Come si tornerà in palestra? Ambienti sanificati e turni intensi

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Il ministro dello sport Vincenzo Spataflora vorrebbe la riapertura delle palestre già a partire dal 18 maggio. È possibile che questa scadenza possa essere posticipata di un’ulteriore settimana per permettere ai gestori di adeguarsi alle nuove norme. Ma l’obiettivo è riaprire. Secondo le tabelle di Inail le attività delle palestre, come anche quelle di centri estetici e parrucchieri, sono inserite in una fascia di rischio per il contagio medio-alta. Perciò sono in fondo alla lista, insieme a bar e ristoranti. Tuttavia, in base all’andamento della curva del contagio, di regione in regione, si valuterà se dare la possibilità di ripartire prima di giugno o meno. Leggi anche: Padova, parrucchieri si incatenano davanti al loro negozio

Tutte le regole della riapertura

Il protocollo per la riapertura delle palestre è pronto ed è stato sottoposto al parere degli scienziati. Se il Comitato tecnico-scientifico concederà il via libera, allora scatterà la verifica sui locali e sull’organizzazione degli ambienti. Soltanto chi risulterà a norma potrà ripartire. Le piccole palestre lavoreranno su appuntamento, le più grandi dovranno scaglionare le entrate. Gli spogliatoi e le aree comuni saranno chiusi, quindi è necessario andare già in tenuta sportiva. Chi lavora con l’insegnante dovrà rispettare il distanziamento di due metri. In generale, si calcola che lo spazio a disposizione di ognuno debba essere di 7 metri quadri circa. Gli allenatori dovranno indossare guanti e mascherina. Tutti gli attrezzi andranno sanificati dopo l’uso così come gli ambienti e le postazioni degli impiegati. Dovranno esserci vari dispenser per il disinfettante e dispositivi di protezione. Tutti i clienti prima di entrare dovranno misurare la febbre. Per chi ha più di 37,5 non sarà consentito l’accesso.

Le piscine

La scienza rassicura sulla diffusione del virus in acqua. Il problema non è in vasca, ma fuori di essa. I nuotatori non dovranno incontrarsi. Sarà necessario adibire percorsi che evitino il contatto tra chi entra e chi esce dagli impianti, sia nei locali chiusi che all’aperto. Almeno nella prima fase, e finché le difficoltà per la sanificazione degli ambienti e delle docce non sarà risolta, la distanza di sicurezza prevista negli spogliatoi è di 5 metri per persona. Leggi anche: Tutto sulla Fase 2: le risposte alle domande più frequenti

Parrucchieri e centri estetici

La riapertura su tutto il territorio nazionale per parrucchieri e centri di bellezza è stata prevista per l’1 giugno. Si tratta di lavori a contatto diretto tra operatore e cliente e per questo considerati di alto rischio. Tuttavia, nelle regioni ove non vengono registrati nuovi casi positivi, o dove il numero dei contagi continua a diminuire, si potrà ripartire già dal 18 maggio. Le aperture anticipate scatteranno sulla base del monitoraggio previsto dal decreto del ministro della Salute Roberto Speranza. Le regole sono rigide. Si potrà ricevere un solo cliente per volta indossando mascherina, guanti e visiera. Gli stessi dispositivi di protezione dovranno essere messi a disposizione del cliente. I locali andranno sanificati più volte al giorno, così come dovranno essere sterilizzati tutti gli strumenti dopo ogni utilizzo. di Elza Coculo  

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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