Cerchi lavoro? Ecco cosa vogliono le aziende nel 2020

Federica Tuseo
Federica Tuseohttp://ildigitale.it
Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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Chi si affaccia oggi al mondo del lavoro ha una sola certezza: bisogna saper stare al passo con le competenze più richieste dal mercato. Nella corsa verso l’obiettivo, non basta avere dalla propria delle hard skills, ovvero delle capacità tecniche relative a una professione, ma bisogna puntare su un ventaglio eterogeneo di abilità complementari. Il 2020 è l’anno delle soft skills. Dalle abilità comunicative e gestionali alla qualità degli atteggiamenti individuali, mettere in luce questa serie di attitudini personali è quello che fa spiccare il proprio curriculum su una pila di tanti altri simili al proprio. Quindi, per compiere lo scatto vincente e ritrovarsi in pole position, su quali skills sarà più utile investire per una carriera di successo? Secondo Docety, una piattaforma di e-learning con un database di oltre 20 mila iscritti, chi vuole emergere nel mondo del lavoro e puntare in alto deve affinare queste 6 competenze.

  1. Saper parlare in pubblico

Sono due le parole chiave per qualsiasi professionista, imprenditore o aspirante leader d’azienda: public speaking. Il saper parlare in pubblico, sia comunicando un concetto che presentando se stessi è una dote imprescindibile. Non è possibile raggiungere un vero obiettivo se non si è abili nel comunicarlo al mondo che ci circonda, usando tutti i mezzi possibili, ma soprattutto la propria voce. La conferma arriva anche da un recente studio del World Economic Forum, da cui è emerso che saper negoziare è una delle 10 principali skill richieste nel prossimo futuro.

  1. Conoscere le lingue straniere

Do you speak english? La risposta, da anni ormai, dovrebbe essere Of course! Ormai tutti sanno che la conoscenza dell’inglese è uno degli elementi base anche solo per vivere, informarsi e lavorare in un contesto europeo e globalizzato come quello moderno. In futuro, tuttavia, questo sarà necessario ma non sufficiente. Nel 2020 cambieranno tanti equilibri a livello geopolitico e diventerà fondamentale saper comunicare in specifici mercati. Per questo, chi è in grado di parlare lingue come mandarino e giapponese potrà più facilmente ambire ad una brillante carriera.

  1. Saper utilizzare il Cloud

Fra le skill più richieste nel 2020, c’è anche avere un’ottima conoscenza del cloud. La formazione continua sul tema è assolutamente necessaria, soprattutto per i professionisti nel settore IT. Sia nel caso si parli di semplice storage, ossia uno spazio di archiviazione che sincronizza tutti i file in un unico posto, sia ci si riferisca al computing, cioè un’offerta di servizi di calcolo – come server, risorse di archiviazione, database, rete, software, analisi e altro – tramite internet. Basti pensare che secondo l’ultimo IT Salary and Certification Report di Global Knowledge, le certificazioni relative alla categoria cloud sono tra le 15 più remunerative.

Lavorare in gruppo e comunicare le proprie idee nel modo giusto.

  1. Scrivere in ottica SEO

Il discorso fatto per lo studio costante del sistema cloud vale allo stesso modo per un’altra tecnologia altrettanto comune sul posto di lavoro: la Search Engine Optimization o SEO. L’insieme di strategie per l’ottimizzazione dei siti web sui motori di ricerca è in costante evoluzione. Infatti, Google aggiorna il proprio algoritmo di ricerca centinaia di volte all’anno. Per questo motivo, non è necessario diventare un esperto SEO ma avere la conoscenza dello strumento e una buona dose di curiosità nel tenersi aggiornati sono gli ingredienti per il successo in campo lavorativo. Leggi anche: Svizzera: il tragitto per l’ufficio diventa orario di lavoro

  1. Essere esperti di cybersecurity

La cybersecurity è la sfida più difficile da affrontare per le aziende 4.0, cioè tutte quelle che hanno superato la fase di trasformazione digitale. In prospettiva futura, coloro che oggi sono disposti a seguire corsi di aggiornamento sulle dinamiche legate alla sicurezza delle reti aziendali e il rispetto dei requisiti imposti del GDPR, avranno sicuramente un forte appeal per le risorse umane di una qualsiasi realtà imprenditoriale.

  1. Intelligenza Artificiale e Data Science

Come per la sicurezza informatica, la domanda per esperti in Intelligenza artificiale e Data Scienze supererà di gran lunga l’offerta. Siamo quotidianamente circondati da forme di I.A. senza magari rendercene conto: dal riconoscimento facciale nelle foto di Facebook alle interfacce vocali che utilizziamo ogni giorno, come Siri o Cortana. Inoltre, questa tecnologia è già presente in tanti settori attualmente come quello sanitario, automobilistico, e-commerce e addirittura fitness. L’I.A., oltre a modificare totalmente il modo in cui viviamo, raccoglie una mole notevole di dati. Qui entra in gioco la categoria dei data scientist, una figura dalle competenze trasversali capace proprio attraverso l’analisi dei dati di dare valore ad un business. Leggi anche: L’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro? Rispondono gli esperti

Un’ultima qualità fondamentale: la gentilezza

I piccoli gesti fanno la differenza.
Una competenza bonus, fuori dalle categorie precedenti, che cambierà il mondo del lavoro è la gentilezza. Portare il caffè a un collega, sorridere al mattino quando si arriva in ufficio, dare una mano a concludere un documento urgente. Ogni piccolo gesto gentile può migliorare la qualità della vita in azienda e colpire gli HR che valutano il tuo profilo per una posizione. Inoltre, aumentano gli italiani che vedono nella gentilezza una buona abitudine da sviluppare anche nell’ambiente lavorativo. Lo rivela l’Indagine InfoJobs sulla gentilezza al lavoro, condotta a dicembre 2019 su un campione di 1.350 rispondenti. Secondo il 78% degli intervistati la gentilezza dovrebbe far parte delle soft skill di chi cerca un impiego, mentre per il 96% migliora anche la produttività. A volte basta un sorriso che vale più di mille discorsi e sprona a dare il meglio di sé. La vera sfida di ogni giorno è quindi ricordarsi di essere sempre disponibili verso il prossimo. Leggi anche: Lavoro e welfare aziendale: a Bobbio è boom di nascite di Federica Tuseo

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