Autostrade, Castellucci indagato per crollo della galleria Berté in A26

Nel giorno in cui il Riesame dispone la scarcerazione dell'ex dirigente per la vicenda delle barriere fonoassorbenti, Castellucci viene indagato, insieme a una decina di persone, per la mancata manutenzione delle gallerie.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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L’ex Ad di Autostrade, Giovanni Castellucci, è indagato per tentata truffa dalla procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta aperta sulle gallerie di Aspi. L’indagine, seguita al crollo della galleria Berté in A26 lo scorso 30 dicembre, coinvolge circa una decina di persone, tra cui anche l’attuale direttore del tronco di Genova, Mirko Nanni. La notizia arriva nel giorno in cui il tribunale del Riesame di Genova decide per la scarcerazione di Castellucci, già agli arresti domiciliari per l’indagine che ha riguardato le barriere fonoassorbenti.

Autostrade, Castellucci indagato per crollo della galleria in A26

Il 30 dicembre 2019 la galleria Berté, nel tratto autostradale Genova-Gravellona Toce della a A26, è crollata, riversando su strada oltre due tonnellate di cemento. Fortunatamente nel crollo non è rimasto coinvolto nessun mezzo.

A seguito dell’episodio è stata aperta un’indagine su Aspi, Autostrade per l’Italia, e sono scattati gli interventi di manutenzione, che, si stima, abbiano causato rallentamenti e danni economici per circa un miliardo di euro. Il fascicolo, sul tavolo del ministero dei Trasporti, vede indagate una decina di persone, accusate a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso. Oltre a Castellucci, nell’indagine figura anche il nome di Mirko Nanni, attuale direttore del tronco di Genova.

Leggi anche: Autostrade, sotto inchiesta i vertici di Strada dei Parchi, concessionaria di A24

Ex dirigenti Aspi sotto accusa per mancata manutenzione delle gallerie

Castellucci
L’intonaco crollato della galleria Berté in A26.

Giovanni Castellucci è ora accusato di tentata truffa nell’ambito dell’inchiesta sulle gallerie. Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura di Genova dall’aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Stefano Puppo, gli ex manager di Aspi, Castellucci compreso, avrebbero eseguito scarse manutenzioni delle gallerie per contenere i costi e avere un tornaconto economico tale da ammortizzare il volume di debiti assunti verso lo Stato.

Le responsabilità secondo il Riesame

Intanto, nelle carte del tribunale di Riesame sull’inchiesta delle barriere fonoassorbenti, proprio in riferimento all’ingegner Giovanni Castellucci, si legge di “persistente totale mancanza di scrupoli per la vita e l’integrità degli utenti delle autostrade, condotte volte tutte a una poliedrica e persistente politica di profitto aziendale”. Considerati i compensi dell’ingegnere, 1 milione e 250mila euro lordi come Ad di Aspi e 750mila euro per il ruolo in Atlantia, il Riesame segue:

Non può neppure dirsi che le condotte illecite siano state da lui tenute solo nell’interesse di terzi, in quanto i soddisfatti azionisti di maggioranza avevano modo di compensarlo adeguatamente.

Nonostante ciò, il Tribunale ha disposto la scarcerazione di Castellucci, poiché l’ingegnere da settembre 2019 non ricopre più alcun incarico nelle società del gruppo Autostrade. Dunque, si ritiene più utile “una protratta e articolata misura interdittiva”, poiché non sussiste il pericolo di reiterazione del reato.

La difesa dell’ingegner Castellucci

In merito all’accusa nell’inchiesta delle barriere i legali di Giovanni Castellucci scrivono:

I contenuti relativi alla pretesa responsabilità a carico dell’ingegnere Castellucci, riferiti nell’ordinanza del tribunale, rappresentano una valutazione puramente indiziaria. Il dottor Castellucci dimostrerà la sua piena estraneità ai fatti.

La difesa ha chiesto al tribunale esclusivamente di valutare se l’arresto fosse misura compatibile con la posizione dell’ingegnere Castellucci e non anche di riesaminare il merito della vicenda considerata l’impossibilità, nei tempi così brevi della procedura di riesame e dinanzi ad un dossier accumulato dall’accusa in un anno d’indagini, di dedurre argomenti e produrre documentazione contraria.

Leggi anche: Gare d’appalto truccate nelle Asl del Piemonte: sono 15 le misure cautelari richieste

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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