Caro bollette, arrivano 1,3 miliardi di aiuti per le famiglie: tutti i bonus

Questa cifra sarà destinata alle misure contro il caro bollette, per il bonus sull’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico e, infine, per contrastare l’impennata dei prezzi dei carburanti.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Interventi contro il caro bollette: in cosa consisteranno? Domani sarà presentata la Nadef (la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), che renderà più chiari i numeri della prossima legge di bilancio. Nel frattempo, il Governo ha varato un primo pacchetto di aiuti per le famiglie dal valore di 1,3 miliardi.

Questa cifra sarà destinata alle misure contro il caro bollette, per il bonus sull’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico e, infine, per contrastare l’impennata dei prezzi dei carburanti attraverso la social card già prevista per i generi alimentari.

Caro bollette: le misure dopo gli aumenti

Il pacchetto di misure contro il caro bollette è stato deciso proprio quando il prezzo del gas è tornato ad aumentare: basti pensare che ieri, al mercato di Amsterdam, c’è stato un nuovo picco di 44 euro, con un incremento dell’1% rispetto al giorno precedente, a causa delle incertezze sulle forniture norvegesi.

Ma non è finita. Fra una settimana, infatti, è previsto l’aggiornamento trimestrale delle tariffe dell’energia elettrica, con un aumento atteso di circa il 10%. Anche l’arrivo della stagione più fredda provocherà un inevitabile rincaro delle tariffe.

Non solo caro bollette: il contributo straordinario per le famiglie più fragili

Oltre agli interventi contro il caro bollette, è stato prorogato fino a dicembre anche il contributo straordinario per le famiglie più fragili (ovvero quelle con reddito Isee fino a 15mila euro). Con una novità: l’incentivo sarà potenziato con un importo “crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste”.

Nello specifico, saranno favoriti i nuclei con più di quattro figli. Sarà l’Arera a definire la misura del contributo, ripartendo nei 3 mesi l’onere complessivo in base ai consumi attesi. Per il bonus, che andrà a sostituire quello per il riscaldamento previsto nel decreto dello scorso marzo, sarà autorizzata una spesa massima di 300 milioni di euro per il 2023.

Non solo caro bollette: card per la benzina e bonus per il trasporto pubblico locale

Ma non si tratta solo di caro bollette. Per aiutare le famiglie contro il caro benzina è stato pensato un bonus che verrà caricato sulla social card ‘Dedicata a te’, destinata alle famiglie con redditi Isee fino a 15mila euro all’anno e con almeno tre componenti.

L’ammontare del bonus in questione sarà stabilito entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto con un provvedimento del ministero delle Imprese e del Made in Italy: stando a quanto riporta l’Ansa, dovrebbe aggirarsi attorno agli 80 euro. Per questa misura, lo stanziamento sarà probabilmente di 100 milioni.

Per chi si muove con i mezzi pubblici è stato invece rifinanziato il bonus per l’acquisto degli abbonamenti. Nello specifico, il contributo, pari a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e di trasporto ferroviario nazionale, è rivolto a famiglie, studenti e lavoratori a basso reddito. Prorogate a fine anno anche le agevolazioni previste per gli under 36 che intendono acquistare una prima casa.

Sanatoria scontrini: come funziona

Dopo i 12 condoni della scorsa legge di bilancio e lo scudo penale agli evasori, il Governo – sulla stessa linea – ha deciso per una sanatoria sugli scontrini e le ricevute fiscali, che diventano così un semplice “ravvedimento operoso”.

In breve, i contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023 hanno commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023.

Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. Per fare chiudere i conti con il fisco, basta che i contribuenti non in regola paghino un diciottesimo del cosiddetto “minimo edittale” delle sanzioni con un minimo di 2mila euro. Nel calcolo della sanzioni non si applica il limite di 500 euro per ogni violazione commessa.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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