Silvio Berlusconi grande assente all’udienza per il processo Ruby ter. Durante il processo l’avvocato del Cavaliere spiega che il leader di Forza Italia è ricoverato all’ospedale San Raffele di Milano e potrebbero essere necessari ancora “alcuni giorni”.
L’avvocato Federico Cecconi, però, nel pomeriggio è stato subito “smentito” dai fatti, in seguito alla notizia delle dimissioni di Silvio Berlusconi dall’ospedale, ricoverato solo per controlli e per mettere a punto la terapia riabilitativa che sta seguendo per aver avuto il Covid.
Processo Ruby ter: un altro ricovero per Silvio Berlusconi
Ancora un triage clinico in ospedale per Silvio Berlusconi. Il leader del centrodestra è stato dimesso ieri pomeriggio dal San Raffaele di Milano, dov’era ricoverato da lunedì per dei controlli, e per mettere a punto la terapia che sta seguendo dopo aver avuto il Covid.
A dare la notizia del ricovero di Berlusconi è stato il suo legale Federico Cecconi, che, in mattinata, all’inizio dell’udienza del processo Ruby ter in corso al Palazzo di giustizia del capoluogo lombardo, ha giustificato l’assenza del suo assistito per “problematiche di salute”.
A detta dell’avvocato Cecconi potevano essere necessari ancora alcuni giorni di ricovero, asserendo che “fra un paio di giorni sapremo meglio quali sono le condizioni” appunto. Una dichiarazione decisamente contrastante con quanto emerso pochi minuti dopo dai corridoi di Forza Italia.
Stando infatti alla voce del partito, il ricovero è dovuto solo a un “monitoraggio clinico di routine e all’adeguamento alla terapia in atto e verrà dimesso a breve”.
Finita l’udienza l’avvocato Cecconi ha ribadito nuovamente ai giornalisti:
Vediamo nei prossimi giorni come evolverà la situazione.
Non sono in grado di poter dare elementi molto circostanziati però evidentemente per esserci stato un ricovero, che non è stato nemmeno di un giorno, deve esserci una situazione più severa di quanto si potesse immaginare.
Il legale di Berlusconi, rispondendo a un’altra domanda, ha poi spiegato che a lui non risulta che il leader di Forza Italia abbia contratto il Covid nei mesi scorsi, né che sia stato vaccinato. Poi nel pomeriggio, la notizia delle dimissioni dall’ospedale.
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Silvio Berlusconi: quattro volte in ospedale dalla fine di dicembre
Dalla fine di dicembre è già la quarta volta che vengono diffuse notizie riguardo i ricoveri o lo stato di salute dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi.
Alla fine del 2020 i suoi legali hanno presentato delle cartelle cliniche in cui era attestato che il loro assistito presentava “seri problemi cardiologici“, chiedendo così il legittimo impedimento al filone romano del Ruby ter. Richiesta accordata dai giudici che concessero lo slittamento del procedimento.
Circa due settimane dopo giorni, Berlusconi è stato ricoverato in ospedale nel Principato di Monaco.
Alberto Zangrillo, suo medico di fiducia, aveva poi spiegato che si trattava proprio di un problema al cuore e di essere stato lui ad approvare il ricovero.
Poi ancora, a metà febbraio, la sfortunata caduta in casa, che lo ha costretto ad alcune ore di degenza ospedaliera.
Il punto sull’udienza Ruby ter
Al processo che si sta svolgendo negli spazi della Fiera di Milano davanti ai giudici della settima sezione penale, il legale Cecconi non ha avanzato istanza di legittimo impedimento e quindi ha chiesto di proseguire.
Il ragioniere Giuseppe Spinelli, che avrebbe dovuto deporre come testimone, è prossimo alla vaccinazione e ha chiesto e ottenuto, per tramite del suo avvocato, di intervenire all’udienza una volta vaccinato.
Il processo in corso a Milano è il troncone principale del Ruby ter. Vede imputati Berlusconi e altre 28 persone, tra cui alcune ex “olgettine” che, secondo l’accusa, avrebbero preso denaro e altre utilità in cambio del silenzio sulle serate di Arcore. Le accuse sono di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.
Nell’udienza di oggi è stato analizzato dalla difesa di Silvio Berlusconi un teste di polizia giudiziaria che ha ricostruito i bonifici arrivati ad alcune ragazze, tra cui Marysthell Polanco e Giovanna Rigato.
Un perito, inoltre, è stato incaricato di analizzare alcune intercettazioni, ma soltanto quelle su cui la difesa dell’ex premier non ha posto questioni. Sulle altre, e alcune che riguarderebbero anche Polanco, si deciderà più avanti.
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