Truffa via mail, l’Agenzia delle Entrate: “False comunicazioni di rimborso IVA, fate attenzione”

Moltissime sono le email truffa che stanno circolando con il logo dell'Agenzia delle Entrate riguardanti i rimborsi delle partita Iva, l'agenzia ha diffuso una guida su come individuarli.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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In questi giorni stanno circolando delle false email, inviate apparentemente dall’Agenzia delle Entrate, che cercano di trarre in inganno i cittadini.

Si tratta di email in cui si parla di incoerenze emerse durante la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva inviata dal contribuente alle Entrate, spesso accompagnate da un file malevolo in formato zip.


Nel ricordare che l’Agenzia non invia questo tipo di comunicazioni in alcun caso, si raccomanda di cestinare l’email, qualora fosse stata ricevuta, senza aprire alcun allegato.

Come fa notare la stessa Agenzia delle Entrate, il messaggio, benché scritto in un italiano pressoché corretto, presenta tuttavia una serie di incongruenze, a partire dalla password per l’allegato contenuta nel messaggio stesso per arrivare ad evidenti errori causati presumibilmente da un traduttore automatico come si può notare ai piedi del contenuto della mail: “Mail figliata automaticamente; la preghiamo di non reagire a questo indirizzo“.

Truffe via mail, l’Agenzia delle Entrate chiarisce

Truffe via mail, cosa fare

L’Agenzia delle Entrate ci tiene ovviamente a precisare che non invia questo tipo di comunicazioni in alcun caso, quindi si raccomanda di cestinare l’email, qualora fosse stata ricevuta, senza aprire alcun allegato.

In caso di dubbi, l’Agenzia mette a disposizione sul proprio sito la sezione Focus sul phishing, dove periodicamente vengono riportati gli avvisi sulle ultime email truffa in circolazione.

Inoltre, si può contattare il call center al numero 800.909696, per chiedere ulteriori conferme.

Queste mail dell’Agenzia delle Entrate con testo ben descritto, sembrano molto reali ma sono mail truffa che girano di nuovo sul web. Quindi, attenzione alla nuova ondata di false mail dell’Agenzia delle Entrate che rubano dati e sono pericolose. Ed è per questo che è facile cascarci e i truffatori hanno la meglio.

Basta un semplice click per perdere tutto: dati e soldi.

False mail dell’Agenzia delle Entrate in circolazione: rubano dati e sono pericolose

agenzia delle entrate truffa

La mail truffa contiene un allegato e si tratta di un file in formato zip malevolo. La mail che gira sul web in questi giorni riguarda l’invio delle comunicazioni delle liquidazioni IVA che il contribuente mensilmente o trimestralmente all’Agenzia.

L’Agenzia delle Entrate dopo la segnalazione di moltissimi contribuenti, ha comunicato che non invia in nessun caso questo tipo di comunicazioni. Inoltre, raccomanda di cestinare immediatamente il messaggio e, soprattutto, non aprire nessun allegato.

Mail sospetta dall’Agenzia delle Entrate: come accorgersi della truffa?

La comunicazione arrivata tramite mail ai cittadini riporta il logo dell’Agenzia delle Entrate e al primo impatto sembra reale. Ma leggendola con attenzione contiene una serie di imprecisioni.

Si intuisce che è stato utilizzato un traduttore per realizzare la mail, molte parole non hanno senso nel testo.

Qualora fosse stata una mail autentica (ma non lo è), il testo corretto avrebbe dovuto essere: mail inviata automaticamente oppure non rispondere a questo indirizzo.

Anche guardando queste cose si capisce istintivamente e immediatamente che l’Agenzia non può inviare un testo del genere. Inoltre la mail contiene anche altre inesattezze. Perciò meglio fare attenzione alla nuova ondata di false mail dell’Agenzia delle Entrate che rubano dati e sono pericolose.

Altre truffe attuate nei mesi precedenti

Le truffe non sono una novità: già lo scorso 25 novembre 2020 la stessa Amministrazione finanziaria aveva invitato a prestare attenzione alle false email, somiglianti a quelle inviate dall’Agenzia delle Entrate.

In quel caso l’oggetto principale dei tentativi di azioni fraudolente era il superbonus 110 per cento, precedentemente anche il bonus vacanze. Bonus per i quali avevano fatto richiesta migliaia di italiani.

Questa volta invece, il pretesto per inviare email a nome dell’Agenzia delle Entrate sono le comunicazioni e i rimborsi IVA.

Leggi anche: Agenzia delle Entrate, novità sulla fattura elettronica da gennaio. Ecco cosa cambia

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