Chiara Ferragni, un cinema di Torino non trasmetterà il film sulla sua vita

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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Dopo la stroncatura da parte di Valeria Golino, che a Venezia l’ha accusata di aver fatto soldi sulla volgarità, adesso anche le sale cinematografiche sembrano decise a boicottare Chiara Ferragni. “Unposted”, il documentario di Elisa Amoruso sulla vita della celebre influencer cremonese, non verrà trasmesso all’Ideal Cityplex di Torino. Una decisione talmente ferma che, non solo il cinema non ha messo a disposizione alcuna sala per la pellicola, ma lo ha anche annunciato con un post su Facebook corredato di locandina del docu-film con sopra una vistosa croce rossa e l’ironica didascalia:

Giusto perché il nostro pubblico lo sappia all’Ideal NON sarà in calendario Chiara Ferragni: Unposted. #Sapevatelo

Il post pubblicato sulla pagina Facebook del cinema
Leggi anche: Da grande voglio fare l’Influencer: a Madrid la prima università per diventarlo A distanza di neanche due giorni, il messaggio sparisce dalla bacheca del multisala, dopo essere stato sommerso di reazioni e commenti. Due fazioni ben distinte si sono scontrate a colpi di polemiche e pollici in su. Da una c’è parte chi supporta la decisione facendo i complimenti alla direzione. In contrasto c’è il gruppo di chi ritiene che la pellicola sia comunque frutto del lavoro di tecnici e operatori, che verrebbero penalizzati da un simile boicottaggio. Il cinema, però, sembra deciso a tenere fede alla decisione presa, dettata anche da motivazioni logistiche: negli stessi giorni di programmazione sono in uscita pellicole ben più redditizie cui dedicare le sale:

Primo, non abbiamo spazio in quanto il 18/9 esce l’ultimo film di Tarantino con Brad Pitt e Leonardo di Caprio, “C’era una volta Hollywood”. Secondo, vogliamo informare per non ricevere numerose chiamate e/o messaggi che non lo proietteremo. Terzo, non siamo né sessisti, né ce l’abbiamo con lei, con Fedez, con Milano o chicchessia. Tra l’altro pensiamo andrà bene viste le prevendite dei cinema che lo proietteranno.

C’è da dire che “Unposted” ha infiammato la critica sin dalla sua presentazione in anteprima. Oltre alla già citata Golino, in molti lo hanno stroncato definendolo vacuo e ridondante, alcuni hanno attaccato direttamente la Ferragni che ‘resta sempre una ragazza di provincia’. Bisogna aggiungere che, nel bene e nel male, la Ferragni riesce sempre a dividere l’opinione pubblica: chi la elogia come imprenditrice in grado di precorrere i tempi e farne una professione tra le più redditizie, chi la accusa di sfruttare le vanità ingenue di una società vuota di contenuti. Altrettanto dualismo è presente nella decisione di non trasmettere il film in nome di una cinematografia di qualità. Tra i commenti lasciati sulla pagina Facebook del Cityplex c’è chi sottolinea, non senza motivazione, che boicottare il documentario dell’influencer sulla base dei suoi messaggi e contenuti e poi trasmettere i cinepanettoni è una scelta molto poco coerente. L’uscita di Unposted nelle sale è prevista per martedì 17 settembre. Da che parte si schiererà il pubblico? Leggi anche: Università Bocconi a Chiara Ferragni: “Torna tra i banchi e laureati”! di Marianna Chiuchiolo

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Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
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