Biomed approva terapie domiciliari Covid: “Si potevano evitare migliaia di decessi”

Anche la rivista britannica Biomed approva le cure domiciliari Covid, osteggiate del Governo precedente, durante il periodo più intenso della pandemia, e che avrebbero salvato migliaia di vite.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Le cure domiciliari Covid, sostenute dal gruppo fondato dall’avvocato napoletano Erich Grimaldi, approdano sulla rivista britannica Biomed.

In un articolo a firma dei Professori Serafino Fazio, professore di Medicina Interna all’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Paolo Bellavite, ematologo, professore di Patologia Generale all’Università degli Studi di Verona, si sottolinea che l’utilizzo precoce di alcune semplici terapie indicate per le cure domiciliari Covid, tra cui i farmaci antinfiammatori non steroidei, avrebbe potuto impedire il sovraccarico ospedaliero dei primi mesi di pandemia e, probabilmente, ridotto l’elevata letalità della malattia.

Cure domiciliari Covid: la resistenza del Ministero della Salute a inizio pandemia

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In Italia, di recente, ai medici di medicina generale è stato rilasciato un documento in cui si afferma come le cure domiciliari Covid, grazie alla disponibilità di farmaci antivirali specifici da utilizzare nei pazienti a rischio, siano possibili, e che i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) abbiano una funzione importante nella lotta contro il virus.

Questo approccio è stato in gran parte boicottato dal Ministero della Salute italiano fin dall’inizio della pandemia, il quale, anziché coinvolgere i territori ha resistito contro le linee guida di cura domiciliare e suggerito l’uso del paracetamolo e un approccio di vigile attesa per i primi tre giorni dall’inizio dei sintomi, che in molti casi si sarebbe rivelato fatale.

Nella pubblicazione sulle cure domiciliari Covid, i due esperti hanno analizzato in particolare l’approccio con indometacina in sinergia con flavonoidi e aspirina a basso dosaggio, come trattamento a domicilio precoce di pazienti Covid-19.

Cure domiciliari Covid, Grimaldi: “Non hanno voluto ascoltarci sull’utilizzo degli antinfiammatori”

I concetti espressi nel documento sono stati applicati in Italia dai medici appartenenti al gruppo della terapia domiciliare precoce Covid-19, fondato dall’avvocato Erich Grimaldi il 19 Aprile 2020 e creato per aiutare a casa i pazienti. Sentendosi abbandonati dalla medicina territoriale, a causa delle gravi difficoltà organizzative delle istituzioni sanitarie italiane, lo scopo era quello di supportarli in un percorso di guarigione. Abbiamo dialogato direttamente con l’avvocato Erick Grimaldi:

Lo studio è realizzato per rimarcare gli errori del Governo precedente e del Ministero: non hanno voluto ascoltare i medici del territorio rispetto alle cure precoci sui sintomi del Covid, già in atto dal marzo del 2020, e anzi ci hanno osteggiato in tutti i modi, venendo a resistere ai ricorsi che abbiamo fatto, perché non volevano ascoltarci sull’utilizzo degli antinfiammatori e altri farmaci in fase precoce.

Successivamente sono usciti degli studi. È stata data un’indicazione ai medici di medicina generale confermando che bisognava utilizzare gli antinfiammatori da subito. Questo significa che migliaia di persone potevano salvarsi ma che invece non si sono salvate.

Trasmetteremo questo studio alla Procura di Bergamo perché deve indagare non solo su gli errori della prima fase ma anche sugli errori delle fasi successive, rispetto alle cure domiciliari.

Leggi anche: Obbligo vaccinale legittimo, avvocato Grimaldi: “La politica ha vinto su diritto e scienza”

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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