Vaccini Covid-19, Brusaferro (ISS): “Molto probabile una terza dose di vaccino”

Il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro guarda con ottimismo al futuro della campagna vaccinale, ma continua a raccomandare prudenza. Sottolineando la necessità di controllare le varianti, apre poi alla possibilità di una terza dose di vaccino.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La campagna vaccinale prosegue inesorabile: attualmente nel nostro Paese hanno ricevuto la prima dose 29.035.337 persone, mentre ad aver completato la vaccinazione sono circa 9.336.290. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha espresso parole di entusiasmo sulla situazione dell’immunizzazione in Italia e guarda al futuro con ottimismo. Ma, nonostante il numero sempre maggiore di vaccinati, Brusaferro ha comunque raccomandato cautela: sarà necessaario in questa fase il mantenimento delle misure anti-Covid di sempre, ovvero mascherina e distanziamento.

Intervistato da Il Messaggero, Brusaferro ha poi avanzato l’ipotesi, molto realistica, di un booster, ovvero di una terza dose di vaccino anti-Covid, di cui si è molto discusso negli ultimi giorni.

Vaccini Covid-19, Brusaferro: “Dobbiamo monitorare le varianti. Molto probabile una terza dose”

Vaccini Covid-19, Brusaferro: "Dobbiamo monitorare le varianti. Molto probabile una terza dose"

Guarda al futuro con ottimismo il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro, che, pur continuando a raccomandare prudenza, ha sottolineato come “la situazione è in costante miglioramento” grazie alla “combinazione delle misure di distanziamento sociale con la progressiva crescita della vaccinazione”, ma anche che “dobbiamo continuare a essere prudenti, ma già tre Regioni hanno numeri da fascia bianca ed è prevedibile che, settimana dopo settimana, se ne aggiungeranno altre”. Il presidente dell’ISS fa riferimento all’ultimo decreto Draghi del 17 giugno, che ha sancito l’entrata in zona bianca dal primo giugno per Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, mentre dal sette giugno l’ingresso nella fascia meno restrittiva sarà concesso anche Veneto, Abruzzo e Liguria.

Brusaferro ha poi parlato di un booster, ovvero di una terza dose di vaccino oltre la prima e il richiamo. Già diversi studi sul vaccino ad Rna messaggero (mRna) prodotto da Moderna, infatti, hanno dimostrato che la terza dose è stata efficace anche contro alcune varianti del Sars-Cov-2, in particolare quella sudafricana e brasiliana. Nello specifico, il booster avrebbe generato una risposta immunitaria promettente contro le varianti. Il presidente dell’Iss ha detto:

Dobbiamo monitorare le varianti. Sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini

Leggi anche: Covid-19: i vaccini Moderna e Pfizer sono efficaci contro le varianti del virus

Vaccini Covid-19, Brusaferro: “Importantissimo continuare ad usare la mascherina”

Entusiasmo sì, ma anche molta prudenza: questo il messaggio del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) Silvio Brusaferro che, interrogato poi sull’utilizzo della mascherina, ha ribadito:

Penso che dobbiamo muoverci con prudenza, in modo progressivo. Vero è che il numero di vaccinati sta crescendo, ma è importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina.

Procedendo in questo modo possiamo riconquistare sempre nuovi livelli di libertà. Siamo ancora in una fase di transizione. Ciò che possiamo dire è che ci troviamo di fronte a scenari di progressivo miglioramento, e questo è molto positivo.

Il presidente dell’Iss Brusaferro ha sottolineato come vaccinare i giovani sia in questo momento prioritario: con l’estate e l’addio al coprifuoco previsto per il 21 giugno, saranno soprattutto i ragazzi a favorire la circolazione del virus. Ha detto:

Il nostro target, se vogliamo controllare l’epidemia, è vaccinare tutta la popolazione. Le fasce più giovani, per il loro stile di vita, sono quelle che hanno una maggiore probabilità di favorire la circolazione del virus.

Bisogna spiegare anche ai ragazzi che vaccinarsi è un dovere morale di fronte a questa epidemia. Possono dare un contributo alla salute pubblica che significa anche proteggere i propri cari. Nessuno è al sicuro fino a quando non lo saremo tutti.

In particolare, Brusaferro si è espresso sull’utilizzo del vaccino Pfizer per i soggetti più giovani ed ha affermato che “la possibilità di somministrare il vaccino ai ragazzi di 12-15 anni ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori”.

Leggi anche: Vaccini: da lunedì tocca ai quarantenni, ma quando potranno vaccinarsi i più giovani?

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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