Bonus caldaia 2024: “È il momento di passare alle pompe di calore”

Tutte le novità e le agevolazioni per sostituire la vecchia caldaia con un impianto più sostenibile ed efficiente.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Bonus caldaia 2024, quali sono gli incentivi per il prossimo anno? E quali novità ci saranno?

Con l’avvento della stagione fredda, la fine del mercato tutelato dell’energia e la fluttuazione dei prezzi del gas dettata dall’instabilità geopolitica, cercare di risparmiare sulle spese di riscaldamento e acqua sanitaria è il sogno di tutti, e nel farlo si possono adottare soluzioni più sostenibili anche per l’ambiente.

Bonus caldaia 2024, incentivo riconfermato

Fino al 31 dicembre 2024 l’incentivo per sostituire il vecchio impianto di riscaldamento è stato riconfermato con una detrazione fiscale che può arrivare fino al 65% della spesa.

La caldaia, elemento fondamentale per la vivibilità della casa, adempie al compito di trasformare l’energia di un combustibile, principalmente gas metano, in calore, che viene poi distribuito attraverso i caloriferi o altre strutture radianti.

L’aiuto economico è destinato a tutti coloro che vogliano rinnovare il proprio elettrodomestico in favore della sostenibilità e del miglioramento dell’efficienza della propria abitazione, in accordo con la Direttiva UE Case Green.

Dal 2025, invece, le agevolazioni per le caldaie a condensazione, quindi che sfruttano ancora energia fossile, saranno sospesi e si potrà ricorrere alle detrazioni solo in caso di installazione di impianti a energia rinnovabile o ibridi.

Le tipologie di agevolazioni previste

Mano che regola i parametri di una vecchia caldaia

Come per il 2023, sono tre le principali detrazioni previste, a seconda del tipo di bonus cui si abbia diritto:

  • Superbonus al 70 o 90%: per chi ha effettuato e pagato nel 2023 la sostituzione dell’impianto di riscaldamento all’interno dei lavori trainati dal vecchio Superbonus, la detrazione è al 90% o 70% nel caso in cui l’anno d’imposta di riferimento sia il 2024
  • Ecobonus al 65%: l’agevolazione prevede di poter richiedere la detrazione per l’impianto di sistemi di riscaldamento e/o raffrescamento e rientra all’interno delle ristrutturazioni edilizie per l’efficientamento energetico degli edifici e pertanto va richiesta per via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori. L’installazione di termovalvole e sistemi di termoregolazione evoluti aumentano la possibilità di raggiungere il 65% di copertura delle spese, detraibili in 10 anni
  • Bonus mobili/elettrodomestici o Bonus ristrutturazione al 50%: in questo caso l’incentivo copre metà della spesa per l’acquisto di una nuova caldaia, fino a un tetto massimo di 8.000 euro per i primi due e di 96.000 euro nel caso si faccia richiesta del bonus ristrutturazione.

Requisiti e modalità di richiesta per accedere al bonus caldaia 2024

Possono richiedere il bonus caldaia 2024 tutti i contribuenti, con qualsiasi reddito, le società semplici, i liberi professionisti, gli imprenditori, gli enti pubblici e privati non commerciali, le associazioni professionali.

Per richiedere il bonus caldaia 2024 si può presentare domanda nel modello 730 o nel modello unico della dichiarazione dei redditi, dividendo la spesa per 10 anni, oppure, solo per i lavori realizzati prima del 17 febbraio 2023, tramite sconto in fattura o con la cessione del credito.

L’importante è acquistare una caldaia con classe di efficienza energetica A o superiore, ed effettuare il pagamento via bonifico specificando la causale del versamento, il codice fiscale dell’acquirente, la partita IVA o il codice destinatario, il numero di fattura con la data, avendo cura di conservare tutti i documenti relativi all’acquisto per almeno 10 anni.

Pompe di calore e bonus caldaia 2024

Sebbene siano coperte dal bonus le caldaie a condensazione, gli impianti di microcogenerazione, i collettori solari e i sistemi ibridi, la migliore soluzione rimane quella di abbandonare definitivamente i combustibili fossili, prediligendo l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.

In questo modo si contribuisce significativamente alla salvaguardia ambientale, riducendo l’impatto del riscaldamento domestico sulla natura, avvalendosi principalmente della sola elettricità, ancor meglio se generata da un impianto fotovoltaico o eolico.

Leggi anche: Pompa di calore e fotovoltaico, verso il 100% di indipendenza energetica

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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