italia divisa in tre aree, gialla, arancione e rossa. Il Premier Conte ha illustrato le diverse misure restrittive.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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Slitta a venerdì il nuovo Dpcm, coprifuoco compreso. Cambia il colore delle regioni meno a rischio, da verde passano al giallo. Ma quali regioni sono più a rischio e quali meno? Perché così tanta confusione e smarrimento, in un momento in cui l’Italia ha bisogno più che mai di certezze e di rassicurazioni? Ecco che Conte fa il punto in diretta:

Dobbiamo intervenire per rallentare la circolazione del virus in attesa di soluzioni alternative.

“Se introducessimo misure uniche al livello nazionale, faremmo peggio” , spiega il Premier Conte. Ecco perché sono state istituite tre aree, gialla, arancione e rossa ciascuna con le sue misure restrittive per non danneggiare nessuno.

Leggi anche: Firmato nuovo Dpcm, coprifuoco nazionale dalle 22 e Italia divisa in tre fasce

Ecco le regioni dell’area rossa

Ecco le tre aree gialla, arancione e rossa in cui è divisa l’Italia per far fronte all’aumento dei contagi da Covid.

La fascia del Paese con l’area rossa è quella più colpita dal Covid, sono le regioni più in difficoltà e che hanno bisogno di misure particolarmente restrittive per piegare la curva dei contagi. Le regioni dell’area rossa sono Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria. Sono praticamente in lockdown almeno per due settimane. Ecco cosa è vietato nell’area rossa:

  • Ogni spostamento in entrata, in uscita e all’interno del territorio, tranne gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità (motivi di salute o per accompagnare i figli a scuola)
  • Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie
  • Sospesa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto
  • Sono sospese le attività sportive anche svolte nei centri sportivi all’aperto
  • Si può svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
  • Scuole aperte e attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media

Ecco le regioni dell’area arancione

Le regioni dell’area arancione sono Puglia e Sicilia. Una fascia intermedia da tenere d’occhio, ma con misure meno restrittive di un lockdown. Cosa si può o non si può fare nell’aera arancione:

  • Il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute o di studio
  • Il divieto di ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, salvo che per comprovate esigenze
  • La sospensione della attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Solo per i ristoranti resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto

Ecco le regioni dell’area gialla

L’area gialla rappresenta gran parte del Paese, dove la pandemia corre ma la situazione sanitaria e relativa ai contagi è complessivamente ancora gestibile. Tra le regioni gialle ci sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Cosa si può fare nell’area gialla:

  • Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze
  • Per tutto l’arco della giornata è fortemente raccomandato non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici (con capienza massima al 50%) in base anche alle ordinanze regionali) o privati
  • Chiusi mostre e musei
  • Per le scuole superiori, didattica a distanza al 100% salvo attività laboratori in presenza
  • Attività in presenza per scuole elementari e medie ma con uso obbligatorio delle mascherine
  • Sospesi i concorsi, consentiti solo quelli per personale sanitario
  • Nelle giornate festive e prefestive (quindi anche nel weekend) saranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita, a eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole

Leggi anche: Conte alla Camera anticipa il nuovo Dpcm: “Coprifuoco nazionale e chiusura centri commerciali”

Conte, coprifuoco nazionale e decreto ristori bis

Da venerdì 6 novembre entra in vigore il nuovo Dpcm e scatta anche il coprifuoco nazionale dalle 22 fino alle 5 del mattino. Secondo il Premier Conte non ci sono soluzioni alternative:

Per raffreddare la curva del contagio dobbiamo affrontare queste restrizioni. Comprendiamo il disagio e la frustrazione, ma dobbiamo tenere duro. Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge. Potremmo chiamarlo Decreto Ristori Bis.

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