Cassazione: “L’indennità di malattia vale anche per ansia e depressione provocati dal lavoro”

La Cassazione ha stabilito che l'indennità di malattia varrà anche per ansia e depressione dovute al proprio impiego. Vediamo tutto quello che c'è da sapere.

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
spot_img

La corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 29611 dell’11 ottobre 2022, ha stabilito che ai lavoratori dipendenti spetta l’indennità di malattia professionale anche nei casi di ansia e depressione dovuti al loro impiego.

La grande novità sta nel fatto che la Cassazione ha deciso che l’indennità di malattia varrà anche per patologie che sono la conseguenza stessa della professione svolta. Vediamo tutti i dettagli.

Cassazione: cosa dice la sentenza

Secondo il testo unico n. 1124/65 dedicato alle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, infatti, sono indennizzabili tutte le malattie fisiche o psichiche riconducibili al rischio lavorativo. Non è coinvolto solo il lavoro in sé, ma anche la modalità stessa di svolgimento. 

Nella sentenza di ottobre, la Cassazione prendeva in esame il caso di un lavoratore entrato in depressione proprio a causa del suo impiego. Di conseguenza, l’Inail è stato obbligato a dargli l’indennità.

Cos’è l’indennità

La Cassazione ha ampliato il ventaglio dell’indennità di malattia. Ma di cosa si tratta? Come si legge sul sito dell’Inail, si tratta di una prestazione economica, sostitutiva della retribuzione.

Viene corrisposta al lavoratore in caso di infortunio o di malattia professionale, che impedisca totalmente e di fatto all’infortunato di svolgere l’attività lavorativa, a decorrere dal quarto giorno successivo alla data di infortunio o di manifestazione della malattia professionale, compresi i giorni festivi, fino alla guarigione clinica.

A quanto ammonta

L’Inail eroga l’indennità giornaliera secondo questi valori: il 60% della retribuzione media giornaliera fino al novantesimo giorno, il 75% della retribuzione media giornaliera dal novantunesimo giorno fino alla guarigione clinica. In caso di ricovero dell’assicurato in un istituto di cura, l’Inail può ridurre di un terzo l’importo della indennità al lavoratore senza familiari a carico.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di pagare al lavoratore infortunato l’intera retribuzione per la giornata nella quale è avvenuto l’infortunio e il 60% della retribuzione stessa, salvo migliori condizioni previste da contratti collettivi o individuali di lavoro, per i successivi 3 giorni. L’indennità di temporanea si calcola, invece, sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore nei 15 giorni precedenti l’evento.

Modalità di erogazione

Le modalità di erogazione sono:

  1. Accredito su conto corrente bancario o postale;
  2. Accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale;
  3. Accredito su carta prepagata dotata di codice Iban;
  4. Per importi non superiori a 1.000,00 euro si ricorre al vaglia postale non trasferibile intestato all’assistito o al pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale.

Leggi anche: Censis, italiani tra paura e frustrazione: “60% teme una guerra mondiale”

spot_img

Correlati

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...

Zelensky dopo gli attacchi iraniani avanza una proposta agli alleati occidentali

Dopo l'attacco dell'Iran contro Israele, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avanzato una specifica...

Israele chiede all’ONU tutte le sanzioni possibili per l’Iran: qual è stata la risposta?

Secondo il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, il Medio Oriente si trova attualmente "sull'orlo...
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
spot_img