Vaccini: da lunedì tocca ai quarantenni, ma quando potranno vaccinarsi i più giovani?

Figliuolo ha aperto al vaccino per gli over-40 a partire dal prossimo lunedì 17 maggio. Ma quando potranno vaccinarsi i più giovani? E in che modo?

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La campagna vaccinale in Italia continua a ritmi piuttosto alti. Ma quando potranno vaccinarsi i più giovani? Dopo l’apertura agli over-50 di lunedì scorso, adesso il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Figliuolo ha concesso la somministrazione del vaccino anche agli over-40, a partire dal prossimo lunedì 17 maggio.

La decisione del generale Figliuolo è stata comunicata ai governatori delle Regioni attraverso una lettera, in cui il commissario straordinario ha scritto che “per consentire una migliore programmazione si dà facoltà alle Regioni e alle Province autonome di avviare le prenotazioni del prossimo 17 maggio anche per i cittadini over-40, ovvero nati nel 1981”.

Ecco come proseguirà nei prossimi mesi la campagna vaccinale in Italia.

Vaccini: da lunedì 17 si apre all’immunizzazione degli over-40

Vaccini: da lunedì 17 si apre all'immunizzazione degli over-40

Diverse regioni tra cui Lazio, Veneto, Basilicata e Piemonte avevano già scelto di cominciare ad immunizzare gli over-40 da lunedì prossimo. Contestualmente a tale decisione, il generale Figliuolo ha concesso il via libera all’immunizzazione degli ultraquarantenni anche nel resto d’Italia, con l’intento di dare una spinta decisiva alla campagna vaccinale.

La vaccinazione degli over-40 dovrà procedere compatibilmente con l’ultimazione dell’immunizzazione dei soggetti in età più avanzata non ancora vaccinati, di quelli fragili o con comorbilità, che rimangono prioritari. Nella lettera alle Regioni, Figliuolo specifica “l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over-60, cittadini che presentano comorbilità, fino a garantirne la massima copertura”. Anche se, aggiunge subito dopo, “il monitoraggio del piano vaccinale continua a rilevare il buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie”.

I buoni risultati della campagna vaccinale sono da attribuire alle dosi di vaccino arrivate con le ultime consegne e che continueranno ad arrivare: entro la fine di questa settimana sono attese circa 3 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. Nella mattinata di ieri, infatti, è iniziata la distribuzione di 2,1 milioni di fiale Pfizer, la cui consegna alle strutture indicate dalle Regioni si è conclusa verso sera. Mentre oggi è previsto l’arrivo di 170.000 dosi Janssen all’hub nazionale vaccini della Difesa, al quale entro la settimana arriveranno anche 360.000 vaccini Vaxzevria di Astrazeneca e oltre 390.000 di Moderna.

Covid-19 e vaccini: quando potranno vaccinarsi i più giovani?

Covid-19 e vaccini: quando potranno vaccinarsi i più giovani?

Maggio sarà un mese di transizione per la campagna vaccinale, mentre a luglio avverrà la svolta: quando comincerà l’immunizzazione dei più giovani? Mentre ad Ischia le vaccinazioni di massa hanno aperto anche agli over-30, l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato si è già esposto pubblicamente: “i trentenni si vaccineranno entro luglio, l’80% della popolazione target sarà completata entro agosto” ha affermato qualche giorno fa. Il piano del Lazio è di aprire alla vaccinazione dei più giovani ancor prima di terminare le fasce superiori. E su questa direzione sembra si stia muovendo il Governo.

Stando a quanto affermato da Figliuolo, l’intenzione è quella di superare il traguardo delle 500.000 dosi al giorno. Due settimane fa, interrogato sulla possibilità per i più giovani di andarsi a vaccinare, ha dichiarato: “Quando gli scienziati ci diranno che l’incidenza della malattia non è rilevante per le diverse fasce d’età, vorrei che chi ha più di trentanni si presentasse e si vaccinasse senza prenotazione”. Il piano vagliato da Figliuolo è quello di eliminare (in parte) il criterio delle fasce d’età per aprire a tutti la possibilità di vaccinarsi: una volta immunizzati gli over-65, si aprirà alle somministrazioni senza fasce d’età e senza prenotazione.

Non è ancora possibile stabilire una data precisa per la vaccinazione dei giovani, ma si può affermare con certezza che l’immunizzazione degli over-65 e la maggiore disponibilità di dosi nel secondo trimestre sono le due condizioni fondamentali che permetteranno tale apertura.

Leggi anche: Covid-19, da oggi via alle prenotazioni per gli over-50: ecco come prenotarsi regione per regione

Vaccini: quando potranno vaccinarsi i più giovani? E in che modo?

Vaccini: quando potranno vaccinarsi i più giovani? E in che modo?

Dopo il via libera di Usa e Canada, si attende quello dell’Ema per la somministrazione del vaccino Pfizer ai ragazzi tra 12 e 15 anni: negli adolescenti l’efficacia è del 100%. Il vaccino potrebbe arrivare in Europa a fine maggio. Pfizer, nel frattempo, sta effettuando test anche nella fascia 5-12 anni e il via libera sarà possibile in autunno. Anche per Moderna e Novavax sono in corso sperimentazioni di questo tipo. L’ipotesi più ottimistica è quella di iniziare a vaccinare i giovanissimi con Pfizer a giugno, dopo l’ok dell’Ema.

In vista delle vacanze estive, si sta pensando a luoghi appositi per vaccinare i giovani, come “strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti”, ha detto Figliuolo. Che non esclude la possibilità di vaccinare a scuola, un’ipotesi che si sta prendendo seriamente in considerazione, anche se “prima di poter vaccinare nelle scuole bisognerà approvare i farmaci per gli under-16” e, al momento, solo Pfizer è consigliato (non ancora approvato dall’Ema per la fascia 12-15), mentre Astrazeneca e J&J sono raccomandati dai 18 anni in su.

Leggi anche: Solo il 20% guarisce davvero dal virus: ecco cos’è il “Long Covid” e quali sono i sintomi

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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