Colonnello dell’Esercito Italiano abusa sessualmente 3 bambini: colto in flagrante, ora è in carcere

La Polizia ha arrestato un Colonnello dell'Esercito Italiano 55enne per abusi su tre minorenni, affidatigli inconsapevolmente dai genitori. Ora è in carcere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nulla dovrebbe ispirare più fiducia di un Colonnello dell’Esercito italiano. E proprio questo devono aver pensato i genitori di tre ragazzi quando, inconsapevolmente, decidevano di affidare i propri figli a quell’uomo di 55 anni tanto cordiale e disponibile, che si era addirittura guadagnato il soprannome di “baby sitter-zio”, ma che in realtà era un mostro.

Il Colonnello romano avrebbe infatti intessuto una messa in scena da manuale: dopo aver sapientemente guadagnato la fiducia dei genitori con l’inganno, si lasciava affidare i loro figli per abusarne sessualmente.

L’uomo si occupava di ragazzi tra i 12 e 14 anni, li accompagnava a fare sport, li andava a riprendere ospitandoli a casa sua quando i genitori non c’erano e, proprio in quelle occasioni, si rendeva protagonista di numerosi atti di violenza sessuale nei confronti dei giovani. E lo faceva utilizzando diversi escamotage: una volta proponendosi di testare la loro postura, un’altra fingendo di verificare la loro crescita corporea, ma lo scopo era sempre quello: palparli ed avere un approccio fisico con loro. Questo quanto riportato ieri da Il Messaggero.

Il Colonnello-mostro: la denuncia dei genitori delle vittime

A portare alla luce il terribile retroscena di abusi e violenze, è stata la segnalazione di una coppia di genitori di un ragazzo di cui il Colonnello si era occupato in diverse occasioni. La coppia, notando che il figlio da qualche tempo aveva assunto un comportamento strano e insolito, si era insospettita e aveva chiesto all’adolescente dei chiarimenti.

Il giovane ragazzo si era così aperto con i genitori sull’accaduto, raccontando le molestie del Colonnello. La coppia, dopo il racconto, aveva immediatamente provveduto a denunciare il 55enne alle Forze dell’ordine, recandosi al Commissariato di Polizia con i fogli stampati di alcune chat che lo inchiodavano.

Dopo la testimonianza del primo ragazzo, sono uscite allo scoperto anche le altre vittime del Colonnello-mostro. Dai loro racconti è emerso che il silenzio che fino a quel momento c’era stato sull’accaduto, era dovuto alla paura dei giovani di ritorsioni da parte di quell’uomo nei confronti dei loro genitori, dato il ruolo autorevole che ricopriva e il timore che la sua pistola destava in loro.

Leegi anche: L’Irlanda celebra la Giornata per le vittime di abusi sessuali, Papa Francesco: “Chiediamo perdono”

Il Colonnello-mostro, le vittime: “Se non lo chiamavamo tutti i giorni si arrabbiava”

colonnello esercito abusa sessualmente 3 bambini: colto in fragrante

I tre minori molestati sessualmente dal Colonnello hanno fatto luce con le loro testimonianze sui terribili abusi compiuti dall’uomo, che avrebbe sfruttato la sua autorevole posizione per tenerli legati a sè, assicurandosi pure il loro silenzio. Uno di loro si è così espresso sul militare:

Non avendo figli ti dà molte attenzioni. Se non lo chiamo tutti i giorni si dispiace, si arrabbia.

Mi vergogno a dire il resto.

Non volevo.

E sul cellulare del ragazzino comparivano messaggi inequivocabili. Il Colonnello, ad esempio, per giustificare il ritardo del ragazzo nel tornare a casa dopo gli abusi, gli consigliava:

Di’ pure che siamo andati a vedere la moto in garage.

Insomma, una rete di violenze, quella del Colonnello romano, estremamente ponderata e organizzata nei minimi dettagli.

Il Colonnello-mostro: già indagato per abusi su ragazzini rom

colonnello esercito abusa sessualmente 3 bambini: colto in fragrante

Il Colonnello dell’esercito non è nuovo ad accuse di questo genere. Agli inizi degli anni Duemila, infatti, era stato coinvolto nell’inchiesta “Fiori nel fango 2”, sospettato di aver portato nel suo garage giovani ragazzi rom vittime di tratta e di aver qui abusato di loro.

Le accuse sono sfumate e il mostro di 55 anni veniva dichiarato innocente, libero di tornare alla sua vita.

Ma certe cose non cambiano mai: se non punite, riemergono col tempo, specie se si pensa di poterla fare franca. E così il Colonnello aveva ripreso i suoi abusi sui minori, fino a che, nel 2019, venivano aperte nuove indagini su di lui.

E questa volta i poliziotti hanno utilizzato intercettazioni, microspie e pedinamenti per fare luce sul tipo rapporto che il Colonnello aveva con i ragazzini e incastrarlo.

Così che una sera il militare veniva fermato in macchina con un ragazzino che avrebbe dovuto ospitare a causa di una trasferta sportiva. Gli agenti gli ordinavano di non portarlo a casa e lo facevano ripartire: in quell’occasione la telecamera ha registrato contatti fisici che non avrebbero mai dovuto esserci. Stessa cosa in albergo: l’arresto del Colonnello è avvenuto praticamente in flagranza di reato. Ora l’uomo si trova in carcere. A rendere esecutiva la misura di custodia cautelare sono stati gli agenti della Polizia di stato, a seguito dell’ordinanza emanata dal Gip, che ha accolto la richiesta della Procura.

Tutto ciò fa luce su un’evidenza importante: una divisa non è per forza sintomo di bontà, nè deve ispirarci fiducia a prescindere. Spesso i mostri sono molto bravi a nascondersi.

Leggi anche: Violenza sulle donne: primo bilancio annuale del Codice Rosso

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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