Il coming out di Carolina Morace: “Amo un’altra donna. Nel calcio c’è troppa omofobia”

In occasione della giornata mondiale del Coming out, Carolina Morace, ex ct delle azzurre, si racconta sfidando il muro di pregiudizi nello sport.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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In occasione della giornata mondiale del Coming out, Carolina Morace, ex ct delle azzurre, si racconta al Corriere della Sera. L’atleta azzurra, tra le più stimate calciatrici di tutti i tempi, ha sfidato il muro del pregiudizio nel suo sport, il calcio. “Come mi definisco? Una donna che ama un’altra donna” ha detto con molta naturalezza. E ha aggiunto:

Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più.

Il coming out nello sport arriva dalle donne

Sempre più donne nel mondo dello sport stanno uscendo allo scoperto, parlando liberamente delle proprie inclinazioni sessuali. Da Paola Egonu a Elena Linari, da Rachele Bruni a Carolina Morace, lo sport femminile lancia un messaggio chiaro e inequivocabile: non c’è alcun motivo di nascondersi dietro una sessualità condivisa. “Sì, ho una fidanzata” ha detto semplicemente la pallavolista azzurra Paola Egonu facendo coming out. “È un paradosso che si debba dire che una ragazza sta con un’altra ragazza per attirare l’attenzione sul calcio femminile” aveva invece osservato Elena Linari, difensore della nazionale di calcio, qualche tempo facendo anche lei coming out.

Linari coming out
Elena Linari, calciatrice italiana. Ha fatto coming out nell’ottobre del 2019, durante un’intervista.

Anche il ct Milena Bertolini in quell’occasione aveva sottolineato l’importanza di sensibilizzare sul tema il mondo dello sport. Il coming out è “molto più complicato” nel calcio maschile che nel femminile, aveva osservato. “Ma se qualche ragazzo se ne uscisse allo scoperto avrebbe un impatto fondamentale e sarebbe importantissimo”.

Leggi anche: Giornata Mondiale Contro Omofobia. Mattarella: “Non c’è uguaglianza con le discriminazioni”

Il coming out di Carolina Morace

Carolina Morace si è sposata due volte con Nicola Jane Williams, grande calciatrice australiana. Da quando si sono conosciute non si sono più separate e ora desiderano avere un figlio. Racconta Carolina Morace a proposito della sua compagna:

In Australia, come in molti altri Paesi del mondo, il fatto che due persone dello stesso sesso si amino non interessa a nessuno. Lei stessa, nei primi tempi della nostra storia, quando veniva in Italia, si meravigliava del peso che diamo a queste scelte. E solo con lei sono riuscita a essere vera, senza maschere. Adesso non mi nascondo più. Nella mia vita non avevo mai pensato al matrimonio. Jane l’ho sposata due volte: una prima volta a Bristol, sul piroscafo SS Great Britain, e poi in Australia.

E alla domanda sulle motivazioni che l’hanno spinta al coming out ha risposto:

L’ho fatto naturalmente per loro, per le più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi. Credo che nella vita ci siano dei momenti in cui certe cose diventano naturali. Forse prima non si è pronti. Poi, un giorno, le parole nascono con una spontaneità nuova.

Carolina Morace e la scelta della maternità

Carolina Morace
Da sinistra, Nicola Jane Williame e Carolina Morace.

Nicola Jane Williams è già “una bravissima madre” ha detto la Morace. “Mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita”. Ora le due vorrebbero un secondo figlio insieme, ma non è la prima volta che Carolina Morace pensa alla maternità. Ha raccontato:

Nicola mi ha liberato anche di questo timore. Quando avevo trentanove anni ho provato a diventare madre. Ero una donna single e determinata ma i figli non arrivarono e così smisi di accanirmi. Dovevo solo aspettare. E con mia moglie oggi mi sento nel momento giusto.

Leggi anche: Omotransfobia e misoginia: arriva “una legge di civiltà” dopo 25 anni

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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