Prove di pace in Europa, ma l’Ucraina si prepara al conflitto con la Russia

L'Ucraina ha annunciato un piano per potenziare l'esercito, gli Stati Uniti continuano a chiedere una riduzione dell'escalation russa.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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L’Ucraina si sta preparando al conflitto con la Russia. Il presidente dell’Ucraina ha firmato ieri un decreto per potenziare le sue forze armate di 100.000 soldati in tre anni, mentre i leader europei si sono schierati per sostenerlo in una situazione di stallo con la Russia, mentre gli Stati Uniti hanno chiesto un’immediata riduzione dell’escalation russa.

Mentre si prova ad arginare la crisi il governo ucraino si prepara al conflitto con la Russia

Mentre si prova ad arginare la crisi il governo ucraino si prepara al conflitto con la Russia

Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha esortato i legislatori a mantenere la calma ed evitare il panico, dicendo di aver ordinato l’aumento “non perché presto avremo una guerra ma affinché presto e in futuro ci sia la pace in Ucraina”.

La Russia da mesi ha ammassato più di 100.000 soldati vicino ai confini dell’Ucraina. Nega i piani per invadere, ma afferma che potrebbe intraprendere un’azione militare non specificata se le richieste non venissero soddisfatte, incluso il divieto all’Ucraina di aderire alla NATO. Gli Stati Uniti e i loro alleati affermano che qualsiasi invasione scatenerebbe pesanti sanzioni.

Parlando al telefono con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito la disponibilità di Washington a continuare il dialogo, ma ha chiesto “un’immediata riduzione dell’escalation russa e il ritiro di truppe ed equipaggiamenti dai confini dell’Ucraina”, ha affermato il Dipartimento di Stato.

Le forze armate ucraine sono circa 250.000, rispetto alla forza complessiva della Russia di circa 900.000. In un eventuale conflitto con la Russia l’Ucraina non potrebbe fare a meno dell’intervento degli alleati

Le truppe russe hanno tenuto esercitazioni in Bielorussia e in una regione separatista della Moldavia, rendendo potenzialmente possibile attaccare da più direzioni. 

Durante una visita a Kiev, il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha affermato che Varsavia aiuterà l’Ucraina con forniture di gas e armi, nonché aiuti umanitari ed economici, anche la Polonia è preoccupata di un eventuale conflitto con la Russia:

“Vivendo vicino a un Paese come la Russia, abbiamo la sensazione di vivere ai piedi di un vulcano”, ha detto Morawiecki, promettendo all’Ucraina munizioni di artiglieria, mortai, sistemi portatili di difesa aerea e droni di sorveglianza.

Ieri il primo ministro britannico Boris Johnson ha visitato Kiev in una dimostrazione di sostegno occidentale in un eventuale conflitto con la Russia, intesa a convincere il presidente russo Vladimir Putin che avrebbe pagato un prezzo alto per qualsiasi aggressione:

Esortiamo la Russia a fare un passo indietro e ad impegnarsi in un dialogo per trovare una soluzione diplomatica ed evitare ulteriori spargimenti di sangue – ha affermato Johnson in un commento rilasciato prima del suo arrivo.

Alcuni paesi hanno rimosso il personale non essenziale dell’ambasciata da Kiev e Washington martedì ha sconsigliato di viaggiare in Bielorussia a causa di “un aumento dell’attività militare russa insolita e preoccupante vicino al confine con l’Ucraina”.

La scorsa settimana l’Occidente ha formalmente respinto le richieste russe di impedire all’Ucraina di entrare a far parte della NATO e di ritirare le forze della NATO dall’Europa orientale. I paesi occidentali affermano di essere ancora disposti a parlare di misure di controllo degli armamenti e di rafforzamento della fiducia.

La Russia non ha ancora segnalato la sua prossima mossa, e il Cremlino ha ribadito che Putin risponderà “quando lo riterrà necessario“.

Putin ha detto la scorsa settimana che gli Stati Uniti e la NATO non hanno affrontato le principali richieste di sicurezza di Mosca, ma la Russia è pronta a continuare a parlare.

Putin ha parlato al telefono con il primo ministro italiano Mario Draghi, il cui ufficio ha affermato che i due leader concordano sulla necessità di trovare una soluzione “sostenibile e duratura” alla crisi e di ricostruire un “clima di fiducia reciproca”, un conflitto con la Russia causerebbe una crisi planetaria senza precedenti.

Draghi ha sottolineato l’importanza di ridurre le tensioni in Ucraina “alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un’ulteriore escalation della crisi”, ha affermato il suo ufficio.

Un conflitto con la Russia preoccupa per le eventuali sanzioni energetiche

La dipendenza dell’Europa dalle forniture energetiche russe indebolisce la mano dell’Occidente nel rispondere a qualsiasi invasione con sanzioni. 

Nelle ultime settimane, Washington ha chiesto ai principali produttori di gas di studiare la possibilità di fornire energia extra all’Europa in caso di interruzione dei flussi russi. Il ministro dell’Energia di uno dei più grandi fornitori di gas al mondo, il Qatar, ha dichiarato martedì che non sarà in grado di sostituire unilateralmente il fabbisogno energetico dell’Europa.

Mosca afferma che l’aggiunta da parte della NATO di 14 nuovi membri nell’Europa orientale dopo la Guerra Fredda rappresenta una minaccia per la Russia e che la NATO sta violando un principio internazionale concordato secondo cui i paesi non dovrebbero rafforzare la propria sicurezza a spese degli altri. Resta ancora molto alta la possibilità di un conflitto con la Russia.

Leggi anche: Crisi in Ucraina: la Russia apre ai colloqui con gli Stati Uniti ma non filtra ottimismo

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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