Crisi in Ucraina: la Russia apre ai colloqui con gli Stati Uniti ma non filtra ottimismo

La Russia rimane disponibile ma non ottimista sui colloqui riguardo l'Ucraina, Mosca resta scontenta sul rifiuto della richiesta di veto sulla potenziale adesione dell'Ucraina alla Nato

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img

Crisi in Ucraina, a che punto siamo? La Russia ha affermato di essere disposta a continuare i colloqui con gli Stati Uniti sulla sicurezza europea, ma non è ottimista sulle loro prospettive dopo che gli alleati di Washington e Nato hanno nuovamente rifiutato una parte fondamentale del nuovo ordine proposto dalla Russia per la sicurezza post-guerra fredda, l’annessione dell’Ucraina tra i paesi della NATO.

Crisi in Ucraina: la Russia fa muro sull’annessione dell’Ucraina nel blocco NATO

Crisi in Ucraina: la Russia fa muro sull'annessione dell'Ucraina nel blocco NATO

La tensione è aumentata nelle ultime settimane quando la Russia ha ammassato più di 100.000 soldati e armi pesanti al confine con l’Ucraina, facendo temere un’invasione.

Ieri il portavoce principale di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha affermato che “non ci sono molte ragioni per essere ottimisti” dopo che gli Stati Uniti e la Nato hanno respinto le richieste di Mosca di un veto sulla potenziale adesione dell’Ucraina alla NATO in una risposta coordinata tra gli alleati del blocco occidentale.

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato invece che la principale preoccupazione di Mosca (la possibilità che l’Ucraina aderisca alla Nato) non è stata affrontata in alcun modo, ma c’è speranza “per l’inizio di una seria conversazione su questioni secondarie”.

Uno dei portavoce di Lavrov, Alexei Zaitsev, sembrava aver escluso una guerra in seguito allo scoppio della crisi in Ucraina in commenti che hanno portato a un balzo del valore del rublo russo, poiché gli investitori hanno acquisito fiducia che il conflitto potesse essere evitato:

Abbiamo già più volte affermato che il nostro Paese non intende attaccare nessuno. Consideriamo inaccettabile anche il pensiero di una guerra con il nostro popolo.

L’attenzione sulla crisi in Ucraina a questo punto torna di nuovo su Putin, che deve ancora esprimere la sua risposta e viene informato sul documento.

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskiy, ha espresso un giudizio positivo sulle ultime mosse diplomatiche, sottolineando che i suoi diplomatici avrebbero incontrato le controparti di Russia, Germania e Francia tra due settimane a Berlino. I diplomatici dei quattro paesi si sono incontrati mercoledì a Parigi e hanno deciso di continuare a parlare.

Durante una visita a Copenaghen, nel tentativo di raccogliere il sostegno della Danimarca sulla crisi in Ucraina, membro della Nato, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha dato la sua approvazione alla risposta degli Stati Uniti alla Russia

Kuleba ha sottolineato la necessità del suo paese di difese più forti e una posizione unificata dell’ovest sulle sanzioni economiche:

Questa crisi in Ucraina è un momento di verità, ed è per questo che parliamo di armi. Per questo si parla di sanzioni economiche. Per questo parliamo della posizione consolidata di tutti noi, in modo che il presidente Putin veda che non ci sono anelli deboli nella nostra catena difensiva.

La pressione sulla Russia è cresciuta dopo che il ministro degli esteri tedesco, Annalena Baerbock, ha dato una forte indicazione che il gasdotto Nord Steam 2 sarebbe stato parte del pacchetto di sanzioni se Mosca avesse ordinato un’invasione

La sua dichiarazione è arrivata subito dopo che il dipartimento di stato americano aveva affermato che l’oleodotto non sarebbe andato avanti se la Russia avesse invaso l’Ucraina . Il gasdotto che collega Russia e Germania è stato completato lo scorso settembre ma l’approvazione normativa è ancora in attesa.

Baerbock ha riaffermato che la Germania non avrebbe revocato il divieto di esportazione di armi, nonostante le pressioni degli alleati.

La Germania circa la crisi in Ucraina ha affrontato le critiche del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, che ha commentato l’offerta di Berlino di inviare 5.000 elmetti militari come uno scherzo.

La Turchia (membro della NATO) si è offerta di mediare tra occidente e Russia, mentre Mosca ha fatto sapere che la data del viaggio di Putin ad Ankara sarà decisa solo dopo il suo ritorno dalle Olimpiadi invernali di Pechino, che si inaugurano il 4 febbraio.

Erdogan continua a dire che Ankara non vuole vedere le tensioni trasformarsi in un conflitto e che resta aperto il dialogo con entrambi i Paesi, ma nello stesso tempo ha ribadito che non riconoscerà mai l’annessione russa della Crimea, definendo “alcune delle richieste” di Mosca “inaccettabili”.

Leggi anche: Crisi in Ucraina, a un passo dal conflitto: il presidente americano Joe Biden allerta i leader europei

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
spot_img