Bitcoin, la moneta digitale che ha conquistato vip e governi: è davvero il futuro?

La criptovaluta conquista il mondo: rischi e opportunità del nuovo modello di scambio valore virtuale.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Quello che fino a poco tempo fa sembrava il regno di hacker e cervelloni, sta diventando oggi una realtà che non è più possibile ignorare. Il mondo dei Bitcoin coinvolge governi, aziende, star e ora anche i settori dell’arte e dell’intrattenimento. Ma da dove nasce e a cosa serve realmente questa criptovaluta?

Tutti i governi pazzi per i Bitcoin

È notizia di pochi di giorni fa che lo stato di El Salvador, in Centro America, abbia deciso di adottare come moneta ufficiale proprio i Bitcoin. Questo vuol dire che i cittadini potranno scegliere se effettuare pagamenti in criptovaluta o in dollari statunitensi, che comunque restano come valuta nazionale. L’iniziativa promossa dal presidente Nayb Bukele ha lo scopo di far risparmiare ai salvadoregni circa 400 milioni di dollari, ovvero la stima delle commissioni per le rimesse versate dagli Usa ed altri Paesi. 

Tuttavia, il debutto di El Salvador ha già mostrato le prime defaillance. Proprio qualche giorno dopo il lancio ufficiale della moneta virtuale, il 7 settembre, il Bitcoin è crollato di 10 punti, ma il presidente Bukele non si è mostrato preoccupato:

Sembra che gli sconti siano finendo. Grazie della caduta, Fondo Monetario internazionale, abbiamo risparmiato un milione in carta stampata. Ora il Salvador detiene 550 Bitcoin

Ha scritto il presidente ironizzando con l’Fmi, che aveva espresso scetticismo e preoccupazione sulla scelta del Paese di dare corso legale al Bitcoin.

L’esempio di El Salvador sta facendo scuola anche ad altri Paesi come l’Ucraina dove il Parlamento ha approvato alla quasi unanimità una legge che rende legali le valute digitali. Al momento non sarà ancora possibile effettuare pagamenti in Bitcoin in Ucraina, ma si tratta di un primo importante passo verso lo sdoganamento di questa moneta.

Anche Panama viaggia nella direzione delle criptovalute: il membro del Congresso panamense Gabriel Silva, ha annunciato in queste ore di aver presentato un disegno di legge per la regolamentazione dei Bitcoin, che sembra goda già di un buon numero di consensi sia dalla maggioranza che dall’opposizione.

Cosa sono e come funzionano i Bitcoin?

A questo punto, è doveroso fare un passo indietro e cercare di capire che cosa sia questa moneta che fa parlare di sé in tutto il mondo. Il Bitcoin nasce nel 2009 da un hacker  (o collettivo di hacker) noto sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Alla base dei Bticoin ci sono due principi: la blockchain e la crittografia. La blockchain o catena di blocchi è un grande registro virtuale che raggruppa una serie di blocchi ordinati cronologicamente. Tale registro è accessibile a chiunque, ma non è modificabile perché protetto dalla crittografia. La blockchain permette di verificare tutte le transazioni che avvengono al suo interno in maniera univoca e sicura. Ogni nuova transazione comporta la creazione di un nuovo blocco di cui tutta la rete è al corrente, perciò si tratta essenzialmente di un sistema decentralizzato e democratico di gestione del valore.

Come creare e come acquistare Bitcoin

I Bitcoin vengono prodotti attraverso il mining che letteralmente vuol dire “minare”. In pratica gli utenti possono mettere a disposizione la potenza di calcolo dei propri computer e ottenere in cambio Bitcoin. All’aumentare degli utenti connessi alla rete e quindi della competitività, diventa sempre più difficile ottenere Bitcoin.

Per poter acquistare i Bitcoin è necessario aprire un portafoglio virtuale ed entrare in uno dei numeri siti o app che permettono di acquistare la criptovaluta in cambio di denaro reale, tramite bonifico o carte ricaricabili. I Bitcoin possono essere spesi sia online sia in alcuni negozi fisici che li accettano.

