Carlo, 65enne cieco, allontanato da Lidl per il cane guida: le regole vengono prima dell’umanità?

Carlo Manini, non vedente di Codogno, è scosso, arrabbiato e incredulo per quanto gli è accaduto. E promette che denuncerà il tutto.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Carlo Manini, cieco 65enne di Codogno, nel Lodigiano, è stato quasi sbattuto fuori da un supermercato Lidl perché accompagnato dal suo (indispensabile) cane guida. L’uomo era entrato nel punto vendita con la figlia e con il suo cane Venom, ma è stato subito fermato con la richiesta di “andarsene per la presenza dell’animale”.

A raccontarlo è Manini stesso, tra incredulità e rabbia, dato che la compagnia di Venom non era mai stata un problema per lui, tantomeno un motivo di esclusione, visto il ruolo fondamentale che l’animale ha nella sua vita, riconosciuto pure dalla legge.

Il racconto di Carlo Manini: “Mi hanno chiesto di uscire dal supermercato per il cane guida”

Nello specifico, il non vedente Carlo Manini ha raccontato come, fino al giorno dello spiacevole episodio, ovvero venerdì scorso, sia sempre entrato senza problemi “in tutti i supermercati cittadini”.

Il 65enne ha aggiunto: “Come per legge, ho seguito un corso di due mesi in Brianza, proprio per sapere cosa avrei potuto fare con il mio fedele amico – siamo sempre stati molto ben accolti. Invece venerdì alla Lidl di via Leonardo da Vinci, è successo che mi chiedessero di uscire. Benché io alla fine mi sia ostinato a finire la spesa e pagare comunque i miei acquisti. Ci sono riuscito nonostante l’imbarazzo per quanto è accaduto, davanti a clienti attoniti, che ci hanno dimostrato solidarietà”.

Carlo Manini: “Seguito tra gli scaffali a causa del cane guida. Sporgerò denuncia all’Unione ciechi”

Carlo Manini ha raccontato nel dettaglio alla stampa quanto accaduto all’interno del supermercato Lidl:

Mi ha avvicinato una dipendente a tono sostenuto, quasi urlando, dicendo che dovevo andarmene, perché il cane non poteva entrare, come da regolamento e questo benché Venom indossasse la pettorina con i simboli dell’Unione ciechi e della Croce rossa e le dotazioni di legge.

È stato desolante. Ma so che è nei miei diritti e non mi sono mosso di lì. Però, dopo la brutta accoglienza iniziale, sono stato rincorso tra gli scaffali per tutto il tempo, sentendomi ribadire la questione.

Ho chiesto di parlare con il direttore, ma mi è stato riferito che era assente e che, in quel momento, la responsabilità di far rispettare le regole era loro. E hanno provato in diversi, tutti dipendenti, a convincermi a uscire e portare fuori Venom. Lo trovo assurdo.

Sporgerò denuncia all’Unione ciechi. Una cosa simile mi era successa solo una volta, in una pizzeria di Asti, dove alla fine la mia famiglia era uscita. In quel caso ero riuscito a farli multare.

La replica di Lidl: “Ci assicuriamo solo che l’animale non tocchi i prodotti”

Dopo lo scoppio della polemica, Lidl ha replicato a quanto denunciato dal non vedente Carlo Manini e ha fatto sapere:

Per noi è molto importante offrire ai nostri clienti il massimo dei servizi e un ambiente piacevole, sicuro e accessibile. Pertanto, confermiamo che nei nostri store è consentito l’accesso ai clienti non vedenti, accompagnati da cani guida. Inoltre, i collaboratori dei nostri supermercati sono sensibilizzati a prestare la massima attenzione a ogni singola persona.

A seguito delle opportune verifiche, ci teniamo a sottolineare che il personale presente si è limitato ad invitare i clienti, peraltro frequentatori abituali del negozio, ad assicurarsi che il cane non entrasse in contatto diretto con i prodotti esposti, al fine di garantire il rispetto degli standard di igiene e sicurezza in materia.

Igiene o umanità? Rigido rispetto delle regole o empatia verso una persona disabile? Questo il bivio che si apre di fronte all’episodio denunciato da Manini. Che di certo lascia in bocca un indubbio sapore amaro che è già un’eloquente risposta.

Leggi anche: Bologna, ragazza non vedente denuncia: “Nessuno mi affitta casa, non accettano il mio cane guida”

spot_img

Correlati

Caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, è stata pratica commerciale scorretta”

Il Codacons annuncia in una nota che la giudice della prima sezione del Tribunale...

Pierfrancesco Veronesi vince l’oro ai Campionati di Fisica: “Ha battuto 34.000 studenti”

Pierfrancesco Veronesi è il giovane studente del Liceo Scientifico Francesco Severi di Frosinone che...

L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta "Ansa"...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img