Com’è il Covid a Nuova Delhi: il racconto dal vivo e le foto in esclusiva

In esclusiva su ildigitale.it il photoreporter Enosh Kumar, insieme alla dottoressa Priyanka Paul, sua moglie, ci ha dà testimonianza diretta di quanto avviene nelle ultime tragiche ore a Nuova Delhi.

Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi, giornalista e fotoreporter si occupa di inchieste, reportage in giro per il mondo, cronaca e attualità. Il suo vizio? Guardare oltre, sempre.
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Nuova Delhi 27.04.2021. “Il sistema sanitario indiano sta cedendo sotto il peso della pandemia Covid-19: solo lunedì il Paese ha registrato più di 1.500 morti e quasi 300.000 infezioni”.

A riportarci cosa sta accadendo in India, sempre più sotto scacco della pandemia da Covid-19, è il photoreporter Enosh Kumar, insieme alla dottoressa Priyanka Paul, sua moglie, ci ha dato testimonianza diretta di quanto sta avvenendo nelle ultime, tragiche ore, anche grazie alle foto inviatemi in esclusiva per ilDigitale.it. 

Tra gli indiani della classe media circolano video di obitori affollati, di funerali e di parenti addolorati fuori dagli ospedali. The Lancet afferma che l’India potrebbe subire più di 2.300 morti ogni giorno entro giugno.

I social media e WhatsApp ricevono richieste di ossigeno ogni secondo, farmaci antivirali e letti d’ospedale. Il Governo ha avuto un anno per prepararsi alla seconda ondata.

Prosegue così il racconto di Kumar che non manca di focalizzare l’attenzione su quanto si poteva fare e quanto invece non è stato fatto. E questo ci fa capire come nonostante le ‘distanze’ il modus operandi in certi casi non è molto dissimile dal nostro.

Gli indiani si affidano a rimedi contro il Covid diffusi su Whatsapp

Ribadisce in maniera ironica il nostro contatto a New Delhi: “Quando è iniziato il 2021 senza ragione sono stati smantellati i centri di isolamento temporanei COVID-19, allentando le misure di distanziamento sociale e di blocco, nonostante i segnali di allarme di una prossima ondata e nuove varianti in altri paesi”.

Ma le istituzioni indiane erano estremamente fiduciose che le loro credenze religiose, i templi e una sdegnata sfida al Covid-19 avrebbero alla fine “messo fuori combattimento” il virus dal paese.

Quasi ogni persona che conosco ha una storia straziante da condividere sulla nuova ondata di Covid-19 in India.

Leggi anche: Covid, come cambia nel mondo: lo raccontiamo con 5 immagini shock

Nuova Delhi, come crollano gli ospedali per mancanza di medici

L’infrastruttura sanitaria è crollata sotto il peso di migliaia di casi. I medici stanno lavorando su sonno ed energia limitati, mentre gli ospedali stanno ora ricevendo personale extra medico per sostituire i medici, a causa della scarsità”.

Gli indiani credevano di poter combattere il virus affidandosi a medicinali e rimedi non certificati pubblicizzati su WhatsApp, come “kadha”, una bevanda ayurvedica, o Coronil, un medicinale prodotto da una società di proprietà di un praticante di yoga indiano. Follie.

E come non associare le parole di Kumar alla stessa ‘maldestra’ organizzazione sanitaria in Italia? Sembra di leggere i nostri giornalisti e/o medici e operatori sanitari. Ma stiamo parlando dell’India.

Continua il nostro contatto: “È emerso un nuovo mutante del virus, mentre esperti hanno avvertito su una nuova ondata di Covid-19. Si è chiuso un occhio su tutto. Il 20 marzo, il primo ministro Narendra Modi, si è rivolto alla nazione e ha esortato a rimanere a casa per evitare un altro blocco. Sebbene si sforzasse di glorificare la risposta dell’India all’attuale ondata di infezioni da Covid -19, non condivideva alcun piano per un investimento immediato nell’assistenza sanitaria”.

