Con il Covid boom di trattamenti di medicina estetica: vedersi belle oltre la mascherina

Il settore della medicina estetica vede una crescita esponenziale nella richiesta dei trattamenti da parte delle donne: su queste richieste inciderebbero smartworking e videocall. È il parere di Gianluca Profili, fondatore del noto brand Clinic Medical Beauty, leader nel settore della Medicina e Chirurgia estetica in Italia.

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ROMA – Nel settore della chirurgia estetica “abbiamo assistito a un incremento importante di pazienti che appartengono alla categoria dei dipendenti, una impennata di soggetti con uno stipendio fisso, dipendenti pubblici. Pochi invece gli appartenenti alle categorie dei lavoratori del commercio e alcuni liberi professionisti, che hanno perso economicamente di più in questa pandemia”. Lo afferma in questa intervista Gianluca Profili, fondatore di Clinic Medical Beauty.

Fare una videocall durante lo smartworking è come stare davanti allo specchio

medicina estetica

Cosa è successo alla medicina e alla chirurgia estetica, che non sono la stessa cosa, in questi mesi pandemici?

La chirurgia estetica, diversa dalla medicina estetica, è letteralmente esplosa. Per le persone stare ore e ore davanti alla webcam del pc, per lavorare in smart-working, è stato come passare tutto quel tempo davanti allo specchio. Sono emersi i difetti e l’autovalutazione si è fatta sempre più severa: ho dovuto dissuadere diversi pazienti dal fare interventi che non erano necessari, che si evidenziavano esclusivamente con alcune brutte inquadrature e con luci inappropriate, ma che non esistevano nella realtà. Inoltre, per coloro che si sono rivolti alla chirurgia estetica, presentando obiettivamente l’inestetismo da voler correggere, è stato come se avessero necessità di ritrovare positività e benessere in un intervento chirurgico in grado di restituire un’immagine diversa, migliore di sé e della realtà circostante, drammatica, del Covid.

Chi si è rivolto alla chirurgia estetica?

La base è stata quella di sempre, ma a questa si sono aggiunte categorie che non frequentano abitualmente i nostri ambulatori. Del resto alcuni interventi, quelli meno onerosi ma più richiesti, hanno un costo che si aggira intorno ai 2.500 euro. In ogni caso sono state persone mosse da spinte diverse. Sicuramente il fattore economico ha inciso: non poter viaggiare, non spendere soldi per cene fuori né per sfoggiare abiti nuovi, durante la prima fase della pandemia con il lockdown, ha pesato molto e ha permesso a molte categorie di incrementare i propri risparmi.

Poi c’è il fattore tempo: ci sono state persone che hanno finalmente trovato il modo per fare un intervento desiderato da tempo. Una blefaroplastica, uno degli interventi di chirurgia plastica più richiesti, ha bisogno di almeno una settimana di recupero. Stare a casa, in questo caso non davanti a una webcam, ha facilitato scelte procrastinate da anni.

Come ha impattato il Covid-19 sulla medicina estetica?

La Medicina estetica non prevede alcuna operazione chirurgica ma, anzi, dopo una accurata, visita, il medico estetico è in grado di poter definire un programma terapeutico preventivo,  personalizzato volto alla cura della patologia estetica. Si tratta di programmi terapeutici diluiti nel tempo, a differenza della Chirurgia estetica che si esaurisce in poco tempo. A parte un ritorno massiccio dei pazienti in cura con terapie di Medicina estetica, abbiamo assistito a un aumento di nuove pazienti decise a migliorarsi spesso perché rese insicure dalla loro immagine riflessa da uno schermo del pc. 

Possiamo quindi certamente affermare che in questo periodo di grave contrazione economica il mondo della cura e dell’estetica è stato un modo di stemperare un po’ l’oppressione provocata dal Covid. 

Come si organizza Clinic per accogliere questo incremento di richieste?

Gli studi medici anche quelli che si occupano di chirurgia estetica, sono sempre più diffusi, soprattutto se promettono di risolvere alla radice il problema della cellulite, del grasso in eccesso e delle rughe del viso. E in questo periodo dell’anno, con l’arrivo della bella stagione, la necessità di apparire snelli e in forma si fa sempre più forte. Clinic Medical beauty ha messo a punto un innovativo format di franchising per cavalcare questa crescita costante ed è alla ricerca di nuovi franchisee.

Perché investire nella Medicina estetica durante il Covid è un passo sicuro

Un imprenditore che voglia affiliarsi al marchio Clinic come deve procedere?

Ciò che serve per diventare affiliati del marchio è, prima di tutto, un locale commerciale di metratura compresa tra 90 e 130 mq, con una figura che ricopra la carica di gerente o consulente commerciale. Il capitale a disposizione è di quelli importanti, poiché parte da 100.000 euro.

Il nostro business format di affiliazione consente al piccolo imprenditore di investire in un settore protetto, sino ad ora chiuso, di solo appannaggio dei medici.

Il nostro Gruppo non è solo un brand. Dietro al brand ci sono investimenti decennali, ricerca & sviluppo a livello internazionale, innovazione di processo continua. L’azienda ha sviluppato, negli anni, a partire dai propri centri in gestione diretta, un business model di successo, con alcune tra le migliori best practices di processo, ottimizzando l’efficienza di gestione del centro medico estetico, che diventa assimilabile a un punto vendita di qualsiasi attività commerciale al pubblico.

Leggi anche: Gianluca Profili: “Medicina e chirurgia estetica decollano nonostante il Covid”

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