Bonus benzina e bollette: ecco il piano del Governo per arginare i rincari e tutelare i cittadini con i redditi più bassi. Questa è la principale sfida d’autunno dell’esecutivo targato Meloni, che vuole evitare a tutti i costi una “bomba sociale”, specie dopo l’addio (condito da polemiche) al reddito di cittadinanza.
Adesso l’appuntamento con la legge di bilancio si avvicina ed è il momento di fare i conti, valutando quante e quali siano le risorse davvero disponibili. Insomma: la coperta rischia di essere davvero corta, costringendo il Governo a compiere delle scelte e a lasciare indietro qualche provvedimento.
Il bonus benzina e il nodo della caccia alle risorse
Per quanto le risorse possano scarseggiare, il caro carburante è una delle emergenze che rimane in cima alla lista del Governo Meloni. L’idea per arginare i rincari è quella di un bonus benzina, già discusso nell’ultimo Consiglio dei Ministri. Dell’incentivo dovrebbero beneficiare soprattutto i redditi bassi.
Accanto al taglio del cuneo e alle misure a favore delle famiglie e della natalità – capisaldi quasi certi della prossima manovra – dovrebbe comparire quindi anche un bonus benzina. Come anticipato, tutto dipendenderà dalle risorse disponibili, ovvero da quanto emergerà dalla Nadef entro il 27 settembre, mentre già nell’esecutivo affiorano malumori dopo i primi tagli richiesti dal Mef.
Bonus bollette, il Governo: “Stiamo valutando”
I bonus bollette attualmente in vigore scadono a fine mese, compresa la proroga del bonus sociale. Per questo motivo, oltre al bonus benzina, il Governo pensa pure alle prossime mosse su questo fronte, con il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che ha dichiarato di star “valutando” la conferma delle misure scattate a luglio.
Si attende quindi l’emanazione di un decreto da parte dell’esecutivo entro la fine del mese, all’interno del quale potrebbe comparire pure il nuovo bonus destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito annunciato a marzo scorso.
Non solo bonus benzina e bollette: la questione Superbonus
Oltre ai nodi del bonus benzina e del bonus bollette, negli ultimi giorni si discute molto di Superbonus, l’eredità per nulla gradita al Governo lasciata dal Movimento 5 Stelle. Il punto di vista dell’esecutivo è chiaro ed è stato ben illustrato ieri dal sottosegretario all’Economia Federico Freni, che ha sottolineato come questo strumento rischi di “tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere e magari così non paga”.
L’obiettivo è ridimensionare l’incentivo, riaprendo le cessioni e gli sconti in fattura solo per i redditi più bassi. Non senza difficoltà, come ha ribadito Freni: “Se il credito del Superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali”.
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