Il mercato nero di ossigeno e farmaci antivirali

Denuncia Kumar, che prosegue:

Non tutti hanno la fortuna di avere disponibile un letto d’ospedale, i meno fortunati muoiono nei corridoi degli ospedali o nelle ambulanze.

Ossigeno e farmaci antivirali vengono accumulati sul mercato nero e persone innocenti sborsano migliaia di rupie per assicurarsi le scarse risorse.

Giorno dopo giorno infatti l’aumento dei casi di Coronavirus in India diventa una preoccupazione crescente per il mondo.

Carenza di ossigeno medico, un dramma senza fine

La seconda ondata di Covid-19 ha lasciato i pazienti infetti senza fiato mentre gli ospedali in alcuni stati continuano a dover affrontare una grave carenza di ossigeno medico. Molti ospedali a Delhi e in pochi altri Stati operano attualmente al limite a causa della carenza di ossigeno medico.

Dati sconcertanti che ci invia nel dettaglio anche la dottoressa Priyanka Paul che, in prima linea, sta combattendo la pandemia:

Nelle ultime settimane, molti pazienti affetti da Covid-19 senza fiato sono morti a causa della indisponibilità di ossigeno medico negli ospedali situati a Delhi, Uttar Pradesh, Maharastra, Gujarat e Madhya Pradesh.

Una raffica di messaggi SOS su Twitter e altre piattaforme di social media mostra la gravità della carenza di ossigeno in questi stati.

I pazienti dormivano sul pavimento, trattamenti e diagnosi ritardate

“Nel frattempo, i leader del partito di opposizione e i cittadini colpiti hanno criticato il Centro e i governi statali per la carenza di ossigeno medico, necessario agli ospedali per mantenere in vita i pazienti critici di Covid”. 

Quando è scoppiata la pandemia in India, gli ospedali a corto di personale e sovraffollati avevano pazienti che dormivano sul pavimento fino a quando i letti non sono stati liberati e più pazienti sono stati assistiti da una singola stazione di ossigeno.

Il trasporto limitato durante e dopo il blocco ha anche ridotto l’accesso delle persone ai centri sanitari primari e alle farmacie, con conseguente interruzione del trattamento e diagnosi ritardate. 

“Il Maharashtra ha segnalato 48.700 nuovi casi di Coronavirus e 524 morti, mentre Delhi ha registrato 20.201 casi e 380 morti. I sei stati più colpiti dal totale dei casi sono Maharashtra (4.343.727), Kerala (1.405.655), Karnataka (1.339.201), Uttar Pradesh (1.086.625), Tamil Nadu (1.081.988) e Delhi (1.047.916)”.

Il virus non si placa e l’India si affida a false credenze

E, mentre l’India intraprende la sua terza fase di vaccinazione a pieno regime, la recrudescenza delle infezioni da Coronavirus tra le persone vaccinate ha destato e desta molta preoccupazione.

Molti paesi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Kuwait, Francia e Canada hanno vietato i voli dall’India, citando casi di COVID-19 e il virus “doppio mutante” trovato nel paese. Iran, Kuwait, Indonesia e Emirati Arabi Uniti sono le ultime aggiunte a questo elenco di paesi che hanno bandito l’India dalle liste di viaggio dei loro cittadini”.

Ora gli indiani credono religiosamente che qualcosa accadrà e saranno salvati dall’oggi al domani da questa pandemia, ma per ora è solo una fantasia.

Ed è con questa battuta ironica, ma che ironica non è, il photoreporter Enosh Kumar termina la sua accorata denuncia a ildigitale.it, che ringraziamo insieme alla dottoressa Priyanka Paul per averci portato ‘oltre’ la nostra emergenza e le nostre paure, che da continente a continente solo purtroppo le stesse.

Leggi anche: Covid-19: scoperto un nuovo “super” anticorpo che protegge dal virus e dalle sue varianti

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Mary Tagliazucchi, giornalista e fotoreporter si occupa di inchieste, reportage in giro per il mondo, cronaca e attualità. Il suo vizio? Guardare oltre, sempre.
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