Cani anti-Covid, fiutano il virus prima (e meglio) dei tamponi: ecco come

Dopo l’esperimento riuscito all’aeroporto di Helsinki, i cani anti-Covid arrivano anche all’aeroporto di Cuneo. Dai test preliminari sembra che i cani siano in grado fiutare il virus meglio dei tamponi.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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I cani anti-Covid potrebbero essere una vera e propria svolta nella lotta al coronavirus.

I nostri amici a quattro zampore, infatti, sono in grado di riconoscere, tramite il loro olfatto estramamente sensibile, un possibile contagio anche cinque giorni prima della comparsa dei sintomi.

L’esperimento è partito dall’aereoporto di Helsinki ed è arrivato in Italia, nell’aeroporto piemontese di Cuneo. Dai test preliminari, si apprende che i cani sono in grado di fiutare il coronavirus meglio e prima dei tamponi.

Cani anti-Covid, il loro fiuto meglio dei tamponi

Il senso olfattivo molto sensibile dei cani ha dimostrato, nei test preliminari, che i nostri amici a quattro zampe, se addestrati, sono più veloci e più sensibili dei test Covid nella rivelazione del virus nelle persone. La svolta è proprio questa: i cani possono rilevare il Covid in persone asintomatiche con un campione piccolissimo.

Dopo l’utilizzo negli aeroporti, in futuro i cani anti-Covid potrebbero essere utilizzati in molte altri casi come stadi o strutture particolarmente esposte al virus per velocizzare lo screening dei positivi.

Inoltre, i cani anti-Covid non corrono alcun rischio perché non possono essere contagiati dal virus.

Leggi anche: Primo cane positivo al Covid, l’Enpa chiarisce

Cani anti-Covid in aeroporto, metodo sperimentato a Helsinki

Cani anti-Covid Helsinki.

La Nose Academy Oy all’aeroporto di Helsinki-Vantaa in collaborazione con l’Università di Helsinki ha sperimentato il metodo dei cani anti-Covid tra settembre e dicembre 2020.

Su 6mila campioni esaminati, i cani hanno segnalato 35 casi positivi. La capacità dei cani di identificare il coronavirus si attesta intorno il 95%, anche cinque giorni prima che manifestino, eventualmente, i sintomi.

In un’intervista a Sputnik la ricercatrice Anna Hielm-Björkman dell’università di Helsinki ha commentato i fantastici risultati del fiuto dei cani anti-Covid, sottolineando che i cani che hanno partecipato al progetto finlandese non sono cani poliziotto:

I primi risultati sono fantastici. I cani rilevano il COVID-19 con grande successo.

È impressionante quanto velocemente apprendono e si abituano al nuovo odore.

Tuttavia, l’addestramento per identificare il coronavirus dipende da ogni singolo cane e può durare tra diverse ore e diversi mesi.

Cani anti-Covid, arrivano all’aeroporto di Cuneo

Cani anti-Covid a Cuneo.

Dopo Helsinki i cani anti-Covid sono arrivati in Italia, all’aeroporto piemontese di Cuneo.

I cani, messi a disposizione dall’Associazione Carabinieri e dall’A.V.S. O.S.L.J. Amici Volontari Soccorso di Milano, sono in una fase di addestramento già avanzato nei locali della Maxiemergenza 118 predisposti dal Dipartimento Interaziendale 118 della Regione Piemonte.

Lo scorso 16 gennaio, l’assessore regionale alla Sanità della Regione, Luigi Genesio Icardi, ha presentato il progetto dell’Aeroporto di Cuneo per l’utilizzo dei cani nell’individuazione del coronavirus.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con I-Sec Italia srl, società specializzata nei servizi di sicurezza aeroportuale, Nose Academy Oy, la start-up finlandese di ricerca scientifica specializzata nell’addestramento di cani (con la partecipazione dell’Università di Helsinki), e la Maxi Emergenza della Regione Piemonte.

L’obiettivo è di attivare il servizio dei cani anti-Covid all’aeroporto di Cuneo dal mese di febbraio. Anna Milanese, direttore di Cuneo Airport, spiega:

Possiamo dare il nostro contribuito alla ripresa in sicurezza del trasporto aereo, offrendo uno screening efficace e rapido per tutti i passeggeri che vorranno sottoporsi al test.

Cani anti-Covid, verranno usate delle salviette speciali

In Finlandia i cani sono stati addestrati con l’uso di tovagliolini e una forte concentrazione di odore. Infatti, lo screening dei cani anti-Covid consiste nell’addestrare il cane a riconoscere delle sostanze chimiche prodotte in maggiore quantità dai contagiati a livello epidermico, attraverso l’utilizzo di salviette che vengono sulla pelle delle persone.

L’operazione si svolge in totale sicurezza, senza contatto tra il cane e la persona sottoposta al test. Sempre Anna Milanese, direttore di Cuneo Airport, spiega:

Nel dettaglio, il metodo adottato prevede l’utilizzo di speciali salviette, un mezzo che si è già rivelato essere estremamente funzionale: maneggevoli, semplici da usare anche senza l’ausilio di professionisti sanitari e di facile smaltimento.

I risultati sono elaborati secondo il protocollo di ricerca di Ville Pimenoff, ricercatore presso il Karolinska Institut.

Leggi anche: Sara Turetta, dall’Italia alla Romania: spendere la vita per salvare i cani randagi

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