Chi era Tesfalidet Tesform, il giovane migrante morto inserito dalla Treccani tra i poeti del Mediterraneo

Chi è Tesfalidet Tesform il giovane migrante e poeta che nelle sue poesie ci lascia un messaggio di speranza: "Miei fratelli, una sola cosa posso dirvi, nulla è irraggiungibile, sia che si ha tanto o niente".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Tesfalidet Tesform è stato annoverato dalla Treccani tra i grandi poeti del Mediterraneo, da Omero e Kavafis, come riporta “Repubblica”. Il giovane ragazzo eritreo nel 2018 è sbarcato a Pozzallo, in provincia di Ragusa, in uno stato di forte deperimento fisico. Il suo peso era di 30 chili ed è scomparso due giorni dopo nella città di Modica.

Nel suo portafoglio, però, Tesfalidet Tesform proteggeva con cura due poesie scritte di suo pugno in tigrino dal titolo Non ti allarmare fratello mio e Tempo sei maestro che al centro hanno il tema dell’immigrazione.

Oggi i suoi versi sono entrati nelle antologie delle scuole e, dopo il riconoscimento della Treccani, tutti coloro che lo hanno conosciuto, dai medici che lo hanno soccorso ai volontari delle Ong, hanno organizzato un momento di raccoglimento attorno alla sua tomba nel cimitero di Modica dove è sepolto.

Lo ricorda così Salvatore Rumeo, il vescovo di Noto:Le sue poesie ci danno le coordinate di un’antropologia umana che facciamo fatica a trovare altrove. Sono loro i migranti a scrivere la storia, non noi”. Vediamo ora meglio chi era Tesfalidet Tesform.

Chi è il giovane migrante e autore di poesie Tesfalidet Tesform?

Tesfalidet Tesform è fuggito dal suo villaggio in Eritrea completamente distrutto dalla guerra svoltasi tra il 1998 e il 2000.

Il giovane, con molta fatica, è riuscito a raggiungere la Libia e dopo un periodo di prigionia è giunto in Sicilia, più precisamente Pozzallo. Tesfalidet, però, aveva subìto sulla sua pelle violenze e soprusi, ma il suo stato di malnutrizione era talmente avanzato che si è spento pochi giorni dopo il suo arrivo in Italia.

Tesfalidet continua ancora oggi a raccontare la migrazione nelle sue poesie, mettendo in luce le condizioni di chi affronta questo viaggio per mare, e, nonostante la disumanità e le atrocità da lui vissute, la voce del giovane eritreo è una voce di speranza.

Di cosa parla la poesia Tempo sei maestro?

Tempo sei maestro di Tesfalidet Tesform ha come protagonista il tema dell’immigrazione e degli sbarchi, un evento che si verifica giorno dopo giorno. Il giovane autore invita a farci riflettere anche sul tema del tempo e del tempismo, nei primi versi: “Tempo sei maestro, per chi ti ama e per chi ti è nemico, sai distinguere il bene dal male, chi ti rispetta e chi non ti dà valore”.

Proprio il tempo insegna all’umanità a essere coraggiosa, a resistere, a combattere contro le onde delle avversità, e anche contro gli oppressori i quali non provano pietà quando hanno davanti a sé uomini, donne e bambini che lottano contro un destino crudele: Ogni giorno che passa, gli errori dell’uomo sono sempre di più, lontani dalla Pace, esseri che non provano pietà, Quando ti avvicini per chiedere aiuto, non ottieni nulla da loro, non provano neanche un minimo dispiacere”.

L’autore, però, crede che tutti siano suoi fratelli e li invita a lottare insieme a lui, avendo sempre salda la fede in Dio e il rispetto l’uno per i diritti dell’altro: “però gente mia, miei fratelli, una sola cosa posso dirvi, nulla è irraggiungibile, sia che si ha tanto o niente, tutto si può risolvere con la fede in Dio. Ciao, ciao, Vittoria agli oppressi”.

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