Attenzione alla truffa Whatsapp che prende di mira i genitori: “Papà scrivimi al nuovo numero”

Si tratta di una nuova trovata che - facendo leva sui sentimenti dei genitori per i propri figli - rischia di sottrarre parecchi soldi a chi ne cade vittima.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Una truffa Whatsapp a cui prestare particolare attenzione. Si tratta di una nuova trovata che – facendo leva sui sentimenti dei genitori per i propri figli – rischia di sottrarre parecchi soldi a chi ne cade vittima. L’allarme era partito questa estate, ma adesso sembra che l’invio di messaggi ingannevoli si stia diffondendo.

Tutto sarebbe nato come una semplice richiesta di denaro fatta da persone sconosciute e bisognose di soldi. Dunque messaggi di cui sin dall’inizio era chiaro lo scopo. Poi, però, quei messaggi si sono trasformati in un’ignobile truffa, che – come spesso succede – ha negli anziani le vittime privilegiate.

Attenzione alla nuova truffa Whatsapp: “Ciao papà, questo è il mio nuovo numero…”

Come anticipato, la truffa Whatsapp va a colpire i sentimenti dei genitori, traendoli così in inganno. In breve, le persone vedono arrivare sul cellulare un messaggio da parte del proprio figlio (o comunque di un parente prossimo) che si troverebbe in una condizione di forte difficoltà economica.

All’interno del suddetto messaggio c’è pure un link al quale si accede via sms. Ecco: quel link non va aperto per nessuna ragione. Il rischio è di subire il furto dei dati bancari e di ritrovarsi così con il contocorrente svuotato.

Il messaggio ingannevole recita: “Ciao papà mi è caduto il telefono e questo è il mio nuovo numero. Mi mandi un Whatsapp?”. All’interno del messaggio c’è un link che – come dicevamo – non deve essere aperto in quanto rappresenta la porta d’ingresso dei truffatori ai nostri dati personali.

Ma cosa succede alle persone che – tratte in inganno – aprono quel link? Semplice: a quel punto comincia il raggiro vero e proprio. Il presunto figlio inizia a chiedere denaro per i motivi più svariati e drammaticamente realistici: una volta non funziona l’app bancaria, un’altra servono soldi per pagare le bollette o le tasse universitarie.

Come riconoscere una truffa Whatsapp e come comportarsi

Come riconoscere una truffa Whatsapp e come comportarsi

Se il genitore risponde positivamente alle richieste ingannevoli, la truffa Whatsapp è compiuta: i malviventi, a quel punto, richiedono un bonifico istantaneo per il pagamento e il gioco è fatto. Insomma: si tratta dell’ennesima truffa di fine estate a cui prestare la massima attenzione.

Conviene avvisare del potenziale pericolo parenti e genitori anziani, che più facilmente potrebbero cadere vittime di inganni di questo tipo. Il consiglio rimane quello di non fidarsi mai di messaggi di questo tenore, specie quando si tratta di richieste di dati sensibili e di denaro. La cosa migliore, in questi casi, è contattare direttamente la persona interessata (il proprio figlio, in questo caso) e accertarsi di star parlando davvero con chi crediamo.

Truffa Whatsapp: cosa fare se si finisce vittime di un inganno online

La truffa Whatsapp di cui molto si sta parlando nelle ultime ore altro non è che l’ultima di una lunga serie di inganni di questo tipo. Ma cosa intendiamo quando parliamo di truffe online? Di un reato che ha come risultato un ingiusto profitto per sé o un vero e proprio danno a terzi.

I truffatori che perpetrano inganni online sono puniti dalla legge con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e una sanzione amministrativa che – in base all’entità della truffa – varia da 50 € fino a 1032 €. Qualora la truffa sia perpetrata ai danni dello Stato o di un ente pubblico la sanzione pecuniaria è compresa tra 309 € e 1549 €, mentre gli anni di reclusione vanno da 1 a 5.

Quando si è vittima di una truffa online, si può fare denuncia presso la Polizia postale con l’auspicio di poter recuperare i soldi perduti nel raggiro o sanare la situazione di partenza.

I modi per imbattersi – anche inconsapevolmente – in una truffa online sono svariati, dal più ricorrente e noto furto dei dati bancari (come nel caso della truffa Whatsapp) alle astute e ben architettate truffe di compravendita immobiliare. Insomma: quando si effettuano operazioni online che richiedono l’uso di soldi, occorre essere estremamente cauti.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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