Anche i Vip subiscono il fascino dei Bitcoin

In tutto il mondo, sono diverse le celebrities che hanno subito il fascino delle criptovalute. Il visionario Elon Musk, che inizialmente mostrava scetticismo verso questa moneta, è diventato oggi il massimo supporter dei Bitcoin. A gennaio di quest’anno, dopo aver inserito l’hashtag #Bitcoin nella sua biografia di Twitter, ha fatto aumentare il prezzo della criptomoneta del +25%

Anche Jack Dorsey è un investitore di Bitcoin della prima ora. Già nel 2017, il fondatore di Twitter, aveva iniziato a tessere le lodi di questo nuovo sistema di pagamento virtuale. E nel 2019 la sua società Square ha comprato 4 mila Bitcoin. Dorsey gestisce anche un nodo Bitcoin, il che significa che può convalidare le transazioni all’interno della blockchain.

Kanye West, l’eclettico autore di Donda, ha espresso supporto per il mondo delle criptovalute in una puntata del celebre podcast di Joe Rogan. Per il rapper i Bitcoin sono “la vera liberazione per l’America”. Secondo West, i Bitcoin sono una nuova strada capace di creare la prossima frontiera dell’umanità. 

Anche l’ex pugile Mike Tyson è uno dei più grandi supporter dei Bitcoin già dal 2015, quando fondò “Mike Tyson Digital Wallet”, il primo sistema mainstream per vendere e comprare Bitcoin. Un evento che ha evidentemente segnato la sua vita tanto da volersene tatuare il logo sul volto.

Per quanto riguarda le celebrità nostrane, ultimamente anche Achille Lauro si è affacciato al mondo delle transazioni digitali, lanciando una società nel mondo degli NFT, o Non Fungible Token, un modo per vendere pezzi unici di arte, brani musicali o altro attraverso la blockchain. 

Nella scia dei Vip che sostengono le criptovalute merita una particolare attenzione l’iniziativa Coin Cloud, promossa da Spike Lee. Si tratta un ambizioso progetto nato nel 2014 ad opera di Chris McAlary per mettere a disposizione dei cittadini e delle cittadine americani, degli ATM (i nostri bancomat) in cui è possibile acquistare e vendere oltre 30 tipi di valute digitali utilizzando denaro contante. Al momento sono disponibili negli USA e in Brasile, circa 2000 DCM (Digital Currency Machines). L’obiettivo dell’iniziativa è quello di democratizzare le criptovalute in modo da liberare i cittadini dal dominio delle banche.

Facebook e le criptovalute: il naufragio di Libra e la nascita di Diem

Qualche anno fa Facebook annunciava l’arrivo di Libra, la sua moneta virtuale che avrebbe sostituito i Bitcoin, un progetto naufragato presto che però ha lasciato il posto a Diem un’altra valuta virtuale che a differenza del Bitcoin sarà una stablecoin ovvero una moneta stabile perché ancorata al valore del dollaro con un rapporto di 1 a 1, quindi 1 Diem avrà il valore di 1 dollaro statunitense. Secondo quanto rilasciato da Facebook, questa moneta potrà essere usata su Facebook per fare acquisti direttamente in piattaforma o sui siti convenzionati. 

Sostenibilità e regolamentazione: il futuro del Bitcoin è ricco di sfide

Il futuro dei Bitcoin e delle criptovalute in generale è pieno di opportunità, ma anche di importanti sfide, prima tra tutte quella della sostenibilità ambientale. La potenza di calcolo necessaria per produrre e scambiare Bitcoin produce anidride carbonica e contribuisce quindi all’inquinamento atmosferico. Un altro aspetto cruciale è quello della regolamentazione. Non mancano infatti anche le cripto truffe, come quella realizzata a fine giugno in Sudafrica che ha visto la sottrazione di oltre 2,3 miliardi dalla piattaforma Africrypt. 

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